Editore d'arte (Firenze 1832 - ivi 1865), fondatore a Firenze (1854) dell'omonima casa editrice specializzata in pubblicazioni d'arte e in riproduzioni fotografiche (raccolta di negativi di 110.000 opere [...] d'arte). Gli succedettero nella direzione dell'azienda i fratelli Giuseppe (Firenze 1836 - ivi 1890) e Romualdo (m. Firenze 1890) e quindi il figlio Vittorio (1859-1932) fino al 1920, quando l'azienda fu costituita in società anonima con la ...
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Nobile famiglia piemontese; secondo una tradizione, originaria della Bretagna, discesa in Italia con Carlo I d'Angiò. La famiglia, già insignita dei feudi di Maresco, poi di Lagnasco (1341) e di Genola [...] 1397/98-1495) e il gesuita e missionario in Cina Giuseppe (m. 1607), diplomatici come Giovanni Anselmo, ambasciatore a 19º da Cesare (v.), da Luigi (v.), da Roberto (v.), da Vittorio Emanuele (v.), e soprattutto da Massimo (v. Azeglio, Massimo d'). ...
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Famiglia di musicisti di origine piemontese, operosi nel sec. 18º in Francia e a Torino. Si ricordano: Alessandro, attivo a Parigi come violoncellista intorno al 1735, buon compositore di sonate per il [...] due raccolte di sonate per violoncello (1767, 1773); il fratello di lui Giuseppe (n. Torino 1714), violinista, anch'egli musico di camera del re , la cantata Il sogno. Un Paolo e un Vittorio Amedeo, compositori e strumentisti alla corte di Torino ( ...
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Famiglia di pittori. Giambettino (Verona 1706 - ivi 1770) lavorò per breve tempo a Venezia, poi a Verona realizzando opere di soggetto religioso segnate da un classicismo tendente ad un aggraziato patetismo; [...] che oggi porta il suo nome. Suoi allievi furono i fratellastri Giuseppe (Verona 1726 - ivi 1796), francescano (fra Felice), che ricordano pitture in chiese di Milano e di Torino; e Vittorio Amedeo (Torino 1730 circa - ivi 1800), pittore della corte ...
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Famiglia comitale savoiarda, il cui primo personaggio importante fu Pietro Maillard (m. 1580 circa), governatore della Savoia, collare della Ss. Annunziata, e creato conte di T. da Emanuele Filiberto (1569). [...] la famiglia, che ebbe tra i componenti Vittorio Amedeo I marchese d'Alby (1681) e governatore di Nizza, e suo figlio, il cardinale Charles-Thomas Maillard de T., si estinse nel 1816. Beni e titoli passarono al conte Carlo Giuseppe Pensa di Marsaglia. ...
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Famiglia oriunda di Tournon nella Tarantasia. Ebbe per capostipite Pietro, che giurò fedeltà al duca di Savoia (1576). I suoi rappresentanti più illustri furono Filiberto (1643-1708), creato marchese nel [...] sabaudo al congresso di Rijswijk; Vittorio Amedeo (1726-1800), rappresentante diplomatico a Londra (1771) e a Parigi (1788); Giuseppe (1737-1820), che firmò il trattato di Cherasco (1796), e soprattutto un secondo Vittorio Amedeo (v.). ...
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GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] disposizioni per l'arresto al governatore della Savoia, conte Giuseppe Piccon della Perosa. La trama del rapimento è stata III per l'educazione del principe di Piemonte, il futuro Vittorio Amedeo III. Nello stesso periodo l'Ormea riuscì, grazie al ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] per lui il soggetto Totò il buono, portato sullo schermo da Vittorio De Sica con il titolo Miracolo a Milano solo nel 1951 e le belve (1943) di Giorgio C. Simonelli ebbe a scrivere Giuseppe De Santis, più tardi regista del Neorealismo: "Totò è un ...
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Pietrangeli, Antonio
Simone Emiliani
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a Roma il 19 gennaio 1919 e morto a Gaeta il 12 luglio 1968. Apparentemente vicino alle forme della commedia all'italiana, [...] Lune (1942) di Luigi Chiarini e poi aiuto regista (assieme a Giuseppe De Santis) in Ossessione (1943) di Luchino Visconti dove, visto in singolari personaggi; commedia corale e film d'attori (Vittorio De Sica, Massimo Girotti e Sordi), pur diretta con ...
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Moravia, Alberto
Arnaldo Colasanti
Pseudonimo di Alberto Pincherle, scrittore, nato a Roma il 28 novembre 1907 e morto ivi il 26 settembre 1990. Autore di decisivi romanzi come Gli indifferenti (1929), [...] 1949) di Mario Sequi; Alberto Moravia (1959) di Paolo e Vittorio Taviani; Comizi d'amore (1965) di Pasolini; Umano, non umano per la televisione Le ambizioni sbagliate (1982) di Fabio Carpi e Giuseppe D'Avino e La ciociara (1988) di Dino Risi. Il suo ...
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tondelliano
s. m. e agg. Scrittore che si richiama ai contenuti e allo stile di Pier Vittorio Tondelli (1955-1991); relativo al pensiero e all’opera di Tondelli. ◆ Si presenta presso la casa editrice Bompiani il secondo volume delle Opere...
sovranità alimentare loc. s.le f. Il diritto dei popoli a gestire le proprie risorse alimentari avendo come fine primario esclusivamente la soddisfazione delle esigenze delle persone, sulla base di una produzione sostenibile, rispettosa del...