. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] , e quindi sempre come affermata in forza di un'autorità, che per ciò stesso esclude una riflessa giustificazione speculativa.
L'etica propriamente detta sorge appunto quando cade la fede nell'esistenza di tali norme obiettive, e l'uomo è portato a ...
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GROOT, Huig van (Grotius)
Gioele Solari
Nacque il 16 aprile 1583 a Delft (Olanda). Avuta la prima educazione da un pastore riformato, nel 1594 s'immatricolava nell'università di Leida, dove ebbe a maestri [...] causa della pace, all'autorità e agl'interessi dello stato, al prestigio stesso della fede.
Il C. fu avverso al dogma luterano della giustificazioneper la fede senza le opere, al dogma più propriamente calvinista della predestinazione e della grazia ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] ecclesiastica anche la testimonianza estrinseca, ricorsero a criterî interni. Per Lutero un libro è ispirato, è autorevole, nella misura che parla di Cristo e della giustificazioneper la fede. Secondo Calvino, lo Spirito santo dà a conoscere ...
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Di nobile famiglia patrizia che riteneva di risalire a Iulo, figlio di Enea, nacque il 13 luglio 102 a. C., da Gaio Giulio Cesare e da Aurelia, consoli Gaio Mario, suo zio materno, e Q. Lutazio Catulo; [...] ucciso a Pistoia, e venne così a mancare ogni giustificazioneper il mantenimento dell'imperium militiae a Pompeo. Dopo i un vivissimo panico fra i legionarî, i quali prestavano fede alle voci d'invincibilità e di sovrumano valore dei Germani ...
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Città della Baviera, capoluogo del distretto di Svevia (Schwaben), è l'antica Augusta Vindelicum (Vindelicorum) fondata nel 15 a. C. dopo le vittorie di Druso sui Vindelici, e importante punto d'incrocio [...] , ma che comprendeva allora soltanto una parte della città romana; e per questo poté resistere a due assedî degli Ungari, nel 926 e nel : Dio, Peccato originale, Figlio di Dio, Giustificazioneper la fede, Predicazione, Obbedienza, Chiesa, Che cosa è ...
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(XIV, p. 847; App. I, p. 571; II, I, p. 904; III, I, p. 593)
La questione del fascismo. - Scomparso da quasi mezzo secolo come protagonista della politica europea, il f. è tuttora uno dei problemi più [...] irrazionalismo culturale (J. Huizinga). L'infiacchimento della fede nella libertà, l'esaltazione imperialistica, il dispiegarsi finiva così col diventare una giustificazioneper ''demonizzare'' il f. o per rappresentarlo come una ''negatività storica ...
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ZWINGLI, Huldreich (Ulrico Zuinglio)
Delio Cantimori
Riformatore religioso della Svizzera, fondatore della chiesa propriamente detta "riformata". Nacque il 10 gennaio 1484 a Wildhaus, il paese più alto [...] soprattutto la concezione paolina del Vangelo, del libero arbitrio e della giustificazioneper la fede. Mentre però per Lutero la Bibbia è promissio remissionis di fronte alla Legge divina, per lo Z. essa è il Vangelo, il documento scritto sotto ...
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Fra le molte comunità religiose formatesi in Boemia durante la riforma cèca nel sec. XV, l'Unitas fratrum è una delle più importanti. Espulsi dalla Boemia dopo la sconfitta del 1620, i Fratelli mantennero [...] Essi temono le conseguenze alle quali Lutero va incontro con il suo dogma centrale della giustificazioneper mezzo della sola fede, e non ammettono il compromesso con gl'interessi della nobiltà e dello stato, a danno del popolo.
Con Giovanni Augusta ...
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FLACIO, Mattia, o Flacio Illirico
Alberto Pincherle
Mattia Vlacich o Francovich nacque in Albona (onde il soprannome di Illyricus aggiunto al nome latinizzato) il 3 marzo 1520. Ebbe educazione umanistica [...] dalle qualità morali; contro Andren Osiandro, contrapponendo alla sua teoria della giustificazioneper opera dell'abitazione di Cristo giusto in noi mediante la fede, quella dell'attribuzione immediata dei meriti di Cristo al credente; contro ...
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Gentiluomo della Piccardia, ma nato forse a Passy in epoca non precisata (1490?), si era dato agli studî umanistici, attraverso i quali si avvicinò al movimento riformaiore. Ammiratore di Erasmo, ne tradusse [...] Étaples. Verso il 1521 s'avvicinò anche a Lutero: tradusse il De votis monasticis, accettò il principio della giustificazioneper la fede. Mentre scemavano le forze e il prestigio di Lefèvre, il B., attivissimo e vigoroso pubblicista, appare come uno ...
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luteranesimo
luteranéṡimo (o luteranismo) s. m. [dal nome di Martin Lutero (1483-1546), iniziatore della Riforma in Germania]. – Il complesso delle dottrine predicate da Lutero e svolte con accentuazioni e sistemazioni teologiche diverse dai...
mito
s. m. [dal gr. μῦϑος «parola, discorso, racconto, favola, leggenda»]. – 1. Narrazione fantastica tramandata oralmente o in forma scritta, con valore spesso religioso e comunque simbolico, di gesta compiute da figure divine o da antenati...