GHERARDINI, Giovanni
Elisabetta Corsi
Figlio di Giovanni e di una certa Domenica, nacque a Modena il 17 febbr. 1655. Apprese l'arte della quadratura a Bologna, dove fu allievo del pittore A.M. Colonna. [...] de Jésus, X, Lyon 1819, pp. 3-4, 14), avrebbe chiesto all'imperatore il permesso di farsi fare un ritratto dal Gherardini.
I missionari gesuiti goderono a corte di grande fortuna durante il regno di questo imperatore dalla non comune sensibilità. Nel ...
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Erudito (Milano 1778 - ivi 1861); laureato in medicina, si consacrò alle lettere; felice traduttore dal tedesco e librettista fecondo (La gazza ladra, per Rossini, 1817), il suo nome è legato soprattutto a un'acuta e vasta produzione filologico-lessicale (Voci e maniere di dire italiane additate ai futuri vocabolaristi, 1838-40; Lessigrafia italiana, 1843; Supplimento ai vocabolari italiani, 1852-57). ...
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Pittore (n. Modena 1654). Dopo aver lavorato a Bologna e Modena, si recò a Nevers e a Parigi, dove dipinse nella biblioteca dell'antica Casa Professa dei gesuiti, poi liceo Charlemagne. Nel 1698 intraprese [...] un viaggio in Cina, del quale scrisse una relazione (Relation du voyage fait à la Chine... par le sieur Giov. Gherardini, 1700). ...
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Capitale della provincia cinese del Kwang-tung, donde il nome, Cantão, dato per confusione dai Portoghesi alla città e accolto in Europa. Il nome cinese è Kwangchow, che data dal periodo degli Han. Sono [...] di Fu-shan. Ricordiamo pure le visite di Gio. Francesco Gemelli-Careri, napoletano, e quella (1698) del pittore bolognese GiovanniGherardini. Durante la guerra contro l'Inghilterra e la Francia, il 28 dicembre 1857, gli alleati si impadronirono di ...
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. Non appena gli Austriaci rioccuparono, nel 1815, la Lombardia, il governatore maresciallo di Bellegarde - o di propria iniziativa, o consigliato da altri - ordinò la pubblicazione di una rivista che [...] . Tra i più assidui o notevoli collaboratori della Biblioteca convien ricordare, per la parte letteraria e storica, GiovanniGherardini, Luigi Rossi, Giuseppe Compagnoni, Giuseppe Carpani, Alberto Nota, Francesco Ambrosoli, e per la parte scientifica ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] scempie e doppie, in parte dipendente dalla riforma ortografica proposta dal poligrafo milanese GiovanniGherardini nella sua Lessigrafia italiana (1849). Il Gherardini enuncia il principio che la lingua scritta non debba adeguarsi alla pronuncia del ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] publico, commune), in linea con la proposta di riforma grafica di stampo etimologizzante uniformante del lessicografo milanese GiovanniGherardini, che ha una certa fortuna (Maraschio 1993: 220; ➔ ortografia).
2.5.2. Fonetica. Sul piano fonetico, il ...
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CANTU Cesare
Marino Berengo
CANTÙ Cesare. -Nacque a Brivio, in Brianza, il 5 dic. 1804 da Celso e da Rachele Gallavresi.
I suoi primi ricordi sono legati alla figura del nonno Ignazio, che, dopo aver [...] invece che questi avesse modo di seguire le lezioni temporaneamente tenute a S. Alessandro dal grande filologo e lessicologo GiovanniGherardini. Ma benché il C. non si stancasse, allora e più tardi, di negare ogni efficacia ai corsi scolastici da ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] già dal Cinquecento a favore di un sistema con scarti minori rispetto alla pronuncia, ancora nell’Ottocento GiovanniGherardini propone una riforma di gusto etimologico, plausibile sul piano filosofico e nazionalistico, ma inattuabile nella prassi ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] nel 1824-26.
Un esemplare dei primi due volumi, posseduto da Augusto Campana, contiene postille del Monti (e di GiovanniGherardini) aspramente polemiche; cfr. anche la lettera del Monti al Villardi, in Epistolario, cit., VI, p. 326. L'opera ha ...
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