(IV, p. 63; App. II, i, p. 229; III, i, p. 122; IV, i, p. 150; V, i, p. 203)
La voce architettura, presente sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana, venne redatta da G. Giovannoni, che cercò di definire [...] processo di revisione critica che lo avrebbe portato, più tardi, all'espressionismo lirico della chiesa di S. Giovanni Koshino, Ashiya, Giappone, 1981-84; padiglione per l'expo diSiviglia, 1992). Più eclettici appaiono, da una parte, H. Hollein ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro diSiviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] . Mer., I, 1884, p. 129). Ancora nel sec. 7° Isidoro diSiviglia distingueva la c. come "moltitudo hominum societatis vinculo adunata" (Etym., XV, 2 Nymphaion, capitale d'inverno e residenza favorita diGiovanni III, il palazzo - ancora esistente nel ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] nicchia deriva con ogni probabilità dalla vicina chiesa di S. Giovannidi Pratola Serra (prov. Avellino), fondata tra la Etymologiae di Isidoro diSiviglia con l'immagine di Apollo medico (Vercelli, Bibl. Capitolare, CCII, c. 90v) o nelle Homiliae di ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] non determinante nozione degli ordini. Così Isidoro diSiviglia (Etym., XIX, 10, 22-24) ricorda 236). Lo stesso accade per i c. polilobati, di cui compaiono versioni completamente lisce (S. Giovannidi Efeso, Didyma e Nea Moni a Chio; Peschlow, 1975 ...
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AVORIO
R. Pinder-Wilson
Gli a. rappresentano una varietà relativamente particolare di oggetti artistici medievali. Essi appartengono infatti alla micro-scultura, dato che si tratta per lo più di rilievi [...] rilievi ornano un testo di Isidoro diSiviglia sui vari ordini della creazione. Le opere più notevoli di questo periodo sono forse es., il pannello della metà del sec. 10° con s. Giovanni evangelista e s. Paolo (Venezia, Mus. Archeologico) - o più ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] quello del Camposanto di Pisa (iniziato da Giovannidi Simone nel Siviglia, a Malaga, ad Almería e a Granada.La regione iranica, fitta di mausolei di ogni tipo, di torri funerarie, di sepolture di innumerevoli santi e martiri considerate luoghi di ...
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ARABI
A.M. Piemontese
Una trattazione sistematica del contributo degli A. alla civiltà artistica del Medioevo è data sotto le voci specifiche dedicate all'argomento (dinastie e aree geografiche), ove, [...] ideologia di questo popolo, dapprima presso i cristiani della Spagna musulmana, i Mozarabi, e presso i cristiani orientali come Giovannidi tali monete vanno ricordate quelle diSiviglia, Granada, Cordova, Valenza, Denia e Murcia. Nella fase di ...
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BACILE
M. Di Berardo
Recipiente di forma concava e dimensioni variabili destinato alla raccolta di liquidi, il cui uso prevalente risulta legato - nella liturgia come in ambito profano - all'abluzione [...] trattati enciclopedici di Isidoro diSiviglia, Rabano Mauro e Prudenzio.Rilevante dal punto di vista compositivo la brocca (xéstes) sia nell'uso profano sia - come già attesta Giovanni Crisostomo (PG, LXII, col. 28) - in rapporto al servizio divino ...
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CARTOGRAFIA
A. Caruso
La c. ha per oggetto la rappresentazione ridotta della superficie terrestre, in cui si riflettono, nelle varie poche, le diverse concezioni del mondo. Sebbene i documenti geografici [...] respingevano l'esistenza di quegli antipodi che, seguendo Isidoro diSiviglia, "contrarii esse Misc. 356; Miller, 1895-1898, III, pp. 126-127, fig. 63), da Giovannidi Wallingford nella Chronica, della fine del sec. 13° (Londra, BL, Cott. Jul. D ...
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CHIOSTRO
P.F. Pistilli
Con il termine c. si indica nell'architettura monastica e in quella canonicale lo spazio a corte che si trova chiuso tra l'edificio di culto e l'organismo residenziale, fornito [...] da Norcia, Isidoro diSiviglia, Beda il Venerabile), claustrum per indicare il monastero o l'area di clausura. Dagli inizi . il c. giovannitadi San Juan de Duero a Soria, secc. 12°-13°) -, ciò non impedì il mantenimento di una loro unitarietà ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
serenata
s. f. [der. di serenare; nelle accezioni del n. 2, incrociato con sera]. – 1. Musica, cui s’accompagna spesso anche il canto, che si esegue di sera o di notte sotto le finestre di una donna per manifestarle i proprî sentimenti: fare...