Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] Maria Manni, mentre agli antipodi troviamo Giovanni Barba che, nel suo Dell’ Editrice (1a ed. Venezia, Gabriele Giolito de’ Ferrari, 1550).
Leopardi, Giacomo (19738), Zibaldone di vol. 2°, pp. 343-430.
De Benedetti, Andrea (2009), Val più la pratica. ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] Novecento («e grave grave grave m’incuora»: Giovanni Pascoli, “L’ora di Barga”), e farlo ruzzolare fino in mare»: AndreaDe Carlo, Leielui).
Più ci , di ordine testuale (per il quale si segue Ferrari 2004).
Il primo tipo è definito virgola seriale: ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] metrico-espressivo di poesia: per es., se nel 1897 ➔ Giovanni Pascoli scriveva «siepe che il passo chiudi co’ tuoi rami dell’Università Editrice (1a ed. Venezia, Gabriele Giolito de’ Ferrari, 1550).
Fornaciari, Raffaello (1879), Grammatica italiana ...
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Il termine anafora ha più significati, di cui i più rilevanti sono quello testuale e quello retorico. In campo testuale, l’anafora è il fenomeno per cui per interpretare alcuni sintagmi del testo occorre [...] soggetto sottinteso] detto di nuovo «Buon anno nuovo a tutti!» (AndreaDe Carlo, Uto, Bompiani, 2007, p. 41)
Abbiamo anzitutto una ritorni su questa roba come si torna sulla poesia sincera (Giovanni Boine, Plausi e botte, in Il peccato, plausi e ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] ancora da definirsi.
Un secolo dopo Giovanni di Garlandia sottolinea altre differenze fra Indicativi al riguardo appaiono il De amore di Andrea Cappellano, opera mediolatina, saggio introduttivo e trad. di D. Ferrari Bravo, Milano-Napoli 1975; H. R. ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] vari termini disfemici (Giovanni Nencioni in Accademia della De Mauro, Tullio (1963), Storia linguistica dell’Italia unita, Bari, Laterza (2a ed. 1970).
Ferrari , Unipress, pp. 17-28.
Viviani, Andrea (2006), I verbi procomplementari tra grammatica e ...
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Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] gli occhi per piangere, gli lasciavano] (Giovanni Verga, Mastro don Gesualdo)
(111) E Proietti, Domenico & Viviani Andrea (2005), La frase scissa pp. 397-404.
De Cesare, Anna-Maria (2008b), Gli avverbi paradigmatizzanti, in Ferrari et al. 2008, ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] realizzata dal modenese Paolo Ferrari con la fortunata commedia .
Bonomi. Ilaria, De Stefanis Ciccone, Stefania & Masini, Andrea (1990), Il lessico Torino, UTET, pp. 834-897.
Vigo, Giovanni (1971), Istruzione e sviluppo economico in Italia nel ...
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Il cognome, o nome di famiglia, ha la funzione di distinguere un individuo indicando la sua appartenenza a una delle articolazioni minori (famiglia, gruppo familiare, clan, ecc.) della collettività. Rispetto [...] significato, come nel caso di Fabbri, Ferrari, Magnani e affini. Particolarmente diffuse sono Giovanni Pietri), e l’influsso della tradizione cancelleresca si vede anche nelle forme cognominali in -is, talvolta con la preposizione De: De Amicis, De ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] Raffaello Fornaciari e Giovanni Moise) mostrano , Domenico & Viviani, Andrea (2005), La frase scissa luglio 2008), a cura di A. Ferrari, Firenze, Cesati, 3 voll., vol XVIIIe congrès international de linguistique et de philologie romanes (Trier ...
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