PRUDENZIO CLEMENTE, Aurelio (Aurelius Prudentius Clemens)
Alberto Pincherle
Su di lui, chiamato "christianorum Maro et Flaccus" (Bentley), non abbiamo se non le notizie ch'egli stesso ci dà nel Carme [...] un libro a sé e sarebbe ricordato a parte nella Prefazione). L'Apotheosis confuta eresie trinitarie e cristologiche e gli Ebrei, e ha a riconoscere anche il bene compiuto, in politica, da Giulianol'Apostata. Ma P. è poeta dotto: non solo fiero della ...
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santa La più celebre e popolare delle martiri romane. Il suo nome Hagne (Agne, Agnes, Agna), trascrizione latina dell'aggettivo greco ἁγνή, significa "pura, casta". Confessò la fede, giovanissima, forse [...] volle esser sepolta (354), nel superbo mausoleo tuttora esistente, che accolse anche le spoglie di Elena moglie di Giulianol'Apostata (360). La basilica, accanto alla quale sorse uno dei primi monasteri romani di vergini consacrate, fu, in progresso ...
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. È l'inno più celebre della chiesa bizantina, così chiamato (ἀκάθιστος "non seduto"), perché, come il Tedeum della chiesa latina, deve recitarsi in piedi. Consta di un proemio, nel quale Costantinopoli [...] data della composizione di cinquecento anni, dalla morte di Giulianol'Apostata (363) al regno di Michele III (842-867), Nemmeno i Bizantini erano in ciò concordi. È credenza diffusa che l'inno sia stato composto di un sol getto dal patriarca Sergio ...
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Nato verso il 330 ad Antiochia o a Tarso, fu vescovo di Tarso dal 378 fino alla morte, avvenuta verso il 392. S. Girolamo nel De viris illustribus lo accusa d'essere restato estraneo alla cultura classica, [...] Tra i discepoli, vanno ricordati S. Giovanni Crisostomo e Teodoro di Mopsuestia. Confutò Giulianol'Apostata, dal quale fu ripagato con invettive. Durante gli esilî di Melezio l'autorità di D. crebbe tanto che il vescovo lo consacrò sacerdote nel 363 ...
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Poeta cristiano latino, della cui patria ed età molto si discute. È autore di Instructiones, serie di 80 poesie, in due libri, il primo contro pagani e giudei, il secondo d'ammonimenti ai cristiani; e [...] si riferirebbero a persecuzioni e si oscilla tra quelle di Decio, di Aureliano, di Diocleziano; il Ramundo propone l'epoca di Giulianol'Apostata. La lingua, lo stile e la sintassi sono barbari; la metrica, vorrebbe arieggiare la classica, ma con ...
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. Da una larga e profonda caverna (τὸ πανέιον) che si apre alla base d'un masso calcare alto 30 m. e dove dai tempi più antichi era venerato Pan dio del gregge e della pastorizia, trasse il nome la città [...] Gesù avrebbe fatto erigere davanti alla sua casa in Cesarea una statua al suo benefattore, che fu poi distrutta da Giulianol'Apostata.
Al tempo dei crociati era sede vescovile. Al presente, dell'antica città, oltre il santuario di Pan e il castello ...
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Figlia maggiore di Costantino il Grande, nata probabilmente dopo Costantino II, forse nel 318. La forma esatta del nome è dubbia. Nel 335 andò sposa al cugino Annibaliano, cesare e rex regum Ponti, che [...] C. ricomparve sulla scena politica nel 350, dopo l'uccisione del fratello Costante per parte dell'usurpatore Magnenzio Magnenzio, depose Vetranione, creò cesare il cugino Gallo, fratello di Giulianol'Apostata, e diede a lui in sposa C. (15 marzo 351 ...
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Nacque verso il 315 a Gerusalemme o nei dintorni, e nel 348 fu eletto vescovo di quella città. A causa della lotta da lui sostenuta contro l'arianesimo dovette andare in esilio tre volte, sotto gl'imperatori [...] Costanzo, Giulianol'Apostata e Valente: l'ultima volta dal 367 al 378. Ritornato a Gerusalemme poté attendere con relativa calma al suo ministero; morì il 18 marzo del 386. Di lui rimangono una lettera all'imperatore Costanzo, in cui descrive l' ...
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Nato in Sardegna, fu per qualche tempo lettore nella chiesa di Roma e quindi eletto vescovo di Vercelli nel 345. Per il suo atteggiamento contrario alla politica ariana di Costanzo (v. arianesimo) fu esiliato [...] (355-356) prima a Scitopoli e poi in Cappadocia. Solo nel 361 l'editto di Giulianol'Apostata lo rese alla libertà. Morì nel 370 (o 371?) e la Chiesa lo venera come martire. Secondo S. Girolamo (De vir. ill., XCVI) avrebbe tradotto in latino i ...
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Filologo belga, morto a Oostaken (Gand) il 20 settembre 1945.
Al B. si debbono altri interessanti studî sulle opere di Giulianol'Apostata (La tradition manuscrite et les éditions des discours de l'empereur [...] 1932, nella collezione delle "Belles Lettres"), della vita del quale ha anche dato una vigorosa sintesi (La vie de l'empereur Julien, Parigi 1930). Ma vanno segnalate soprattutto due opere in cui ha cercato di chiarire alcuni aspetti dei rapporti ...
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apostata
apòstata s. m. e f. [dal lat. tardo apostăta, gr. ἀποστάτης] (pl. m. -i). – Chi commette apostasia: a. dalla religione, dall’ordine, ecc.; Giuliano l’Apostata, imperatore romano.
giulianista
s. m. (pl. -i). – 1. Altro nome con cui sono stati indicati gli aftartodoceti (v.), in quanto seguaci del vescovo Giuliano di Alicarnasso (sec. 6°). 2. Nel medioevo, furono così chiamati, con riferimento all’imperatore romano Giuliano...