In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] componenti di una collocazione mantengono le proprie funzioni grammaticali anche variandone l’ordine (la guerra è . alta opinione
b. vasto orizzonte
In costrutti di questo genere i collocati hanno a volte un’estensione molto limitata e formano ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] fuori Firenze e limitata stilisticamente a un solo genere – di una fiorentinità «trascendentale» (Contini 1970 vanno nella direzione di una normalizzazione e regolarizzazione linguistico-grammaticale (per es., con una predilezione per le elisioni ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] dal loro significato, e la terminologia rende conto in genere del tipo di analisi semantica sottostante: si parla allora i concetti fondamentali dell’analisi logica e dell’analisi grammaticale. I complementi sono suddivisi in complemento oggetto o ...
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Nell’accezione moderna, con soprannome s’intende un elemento onomastico aggiunto al nome personale (➔ antroponimi; ➔ cognomi). Può essere riferito a un individuo o a una famiglia intera; in determinati [...] aspetto lessicale (nomi di animali, vegetali, ecc.) e grammaticale (forme semplici o composte, per es. le frequenti e Anzoleti a Chioggia. Anche altrove i soprannomi assumono marcatura di genere: a Noto u Catanisi per il maschile, a Catanisa per il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama culturale dell’Europa del Duecento, caratterizzato dal trionfo degli studi [...] d’oltralpe la dialettica sconfigge in battaglia i vecchi studi grammaticali – come racconta Henri d’Andeli nel suo La bataille è il primo poeta, dall’antichità, ad affrontare il genere tragico. Poco importa poi che Mussato, come il contemporaneo ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] è venuto alla festa.
B. Toh!
Nella tradizione grammaticale greca l’interiezione non compare come parte autonoma del discorso in posizione incipitaria, l’interiezione è in genere impiegata per connotare personaggi di estrazione popolare, indicando ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] : 72)
Alcuni aggettivi hanno flessione per numero ma non per genere, come l’aggettivo incinta (per altri casi di questo tipo cfr in sé sono infinite, trovano però riflesso in soli tre gradi grammaticali:
(a) il grado positivo, che è la forma ‘neutra’ ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] Duca 2003). Nell’esporre i concetti principali dell’analisi grammaticale faremo costante riferimento a questo dibattito, che ha contribuito (e dipendenza da) un nome, e l’accordo in genere e numero con esso. Normalmente però si sorvola sulle profonde ...
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La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] considerata, tanto che non ne fanno menzione opere grammaticali di primo piano come il Della lingua toscana (1643 143). Quanto all’elenco dei singoli segni, non sono in genere presi in considerazione il punto esclamativo e il punto interrogativo e ...
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I cosiddetti corpora (sing. corpus) linguistici sono collezioni, per lo più di grandi dimensioni, di testi orali o scritti prodotti in contesti comunicativi reali (per es., registrazioni di discorsi o [...] solo il linguaggio specialistico che rappresentano, ma la lingua in genere. Per es., nel corpus di riferimento CoLFIS, di circa , ma è riccamente annotato a livello strutturale, grammaticale e lessicale, e consultabile tramite un’interfaccia che ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...