La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] nella orazione de eligendo summo pontefice, richiamando il giudizio di Pio X sulla guerra, osservò che questa , per non dire fatalmente portata a sacrificare ed assorbire i diritti individuali e particolari, con esito, come facilmente si intende, ...
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Costantino tra Francia e Italia
Il dibattito storiografico dei secoli XVII e XVIII
Federica Meloni
«Il peculiare problema tra Chiesa e Stato è la più grande perturbazione che abbia mai tratto il pensiero [...] fece un dono alla Chiesa Romana, come di Stato conquistato per diritto di guerra. Di qui poi passarono più oltre i papa a ai gradini più bassi della Chiesa, e questo, secondo il giudizio dello storico, condusse alle «liti e funestissime guerre fra il ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] sono quasi 2 milioni, vale a dire quattro volte gli aventi diritto al voto politico e più del doppio di coloro che hanno accesso di successive esperienze, ciò si deve anche al giudizio netto che si forma sul risultato conseguito dalle forze ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] nulla di ciò che amiamo, famiglia, amici, patria, nulla ha diritto sullo spirito" perché ‟lo spirito è luce, e il dovere è 'è ben noto, i vari movimenti socialisti si spaccarono sul giudizio che si doveva dare della Rivoluzione, e la battaglia fra l ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] , del quale ci si ritiene depositari e amministratori di diritto, e perciò a un senso dell’onore che rende , mi rivolgo ai responsabili: convertitevi, un giorno arriverà il giudizio di Dio!»), gli omicidi mafiosi di don Pino Puglisi a Palermo ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] antichi documenti e, dall'altra, con considerazioni di diritto naturale. Parallelamente a questa guerra fredda fatta di tutto lascia intendere che rimase allora valido lo stesso giudizio formulato in materia rispetto al pontificato di Clemente VIII ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] dopo l’Unità, sarebbero divenuti una minoranza degli aventi diritto al voto; ma già con la riforma elettorale degli di Carpi stava, probabilmente, nel tentativo di fornire un giudizio complessivo su una realtà nazionale che egli si era proposto ...
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L’editto di Milano
Origine e sviluppo di un dibattito
Paolo Siniscalco
La questione costantiniana presenta, ieri come oggi, un grandissimo interesse, poiché costituisce un banco in special modo idoneo [...] dipendono da una fonte comune individuata nell’editto di Milano. A suo giudizio, le due prime ipotesi cadono, in quanto è impossibile che i anche a loro [scil. ai cristiani] affinché abbiano diritto di esistere e di ristabilire i luoghi di riunione, ...
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L’immagine di Costantino Magno nella storiografia ecclesiastica fra tardo Illuminismo e Novecento
Johannes Wischmeyer
La discussione su Costantino e la sua epoca nella storiografia ecclesiastica protestante [...] statuto specifico come la Storia ecclesiastica e la Storia del diritto – sviluppò in questo periodo un nuovo rapporto con la trono e altare fondata da Costantino140. Va inteso bene il giudizio di Kurt Nowak, secondo il quale Schwartz con la sua ...
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Il cristianesimo armeno
Dalla prima evangelizzazione alla fine del IV secolo
Riccardo Pane
A oriente della penisola anatolica, in una vasta area compresa fra il mondo greco, quello siriaco e quello [...] re di Armenia era nuovamente tale per volontà divina e a buon diritto il kat῾ołikos Nersēs poteva affermare: «il re è il signore armena, come già notato da Conybeare85. Più tardi pesò il giudizio di Akinian, che attribuisce la lettera a Macario II di ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato: g. di fatto, se le questioni...
pregiudìzio (ant. pregiudìcio) s. m. [dal lat. praeiudicium, comp. di prae- «pre-» e iudicium «giudizio»]. – 1. Nel diritto romano, azione giuridica precedente al giudizio, e tale da influire talvolta sulle decisioni del giudice competente....