La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] , in Quattordio Moreschini 1984, pp. 161-224.
Ruffino, Giovanni (2006), L’indialetto ha la faccia scura. Giudizi e pregiudizi linguistici dei bambini italiani, Palermo, Sellerio.
Simone, Raffaele (2002), Dual complementizer in a language without ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] Leonardi, Milano, Mondadori, 1991-1997, 3 voll.
Boccaccio, Giovanni (1980), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, empirical study, Berlin New York, Mouton de Gruyter.
Simone, Raffaele (1983), Punti di attacco dei clitici in italiano, in Italia ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] Gli occhiali d’oro, Il giardino dei Finzi-Contini).
Boccaccio, Giovanni (1985), Decameron, a cura di V. Branca, Milano, Mondadori syntaxique et syntaxe du français, Paris, Seuil.
Simone, Raffaele & Cerbasi, Donato (2000), Types and diachrony of ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] Salvi 1988: 61-62):
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a. Mario ha dato il libro a Giovanni
b. Mario ha promesso un regalo ai ragazzi
c. Mario ha messo il on objects, in Fiorentino 2003a, pp. 187-216.
Simone, Raffaele (200819), Fondamenti di linguistica, Roma - Bari, Laterza ( ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] passi nelle stoppie calde, cogli occhi neri come il carbone (Giovanni Verga, La lupa, in Id., Opere, a cura di L era stata comprata in un negozio di Torino. Il procuratore Raffaele Guariniello ha aperto un’inchiesta («Corriere della sera» 28 giugno ...
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La parola regola, applicata a una lingua, ha due significati fondamentali: quello di «descrizione di un meccanismo della lingua stessa» e quello di «precetto, ammonizione per parlare o scrivere bene». [...] , tu, quelli; preposizione, sì come è quando io dico a Giovanni, questo a è la preposizione; avverbio, sì come è pienamente, lezione di grammatica, Roma - Bari, Laterza.
Simone, Raffaele (1990), Seicento e Settecento, in Storia della linguistica, ...
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Lo studio dell’italiano a scuola si affermò tra la fine del Cinquecento e il Settecento (Manacorda 1980; Marazzini 1985; De Blasi 1993; Matarrese 1993: 21-40) con un processo che modificò l’iter della [...] lingua italiana 2008, Milano, Rizzoli-Larousse.
Scoppa, Lucio Giovanni (1511), Spicilegium, Napoli, [s.n.].
Soresi, Torino, UTET.
Cardona, Giorgio R. & Simone, Raffaele (1971), Strutture teoriche di alcune grammatiche italiane, in L’insegnamento ...
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In linguistica il termine correlativo può indicare una coppia di parole messe in relazione attraverso sintagmi o intere proposizioni, l’unione di una proposizione e di un pronome a essa collegato o, in [...] chiarezza (Brunetto Latini, La Rettorica, I, p. 31).
Boccaccio, Giovanni (19964), Decameron, a cura di V. Branca, Torino, Einaudi,
A. Castelvecchi, Torino, UTET (1a ed. 1988).
Simone, Raffaele (1995), Iconic aspects of syntax, in Id. (edited by), ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] mostrata (Dante); s’aveva messe alcune pietruzze in bocca (Giovanni Boccaccio); rotta s’hanno la piastra e la maglia (Francesco : aveva potuto essere / possibele che fosse potuta foíre (Raffaele Capozzoli); nun è bbolutu venire / non ha bboluto venire ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] .
Ambrogio, Renzo & Casalegno, Giovanni (2004), Scrostati Gaggio! Dizionario storico dei Convegno (Sappada - Plodn, 29 giugno - 3 luglio 2005), Padova, Unipress.
Simone, Raffaele (1980), Parlare di sé, in Il trionfo del privato, a cura di E. ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole divine per eccellenza]. – 1. Complesso...
food
s. m. inv. Il settore industriale e commerciale dell’alimentazione. ♦ Il tutto in un’atmosfera di eleganza e discrezione sapientemente creata dal «cerimoniere» Giovanni Margheritini e supportata dalle sapienti scelte del «food and beverage»...