La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] i m. ai soli indicativo e imperativo.
Si chiamano impropriamente m. anche l’infinito, il participio, il gerundio e il gerundivo, che sono invece forme nominali del verbo.
Musica
Insieme ordinato di intervalli che definisce i rapporti gerarchici tra ...
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L’imperfetto è un tempo passato del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che indica principalmente simultaneità rispetto a un momento passato (Bertinetto 1986; Vanelli 1991). Dal punto di [...] ha il cosiddetto imperfetto progressivo. Tale funzione è verificabile con un test di sostituzione con la perifrasi progressiva stare + gerundio, come in (5), ove fumava può essere trasformato in stava fumando:
(5) Un giorno, in camera sua, mentre lui ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] (➔ burocratese; ➔ giuridico-amministrativo, linguaggio) si riscontra la predilezione per le forme non finite del verbo (➔ gerundio e ➔ participio presente, in particolare), con diversi esiti sintattici: si ritiene già inoltrata la domanda, un ...
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La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] indicativo, come in tutti gli esempi precedenti, e congiuntivo, come in (7) – sia di modo non finito, come in (8), al gerundio, e in (9), al participio passato. In questi ultimi casi la congiunzione subordinante iniziale è assente, perciò il ruolo di ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] 2004: es. 51)
(c) enunciati nominali costruiti attorno a una forma verbale non finita (participio passato o presente, gerundio, infinito):
(15) Spariti i negozi, l’edicola, il posteggio (Maria Corti, in Mortara Garavelli 1971: 280)
(d) enunciati ...
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Al pari della causa e dei motivi (➔ causalità, espressione della), la relazione concessiva richiede come necessaria condizione che i due processi coinvolti (che indichiamo con p e q) siano reali. Il suo [...] (10) o da sebbene, quantunque, benché, nonostante, malgrado, per quanto + congiuntivo (11). Le forme implicite sono introdotte da pur + gerundio (12):
(10) anche se piove, Giorgio è uscito senza ombrello
(11) sebbene piovesse, Giorgio è uscito senza ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] gli alterati deverbali ricorrono spesso nella cosiddetta perifrasi continua (➔ perifrastiche, strutture) con andare/venire + gerundio, mentre il corrispondente verbo base è escluso: Anna andava dormicchiando / *dormendo nella stanza accanto. Infatti ...
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Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] gola (Nadiani, cit., p. 108)
Il verbo delle dipendenti comparative ipotetiche può essere anche di modo non finito, al ➔ gerundio (30), oppure all’infinito presente preceduto dalla preposizione a (o per) (➔ infinitive, frasi), ed in questo caso emerge ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] ’essere / gli esseri, il potere / i poteri, il dovere / i doveri, il piacere / i piaceri). L’uso nominale del gerundio riguarda un ridottissimo numero di nomi (per es., crescendo).
La conversione da avverbi a nomi riguarda pochi casi non sistematici ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] o indiretto.
Nel costrutto implicito si usa invece l’infinito (che presuppone un infinito nella principale).
Raro il gerundio, usato quando la comparativa ha una connotazione ipotetica:
(23) se, mentre cercate di raggiungere la verticale, sentite che ...
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gerundio
gerùndio s. m. [dal lat. tardo gerundium, der., come gerundivus, di gerundus = gerendus, part. fut. passivo di gerĕre «compiere»; propr.: il modo che indica l’azione da compiere]. – Modo nominale del verbo, derivato in italiano, come...
gerundivo
s. m. [dal lat. tardo gerundivus (modus); v. gerundio]. – Categoria morfologica del verbo latino, non conservatasi nelle lingue romanze; aveva natura aggettivale, caratterizzata, come il gerundio, dal suffisso -nd- (laudandus, timendus,...