DELLA VALLE, Guglielmo (al secolo Pietro Antonio o Giovanni Antonio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque tra il 1740 e il 1750, probabilmente nel 1745. Il luogo è incerto.
L'unico autore che dia una data [...] al Lorenzetti, o degli affreschi delle volte della chiesa superiore di Assisi a Cirnabue; basterebbe l'aver negato disegni giotteschi alla porta del battistero di Firenze o alla tomba del vescovo Tarlati nella cattedrale di Arezzo. Non piccolo merito ...
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DONI, Adone (Dono)
Maria Cecilia Mazzi
Figlio di Lorenzo, nacque ad Assisi intorno al 1500 (Cristofani, 1866, p. 82). Nell'agosto 1527 è citato come testimone in un atto pubblico (Pittura in Umbria..., [...] 12 s.; F. Santi, Attività delle soprintendenze - Umbria, in Boll. d'arte, LII (1967), p. 53; P. Scarpellini, in Giotto e giotteschi ad Assisi, Roma 1969, pp. 221, 224; C. Pietrangeli, Guida di Bevagna, Bevagna 1976, p. 36; F. Russell, A gonfalone by ...
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TODI
(lat. Tuder)
Città dell'Umbria (prov. Perugia), sorta su un colle a dominio della valle del Tevere.Occupata in antico da popolazioni umbro-sabelliche, dopo l'89 a.C. entrò nell'orbita politica romana [...] segnò l'esordio, entro la prima metà del Trecento, di un pittore seguace della maniera senese, ma permeato di influssi giotteschi, indicato quale caposcuola della pittura del Trecento a T.: lo si ritrova all'opera, nello stesso S. Fortunato, da cui ...
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TORRITI, Jacopo
A. Tomei
Pittore e mosaicista, attivo ad Assisi e a Roma nella seconda metà del Duecento.Con Pietro Cavallini (v.) e Filippo Rusuti (v.), T. fu uno degli artefici del rinnovamento pittorico [...] , Giotto, StArte, 1969, 1-2, pp. 142-158; C. Volpe, La formazione di Giotto nella cultura di Assisi, in Giotto e i giotteschi in Assisi, Roma 1969, pp. 15-59; I. Hueck, Der Maler der Apostelszenen im Atrium von Alt-St. Peter, MKIF 14, 1969-1970 ...
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DADDI, Bernardo
Giovanna Damiani
Figlio di Daddo di Simone, originario del Salto nel Mugello, pittore, immatricolato a Firenze, all'arte dei medici e speziali, il suo nome è segnato alla fine del registro [...] predella conservano ancora alcuni ricordi di quelli pisani con le Storie di s. Cecilia e un'adesione maggiore all'ambiente giottesco, rispetto a quelli della predella di un perduto dossale con Tre santi domenicani, firmato e datato 1338, eseguito per ...
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GIOVANNI del Biondo
Daniela Parenti
Pittore originario del Casentino, attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo. La prima testimonianza nota relativa a G. risale al 17 ott. 1356, data nella [...] pp. 240-242; Id., Pitture italiane del Rinascimento, Milano 1936, pp. 207-209; L. Coletti, I primitivi. I senesi e i giotteschi, Novara 1946, p. LIV; F. Antal, Florentine painting and its social background, London 1947, pp. 205-207, 229, 253, 258; D ...
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MARTINI, Simone
M. Pierini
Pittore senese, documentato a partire dal 1315 e morto nel 1344 ad Avignone.M. nacque presumibilmente a Siena intorno al 1284, data che Vasari (Le Vite, II, 1967, p. 200) [...] . 153-174; E. Carli, Difesa di un capolavoro, Domus, 1943, 182, pp. I-VIII; L. Coletti, I Primitivi, II, I senesi e i giotteschi, Novara 1946; G.H. Edgell, A Crucifixion by Duccio with Wings by Simone Martini, BurlM 88, 1946, pp. 107-112; E. Carli, I ...
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CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] più matura esperienza cimabuesca il Maestro di S. Agata elabora tuttavia una nuova lingua non in linea con quella giottesca. I pronunciamenti critici riguardanti l'icona hanno proposto due chiavi di lettura diversamente orientate, ora segnalandone la ...
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Angioini
C. Bruzelius
M. Righetti Tosti-Croce
F. Bologna
F. Aceto
E. Marosi
Dal nome della contea d'Angiò (Anjou), istituita nel sec. 9° come avamposto contro i Bretoni, sono stati detti A. alcuni [...] tutt'uno con l'autore delle Storie di s. Elisabetta (ca. 1335-1340), il cui reagente pittorico fondamentale fu quello giottesco d'epoca napoletana (al modo dell'ultimo Lello), ma il cui uso delle decorazioni alla cosmatesca riesce a esprime un valore ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] l'adesione a una nuova visione razionale delle composizioni e dello spazio, che può essere stata sollecitata dalla conoscenza delle novità giottesche. A non molta distanza di tempo è da collocare il Roman de Tristan (Parigi, BN, fr. 755), nel quale l ...
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giottesco
giottésco agg. (pl. m. -chi). – Di, o relativo a, Giòtto di Bondone, illustre pittore fiorentino comunem. noto come Giotto (c. 1267-1337): gli affreschi g. nella cappella degli Scrovegni, a Padova; l’influenza g. sui pittori del...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...