Comune della Toscana (102,3 km2 con 358.079 al censimento 2011, divenuti 366.927 secondo rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo della regione, situato a un’altezza media di 50 m [...] La signoria dei Medici, ricostituita (1512) dalla Lega Santa vincitrice dei Francesi, durò finché il sacco di Roma (1527), dove pontificava Giulio de' Medici (Clemente VII), rese possibile a F. l'ultima esperienza repubblicana: l'alleanza di Clemente ...
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Comune dell’Emilia (140,86 km2 con 395.416 ab. nel 2020, detti Bolognesi), città metropolitana e capoluogo della regione Emilia-Romagna. È posta sulla Via Emilia, a 54 m s.l.m., allo sbocco della valle [...] da Pepoli e dai Bolognesi, che li avrebbe resi indipendenti da Roma, ma una preminenza e delegazione: caratteri che ebbero poi tutti , i reduci di queste famiglie a invocare l’aiuto di Giulio II contro i Bentivoglio. Nel 1506 Giovanni, che nell’ultimo ...
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Re di Macedonia (Pella 356 - Babilonia 323 a.C.), figlio di Filippo II, fondatore della potenza macedone, e di Olimpiade, figlia di Neottolemo re d'Epiro. Una delle maggiori figure della storia, dominò [...] dell'eroe falsamente attribuita a Callistene e tradotta in latino da Giulio Valerio (sec. 3°) e poi da un Leone arciprete ( da ricordare le pitture di Raffaello (Stanze vaticane), del Sodoma (Roma, La Farnesina) e di Pierin del Vaga (Napoli, Museo). ...
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Secondo figlio (Greenwich 1491 - ivi 1547) di Enrico VII e di Elisabetta di York, salì al trono nel 1509. Nel 1534 uscì dalla Chiesa di Roma e diede vita alla Chiesa anglicana, di cui si fece proclamare [...] rompendo il lungo isolamento inglese, E. si unì alla Lega santa di Giulio II e di Ferdinando il Cattolico contro Luigi XII di Francia; nel Inghilterra con la Francia e col papa, quindi il sacco di Roma (1527) e la pace di Cambrai (1529). Con la ...
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Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] dallo stato romano e il narrare la storia di Roma rievocandone le singolari doti religiose, morali e patriottiche, L.: Floro, Eutropio, Granio Liciniano, Rufio Festo, Giustino, Giulio Paride, Gennaro Nepoziano: la prima di queste epitomi risale alla ...
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Imperatore romano (n. 42 a. C. - m. Capo Miseno 37 d. C.). Valente generale, pacificò la Germania e tenne sotto controllo la situazione in Pannonia e Dalmazia; adottato da Augusto nel 4 d.C., salì al trono [...] Gaio Cesare. Nel suo amaro isolamento fu raggiunto dalla notizia della condanna di Giulia (2 a. C.). Ma, morti Lucio Cesare (2 d. C.) - 31 d.C.), che, avendo ottenuto di raccogliere in Roma le coorti pretorie, aveva in mano la vera forza militare d' ...
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Storico romano (n. Amiterno 86 a. C. - m. forse 35 a. C.). Venuto a Roma assai giovane, entrò nella carriera politica e fu questore (55 o 54), tribuno della plebe (52), poi forse legatus pro quaestore [...] tono moralistico e la sincera ammirazione per il passato di Roma, fino alle Historiae, ove domina un pessimismo più acuto attacchi, la fama di S. si affermò: fin dal periodo giulio-claudio egli fu messo alla pari di Tucidide, ammirato e imitato, ...
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Imperatore romano (Sirmio 232 d. C. - ivi 282). Proclamato imperatore (276) dalle truppe in Oriente, le sue instancabili ed efficaci azioni militari contro barbari e usurpatori. Dedicò inoltre notevoli [...] Isauri. Fece uccidere dai suoi luogotenenti l'usurpatore Giulio Saturnino e liberò l'Egitto dai Blemi. Stanziò entro ; riorganizzò il sistema d'irrigazione in Egitto, compì a Roma la cinta muraria iniziata da Aureliano. Grande soldato e generale, ...
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Ramo della famiglia tedesca dei Hohenems (da un castello sovrastante il borgo di Ems o Emps), trapiantatosi in Italia e il cui nome, tradotto in Alta Ems, assunse poi la forma definitiva di Altemps. n [...] considerarsi, attraverso il figlio Roberto (n. Roma 1566), duca di Gallese, marchese di Soriano Roberto Giovanni Angelo (m. Roma 1620), dai vasti interessi Ottoboniano). La linea diretta degli A. di Roma si estinse nel 1854 con Giuseppe Maria, che ...
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Figlia (Ferrara 1474 - ivi 1539) del duca Ercole d'Este e di Eleonora d'Aragona. Sposò (1490) Francesco Gonzaga, marchese di Mantova, col quale condivise la responsabilità del governo dello stato: col [...] rapporti con i Borgia, ottenne poi con grande abilità dal papa Giulio II la liberazione del marito, fatto prigioniero dai Veneziani. Rimasta con questo, dal 1525 si stabilì per oltre due anni a Roma, dove si mostrò, al tempo del famoso sacco (1527), ...
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giulio1
giùlio1 agg. [dal lat. Iulius]. – Appartenente alla gente Giulia, gente patrizia romana che, già illustre nel sec. 5° a. C., si inserì in seguito, soprattutto per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di...
andreottismo
s. m. La strategia politica di Giulio Andreotti. ◆ La procedura fu eccezionale: tutte le altre sepolture della cripta [della basilica di Sant’Apollinare in Urbe] risalgono infatti al secolo scorso, e venne sbloccata grazie a un...