Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] dei teatri ospitanti.
Mi vien da ridere quando leggo, o sento dire “un effetto che l’autore non s’ , 1° dicembre 1851.
6 Ph. Gossett, Dive e maestri, Milano 2009, p. 124.
7 G. Dotto, Verdi e l’editoria, in Giuseppe Verdi: l’uomo, l’opera, il mito, cit ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] ma dalla testimonianza di Aristotele. Il Timeo è un lungo "mito" o racconto sull'origine e la formazione del mondo. Esso si ricollega consensi anche in Francia (P. Hadot) e in Italia (G. Reale). Che esistessero dottrine che P. avrebbe esposte solo ...
Leggi Tutto
Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] Gloucester e dei suoi due figli, tratta non più da Holinshed (o dal dramma anonimo a lieto fine sullo stesso argomento, The true S. e pervenuto in forma assai scorretta, possa aver collaborato G. Wilkins, che ne fornì una versione in forma di romanzo ...
Leggi Tutto
Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] un punto vitale; e i tentativi dei varî filosofi post-kantiani (per es., di K. L. Reinhold, J. S. Beck, G. E. Schulze, S. Maimon, ecc.) di riesporlo coerentemente o di riformularlo non riuscivano che a individuarne ancor più chiaramente le difficoltà ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] sua vitalità di organismo: ma quest'anima è puramente "nutritiva", o "vegetativa", mentre nell'animale essa non è soltanto tale, ma e il trattato della Costituzione di Atene, ritrovato da F.G. Kenyon nel 1891 in un papiro in Egitto. L'imponenza ...
Leggi Tutto
Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] . La forma più antica è rappresentata dall’eḷu, o singalese puro, pracrito molto simile al pāli. Questa suddivisi in 4 correnti distinte: i tradizionalisti, tra i quali spiccano A. Rajakaruna, G.H. Perera, B.H. Amarasena, K.H. de Silva; i puristi, ...
Leggi Tutto
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] monogrammi.
Chimici del 17° e 18° sec. come J.J. Becher, G.E. Stahl e T. Bergman fanno ampio uso di s. nei loro testi rito di popoli a organizzazione totemistica vestono pelli di animali o si mettono maschere, non mirano tanto a rappresentare, quanto ...
Leggi Tutto
Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] all'op. 99. Opere accolte ora dall'entusiasmo ora dalla freddezza o addirittura dal dileggio. Ma s'accrescono le schiere degli ammiratori e degli visitatori: F. Schubert, F. Liszt, C.M. v. Weber, G. Rossini, F. Hiller, C. Zelter, A. v. Rellstab, ecc ...
Leggi Tutto
Musicista (Pesaro 1792 - Passy, Parigi, 1868). Figlio di un suonatore di trombetta e di un buon soprano, a Lugo cominciò a profittare degli insegnamenti (clavicembalo e canto) di don Giuseppe Malerbi, [...] di lavori mediocri, alcuni dei quali però fortunati all'epoca: Adina o Il Califfo di Bagdad (comica; rappr. a Lisbona solo nel orme procedettero in Italia tutti gli operisti, da V. Bellini a G. Verdi, in Francia gli operisti da D.-F.-E. Auber a ...
Leggi Tutto
Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...] perciò si usano sia in guerra, sia nella lotta contro demoni o spiriti maligni. L’intento di provocare terrore è però solo uno valvola a piatto f di espirazione e di una capsula fonica g, che, assicurando una perfetta tenuta dell’aria, permette un’ ...
Leggi Tutto
g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...