ORDINI MILITARI
A. Navareño Mateos
O. religiosi, costituiti da gruppi di cavalieri, sacerdoti e laici non cavalieri, formatisi a partire dai decenni successivi alla conquista crociata di Gerusalemme [...] di Las Navas de Tolosa, vennero occupate e trasformate vecchie fortezze musulmane, come testimoniano i castelli di Montizón, Hornos Rafforzò il suo potere nel 1400, annettendo l'O. di S. Giorgio d'Alfama, con sede a Tortosa.
Bibl.: A. Javierre Mur, ...
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MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] noti sono i santuari dedicati a s. Simeone Stilita il Vecchio e a s. Simeone Stilita il Giovane. Il primo sorse delle informazioni fornite dalla Vita Theodori, scritta dal monaco Giorgio subito dopo la morte del santo, è infatti possibile ...
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L'Europa tardoantica e medievale. La nascita degli Stati fuori dei confini dell'impero. La Russia
Ciro Lo Muzio
La russia
Nel vasto areale comprendente sia le regioni della più antica etnogenesi slava [...] fedele da altre chiese dell’XI secolo (chiese dei monasteri di S. Giorgio e di S. Irene a Kiev, chiese di S. Sofia a Polock ’austero Pantokrator di tradizione bizantina. La Trinità del Vecchio Testamento (1410-1420 ca.), considerata il capolavoro di ...
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SINAI
A. Guiglia Guidobaldi
Penisola tra l'Asia e l'Africa, nella cui parte meridionale si eleva un massiccio montuoso che culmina nel Jabal Mūsá, la cima sacra legata alla memoria della consegna a [...] e sovrastato dagli episodi di Mosè, costituisce il legame tra il vecchio e il nuovo patto, ma anche il superamento e la sostituzione della della Vergine con il Bambino tra due angeli, s. Giorgio e s. Teodoro, tra le più alte testimonianze della ...
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DOMENICO di Niccolò (Domenico dei cori)
Alessandro Bagnoli
Nacque probabilmente a Siena intorno al 1363, se dobbiamo dar fede all'età di "anni ottanta quatro o circa" (Milanesi, 1854, II, p. 237) che [...] marmorei per il pavimento, raffiguranti David, Golia ed il vecchio Re David fra quattro musici. Queste storie e la perduta e Siena: alcune considerazioni sul Vecchietta e su Francesco di Giorgio, in Donatello Studien, Miinchen 1989, pp. 278 s., ...
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PIER FRANCESCO di Bartolomeo, detto Pierino da Vinci
Alessandra Giannotti
PIER FRANCESCO di Bartolomeo, detto Pierino da Vinci. – Nacque a Vinci nel 1529/30 da Bartolomeo di ser Piero d’Antonio e da [...] (Vasari, 1568, p. 416). In assenza di documenti, fu Giorgio Vasari (ibid., p. 421) che, dicendolo ventitreenne al momento 1570 e il 1579, e fu sistemata da Bartolomeo Ammannati in Palazzo Vecchio nel gennaio del 1592 (Gaye, 1840, p. 514). La Dovizia ...
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ERRI (de heris, de leher, delero, del R)
Andrea De Marchi
Nella famiglia degli E., attestata a Modena a partire dal '300, il primo ad esercitare la pittura fu Bartolomeo, figlio del maestro di legname [...] morì pure Pellegrino.
Furono pittori anche due figli di Agnolo: Giorgio, già documentato nel 1464 come in età matura, perciò nato prima di nuovo a Modena, forse a fianco del padre ormai vecchio (in quell'anno fornì forzieri e chiavi per la duchessa ...
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PARROCEL, Etienne, detto le Romain
Alessandra Imbellone
PARROCEL (Parosel), Étienne (Stefano), detto le Romain. – Nacque l’8 gennaio 1696 ad Avignone da Jacques-Ignace Parrocel, pittore di battaglie [...] portoghese si deve probabilmente anche la commissione della tela dei Ss. Giorgio e Publio vescovo per la chiesa romana di S. Anastasia, medesimo, perché ci dicifrasse l’equivoco. Rise il buon vecchio dell’abbaglio, e ci assicurò ch’egli e Pietro ...
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GIROLAMO da Santacroce
Alessandro Serafini
Figlio di Bernardino di professione "sartor", nacque in data imprecisata, ma probabilmente all'inizio del nono decennio del Quattrocento, nel borgo da cui [...] di Simone da Santacroce e successivamente a Francesco detto Rizzo De Vecchi (De Galizzi), il secondo composto da G., dal figlio di S. Nicolò, con S. Bartolomeo tra s. Antonino e s. Giorgio che uccide il drago.
È del 1555 l'ultima opera datata di G., ...
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FINOGLIO (Finoglia), Paolo (Paolo Domenico)
Valentina Antonucci
Non si conoscono gli estremi biografici precisi di questo pittore che, secondo De Dominici (1743), nacque ad Orta d'Atella (Napoli) intorno [...] P. F.L'altro sguardo, Fasano 1983; V. Pacelli, Giorgio marmoraro... e scultore nella cappella Bonaiuto in S. Lorenzo Maggiore di -60, p. 217; E. Nappi, La chiesa di S. Eframo Vecchio a Napoli, in Ricerche francescane, XIX (1990), p. 170; Battistello ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura presi, senza altro dire lasciarono la fune,...
Meloneide s. f. (iron.) Le gesta di Giorgia Meloni. ◆ Suscita anzitutto immagini da straziare il più arido dei cuori. Peccato che a fine mese si debbano necessariamente consegnare le liste elettorali agli uffici competenti, e che dunque debba...