Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] n. indici a catena. N. indici molto usati sono quelli (in genere a scadenza mensile) dei prezzi, distinti, a seconda del mercato cui si toniche e atone, il cursus.
Linguistica
Categoria grammaticale che ha la funzione di distinguere, nella flessione ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] dell’attività mentale.
Linguistica
Nell’uso grammaticale si chiamano nomi di p. quelli forme di origine nominale nel verbo slavo, possono distinguere anche il genere maschile o femminile o neutro.
Psicologia
Nella dottrina psicologica di C. ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] stimolano a un radicale ripensamento del concetto stesso di genere.
Arte
I g. artistici possono essere considerati (nell’inglese è attualmente limitata ai pronomi). Il g. grammaticale in nessuna lingua storica appare strettamente coerente con il g. ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] abbracciano tutti i segmenti dominati da un unico accento primario. In genere, comprende un lemma e i suoi clitici (ad es., la casa in modo da interfacciarlo con altre componenti grammaticali, come le modalità frasali assertiva ~ interrogativa ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] ) e quelle ‘a testa finale’ (a destra). L’italiano è in genere una lingua a testa iniziale, dato che la testa del sintagma sta per periodo, per parte sua, molto usato nella tradizione grammaticale (sopravvive nel nome del ➔ periodo ipotetico), indica ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] morfosemantica in cui rientrano i sostantivi di materia e in genere tutto ciò che non è numerabile (➔ neutro). Dunque in l’unica usata dalle Tre Corone, attraverso la codificazione grammaticale di ➔ Pietro Bembo resiste a lungo nell’uso letterario ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] almeno in un primo momento, a una definizione grammaticale, basata sulla presenza o sull’assenza del complemento degli elementi lessicali che riempiono le posizioni argomentali, ma è in genere assegnato dal verbo: per es., il bambino è agente in il ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] pizza la mangia volentieri, Marco
In (12) Marco è soggetto grammaticale, tema ed elemento dato, ma non svolge il ruolo semantico ragazzi cantano) e in alcuni casi si estende anche al ➔ genere (per es., coi verbi intransitivi e passivi coniugati nei ➔ ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] anche se la scelta dell’ospite è libera quanto a grammaticalità del risultato, può esserci una preferenza, forse di natura dimostrativo latino ille, illa, illud, marcando quindi l’opposizione di genere. In funzione di accusativo si hanno lo < illu( ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] 1525. Le Prose di Bembo, però, non sono esclusivamente un trattato grammaticale, e anche il titolo ne dichiara il contenuto più ampio: dei forma discorsiva e mai schematica, calata com’è nel genere dialogico. Molte norme che si sono imposte nell’ ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...