La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] per lui simile al toscano. Nel primo Seicento, Giulio Cesare Capaccio dichiarava che la «lingua cortigiana» dei dell’eloquio; ➔ vocali; ➔ scevà); come a Firenze e a Roma è frequente la pronuncia fricativa dell’affricata palatale in parole come pa[ʃ] ...
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Con l’espressione strutture assolute si indicano sintagmi e costrutti che non hanno rapporti di dipendenza sintattica con altri costituenti della frase e con il resto dell’enunciato in cui compaiono (Simone [...] 17) avendo Mario dimenticato di comprare il latte, Giulia lo rimproverò aspramente
In (17) il soggetto del . 292-304.
Ageno, Franca (1978b), Participio, in Enciclopedia dantesca, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1970-1978, 6 voll., vol. 4 ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] indicativo. Sintassi, in Enciclopedia dantesca. Appendice. Biografia, lingua e stile, opere, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, pp. 222-233.
Centineo, Giulia (1991), Tense switching in Italian: the alternation between “passato prossimo” and ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] dantesca. Appendice. Biografia, lingua e stile, opere, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1970-1978, 6 e Novecento, Bologna, il Mulino.
Lepschy, Anna L. & Lepschy, Giulio C. (1999), Soggetto e oggetto, in Iid., L’amanuense analfabeta e ...
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Il discorso indiretto libero è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione [...] Milano, Franco Angeli.
Cane, Eleonora (1969), Il discorso indiretto libero nella narrativa italiana del Novecento, Roma, Silva.
Herczeg, Giulio (1963), Lo stile indiretto libero in italiano, Firenze, Sansoni.
Mortara Garavelli, Bice (1985), La parola ...
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Il termine neologismo giunse in Italia dalla Francia, dove néologisme, formato non più tardi del 1735 su elementi del greco classico significanti «nuova parola», completati dal suffisso -isme (it. -ismo), [...] (1886), con l’ultima edizione accresciuta e curata da Giulio Cappuccini nel 1926.
Nel 1905 uscì il Dizionario moderno. Valle, Valeria (2008), Neologismi. Parole nuove dai giornali, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana.
D’Achille, Paolo (1991), ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] dialetti nel tempo. Saggi di grammatica per Giulio C. Lepschy, a cura di P. Benincà et al., Roma, Bulzoni, pp. 99-131.
Masini, Francesca (2007), Parole sintagmatiche in italiano, Roma, Università Roma Tre (tesi di dottorato).
Migliorini, Bruno (1975 ...
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La grammatica tradizionale chiama complementi predicativi quei costituenti (aggettivi o sintagmi nominali) del ➔ sintagma verbale che servono a «determinare e completare il significato del verbo» (Serianni [...] che individua una parte del corpo del soggetto:
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a. Giulio ha gli occhi lucidi
b. ho la testa che mi duole , Dino (2000), Cronica, edizione critica a cura di D. Cappi, Roma, Istituto storico italiano per il Medio Evo.
Fiori e vita di filosafi ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] di classici da altre lingue (Accorsi 1980 e 1982). Giulio Cesare Croce (1550-1609), di area bolognese, è . 569-593.
Foresti, Fabio (2009), Profilo linguistico dell’Emilia-Romagna, Roma - Bari, Laterza.
Foresti, Fabio, Marri, Fabio & Petrolini, ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] Einaudi, 16 voll., vol. 3°, pp. 192-202.
Levi, Giulio Augusto (1949), Classicismo e neoclassicismo, in Questioni e correnti di storia arte, letteratura e bizzarrie varie, a cura di G. Pulce, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, pp. 25-28.
Puppo, ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...