In senso figurato vale superiorità morale e spirituale: di qui il suo uso come titolo onorifico. Come tale si trova già impiegato per ecclesiastici di grado superiore ai tempi di GregorioMagno; più tardi [...] se ne sono successivamente fregiati i re di Francia, i cardinali, i vescovi, i tre arcivescovi-elettori del Sacro Romano Impero, il Gran Maestro dell'Ordine di Malta. Urbano VIII, con decreto emesso nel ...
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Nell’uso comune cristiano, uno dei tre regni dell’oltretomba, insieme all’inferno e al paradiso; nella teologia cattolica, la condizione di coloro che, morti nella grazia e nell’amicizia di Dio, non sono [...] sec. (Origene, padri Cappadoci e, tra i Latini, s. Cipriano, s. Girolamo, s. Ambrogio, s. Agostino e s. GregorioMagno), soprattutto all’idea di una temporanea espiazione ultraterrena. Contro la dottrina cattolica del p. polemizzarono i riformati che ...
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Figlia (m. 625 circa) di Garibaldo duca di Baviera, sposò (589) a Verona il re longobardo Autari. Con il valido appoggio di papa GregorioMagno, la regina si adoperò per la conversione al cattolicesimo [...] dei Longobardi ariani, ottenendo notevoli successi, soprattutto dopo che, morto Autari, T. sposò Agilulfo, duca di Torino (e cognato d'Autari, a cui succedette sul trono), e lo convertì alla religione ...
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mùsica, stòria della Disciplina che analizza la musica in senso cronologico, attraverso le epoche e le culture, con particolare riferimento alla musica colta occidentale.
Lineamenti di storia della musica
[...] all’intonazione del testo liturgico: esse non erano pensate per il piacere dell’ascolto, ma come un mezzo per innalzare preghiere. A GregorioMagno, papa tra il 590 e il 604, si fa risalire l’opera di riordino dei canti sacri, che presero il nome di ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] il canone, per contenuto e forma analogo all’anafora orientale e la cui redazione definitiva si ritiene compiuta da s. GregorioMagno. Vi è poi il tipo liturgico gallicano, dal quale derivò in Spagna la l. mozarabica, e che nell’Italia settentrionale ...
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teocrazia Forma di governo in cui la sovranità è teoricamente esercitata dalla divinità.
La t. nella storia dei popoli
Si possono distinguere due forme tipiche di teocrazia. In certi casi la t. ha un [...] riservato al primo l’origine divina, trasformando in un privilegio quello che era il comune fondamento di ogni potestà. Da GregorioMagno a Gregorio VII, da Innocenzo III a Bonifacio VIII l’apologia del papato si è mossa su questa via. Con s. Tommaso ...
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Pittore del sec. 10º, attivo a Treviri, così denominato da due fogli, l'uno con il ritratto di un imperatore (Chantilly, Musée Condé), l'altro con quello di s. GregorioMagno (Treviri, Stadtbibliothek), [...] superstiti di un codice con il Registro di questo papa. Gli sono attribuite anche altre opere: un evangelario (Manchester, J. Rylands Library), cinque miniature del famoso Codex Egberti (Treviri, Stadtbibliothek) ...
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Scrittore catalano (Barcellona 1345 circa - ivi 1413). Segretario di Giovanni I re di Catalogna-Aragona, subì l'influenza della cultura umanistica italiana. La prima edizione completa delle sue opere (1910) [...] i Griselda, (1388), tratta dalla versione petrarchesca della novella del Boccaccio; Lo somni (1399) ispirato a Cicerone, s. GregorioMagno, s. Tommaso, Virgilio, ecc., scritto con agile prosa in cui si fondono riflessioni personali, echi di questioni ...
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Monaco di Montecassino, storico (n. circa 852 - m. prima dell'882). Influente presso la curia di Giovanni VIII, amico di Anastasio Bibliotecario, compose su materiale archivistico una delle migliori vite [...] di s. GregorioMagno. Molto probabile è la sua collaborazione al Liber pontificalis; assai discutibile invece l'attribuzione a lui di altre opere, tra le quali la cosiddetta Coena Cypriani. ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] e in Africa. Nel 6° sec. la cultura antica lasciò la sua ultima grande eredità nelle opere di Boezio, Cassiodoro, GregorioMagno, Isidoro di Siviglia. Il 7° e 8° sec. segnarono il vertice della crisi della cultura latina. La lingua delle carte ...
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schola cantorum
〈skòla ...〉 locuz. lat. (propr. «luogo di riunione dei cantori»), usata in ital. come s. f. – Nelle antiche basiliche cristiane, lo spazio (in ital. coro) antistante all’altare, riservato ai cantori e delimitato da un recinto...
patrologia
patrologìa s. f. [comp. del gr. πατήρ -τρός «padre» e -logia]. – 1. Lo studio storico, letterario, dottrinale delle opere dei Padri della Chiesa e, più ampiamente, degli scrittori cristiani dall’età sub-apostolica sino a Gregorio...