L’‘epoca’ di Costantino e il Tardoantico
Andrea Giardina
La questione costantiniana si pose nella stessa età di Costantino. Se ci si riferisce al problema classico, oggi largamente superato, della sincerità [...] modo nuovo, elaborando – principalmente sul modello biblico – una concezione patrimoniale della trasmissione del potere masse non romanizzate e gli strati di base della popolazione di lingua greca e romana, ma che coinvolge al tempo stesso i ceti medi ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] erano sbocciate le diverse dottrine (ibidem, 146; secondo il racconto biblico, fu Sara a dare ad Abramo la schiava Agar). Filone in seguito alle traduzioni di opere filosofiche e scientifiche dal greco e dall'arabo ‒ i florilegi aiutarono a dominare e ...
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Vedi SCRITTURA dell'anno: 1966 - 1973
SCRITTURA
Red.
S. Donadoni
G. Garbini
G. Garbini
N. Gray
L. Lanciotti
Ogni s. inizia originariamente in modo pittografico, cioè rappresentando direttamente [...] e D (i Romani derivarono il loro alfabeto dalla varietà euboica del greco, che già usava forme ricurve di gamma, delta e qualche volta compressa e regolare. I più begli esempî dell'onciale biblico sono alcuni magnifici libri in pergamena, e con l ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] XI-XIII di p.e., forse in parte ispirati dagli Stromati di Origene, contengono così il confronto di testi greci e biblici più importante mai registrato nell’Antichità. Sul piano storico, Eusebio ricorda all’inizio della Historia Ecclesiastica che la ...
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Chenu e il Vaticano II come ‘fine dell’era costantiniana’
Categoria della storia e imperativo pastorale
Gianmaria Zamagni
Fin de l’ère constantinienne è il titolo di un saggio breve del domenicano Marie-Dominique [...] venuti sostituendo i politici – e con un dualismo fra materia e spirito frutto della speculazione greca, non accordabile con la concezione biblica, poiché portatore di una scissione fra spirito e inconscio spesso in pieno contrasto con la materialità ...
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Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] popoli dell'Oriente antico, si era avvalso del racconto biblico assai più che dei dati storici già allora disponibili. consiste soltanto nel diverso ritmo del processo, più rapido in Grecia e a Roma (ma anche nei popoli dell'antico Oriente), ...
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La letteratura contemporanea
Piero Boitani
Narrazione a spirale o metanarrazione
C’è chi fa iniziare la letteratura contemporanea e postmodernista con le Ficciones (1944; trad. it. Finzioni, 1955) di [...] e i «labirinti più intricati del sangue». L’uragano «biblico», nella sua collera, centrifuga senza pietà l’intera Macondo e le ombre e la nebbia «che nasconde gli imperi: Londra, Roma, la Grecia» (l. V, cap. XXXVIII, I-II, pp. 328-33). Sulla Liffey ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] armi e quella degli studi, potenza e sapienza secondo il modello biblico di Salomone, Pietro da Eboli (v.) aveva recuperato, a dalla letteratura coeva, specie dai poeti salentini di lingua greca, ed era presente, piuttosto che nella storiografia dell ...
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I panegirici bizantini dal VII al XV secolo
Il modello costantiniano alla corte di Costantinopoli
Frederick Lauritzen
Costantino non è un topos della letteratura encomiastica bizantina, dal momento [...] corrispondono fra loro. Non bisogna dimenticare il riferimento biblico al bastone di Aronne, con cui il popolo più coraggiosi dei romani, ossia i nobili precedenti, e i più nobili dei greci, ne fa la stirpe di questa città, la più nobile, stimata e ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Introduzione
Javier Teixidor
Introduzione
Il siriaco è un dialetto aramaico che nel I sec. d.C. era parlato nel nord della Siria e, nell'Alta Mesopotamia, nella regione [...] è cresciuta all'ombra di Antiochia da dove giungevano non soltanto le misure disciplinari, ma anche i commentari biblici in greco di Teodoro di Mopsuestia.
L'importanza dell'opera esegetica di quest'ultimo nella crescita intellettuale della scuola ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali sono dotati di senso; ahi troppo tardi,...
glossa1
glòssa1 (ant. glòṡa) s. f. [dal lat. glossa e glosa, gr. γλῶσσα, propr. «lingua; vocabolo che ha bisogno di spiegazione»]. – 1. Termine che indicò in origine, presso i Greci, le locuzioni arcaiche, dialettali, o comunque rare, in quanto...