distinzione
Riccardo Ambrosini
La voce è attestata quattro volte nel Paradiso; più frequenti ne sono le attestazioni nel Convivio, cinque delle quali fanno parte del sintagma ‛ far d. ' (III XIII 4 [...] de le ore, [le ore] del dì temporali, che sono in ciascuno die dodici; XIV 10. Accanto a questo significato processuale-gnoseologico se ne osserva uno sostanziale-ontologico (di nomen rei actae, non di nomen actionis) in Cv III XII 11 Dio... in ...
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. Etimologicamente, "estetica" (gr. αἰσϑητική da αἴσϑησις "sensazione") vale "dottrina della conoscenza sensibile", e può opporsi con ciò a "noetica", o dottrina della conoscenza intellettuale, in base [...] di quel contrasto, in modo tutto particolare, nel campo della concezione estetica. Ché, anzi, dal punto di vista della gnoseologia, della metafisica, dell'etica, la distinzione dell'ideale dal reale è essenzialmente, per il Greco, un'attribuzione di ...
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GIRELLI, Girolamo
Alessandro Ottaviani
Nacque a Brescia nel 1490. Non si hanno notizie sulle prime fasi della sua vita né su quando entrò in religione, nell'Ordine francescano. Dopo il conseguimento [...] exquisita enarratio, Patavii, apud Aloysium Segalinum, 1553), di primario interesse furono per lui le questione di carattere gnoseologico. A questo ambito va riferita la pubblicazione di due Quaestiones, vertenti l'una sul primo oggetto conosciuto ...
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Cavalcando l'altr'ier per un cammino
Mario Pazzaglia
Sonetto della Vita Nuova (IX 9-12), su schema Abba, Abba: Cde, Edc, presente, oltre che nella tradizione manoscritta della Vita Nuova, anche in altri [...] 9-12), alla conclusione (vv. 13-14) intesa non tanto a liberare un moto affettivo, quanto a definire un acquisto gnoseologico (il dio d'Amore come proiezione dell'intima vita della coscienza). L'autoesegesi in prosa riconduce il sonetto alle ragioni ...
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universale
Dal lat. universalis (der. di universus «tutto intero»). Ciò che è comune a più realtà individue, per es., la (o le) proprietà che definiscono una classe particolare di individui, un genere [...] problema epistemologico dell’induzione, ossia del passaggio dall’osservazione all’enunciazione della legge, e a quello gnoseologico della genesi delle idee (concetti), a partire dalle sensazioni (impressioni), per mezzo dell’attività riflessiva dell ...
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Vita Nuova
Mario Pazzaglia
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Mario Pazzaglia
Opera giovanile di D., composta di 31 liriche (23 sonetti, 2 sonetti doppi, 1 ballata, 1 stanza di canzone, 1 doppia stanza di canzone, 3 canzoni), scelte [...] ", per usare una terminologia fra agostiniana e tomistica) e il suo tradursi in " sonantia verba ", segno di Una conquista gnoseologica che è, insieme, ontologica. L'allora e l'ora si configurano quindi come la primitiva appercezione e il pieno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il richiamo è quasi di maniera: il 17 febbraio 1600, Giordano Bruno fu arso vivo come eretico [...] delle ombre proiettate, per procedere dal caos apparente delle tenebre alla luce cui sono indisgiungibilmente congiunte. Dal piano gnoseologico, la ricerca di Bruno tende così a spostarsi a quello ontologico per definire i caratteri della sostanza ...
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BARIÉ, Giovanni Emanuele
Vittorio Sainati
Nacque a Milano il 19 ott. 1894 da nobile famiglia lombarda. Iscrittosi a legge, interruppe gli studi per lo scoppio della prima guerra mondiale, e combatté [...] ch'è già un documento interessante degli originari orientainenti mentali del Barié. Seguiva un volume su La posizione gnoseologica della matematica (Torino 1925), che del rilevato interesse del B. per il problema della validità conoscitiva del sapere ...
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dogmatismo
Atteggiamento del pensiero rispetto alla verità analogo a quello del credente rispetto al dogma: l’accettazione di un principio o di una proposizione è determinata dal riconoscimento di un’autorità [...] . alla 2a ed.). Con Fichte ed Hegel il d. assume nuovi significati: per Fichte esso coincide con l’atteggiamento gnoseologico del realismo, secondo il quale la rappresentazione è prodotta dal mondo esterno e non dall’io, mentre per Hegel consiste ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] funzioni di unificazione dell'intelletto, che sarà a base della nuova logica trascendentale (v. oltre). Il problema gnoseologico, dopo varî tentativi e oscillazioni, assume la sua forma definitiva e rigorosamente logica: "come sono possibili giudizî ...
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gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...
gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...