JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] della mente, e tuttavia ha finito con il postulare una irriducibile alterità della cosa rispetto alla mente. Fichte, e quindi Hegel, hanno invece compiuto il necessario passo in avanti mostrando come ciò che è fuori della mente è il risultato di ciò ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] per rifluire poi nella filosofia della natura di molti romantici e, con diverso significato, ancora in G.W.F. Hegel (a. o spirito del mondo).
Religione
Nell’Antico Testamento i termini più frequentemente usati (oltre nĕshāmāh «soffio») alludono anch ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] fenomeno empirico, oggetto della psicologia. Muovendo dalla concezione kantiana, J.G. Fichte, F. Schelling e G.W.F. Hegel procedono a una assolutizzazione dell’Io trascendentale, il quale diventa così attività pura e spontanea dello spirito umano che ...
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WOLFF (o Wolf), Christian
Delio Cantimori
Filosofo dell'illuminismo tedesco, nato il 24 gennaio 1679 a Breslavia, morto il 9 aprile 1754 a Halle. Discepolo del Leibniz, che aveva conosciuto a Lipsia, [...] filosofica tedesca, quanto per la minuziosa ricchezza di particolari nelle trattazioni. Famose invece le espressioni ironiche del Hegel a proposito di quelle minuzie e della ingenuità delle spiegazioni razionali che il W. intese dare di ogni ...
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Epistemologia
VVincenzo Cappelletti
di Vincenzo Cappelletti
Epistemologia
Sommario: 1. Dalla gnoseologia all'epistemologia. 2. Il mentale tra il soggettivo e l'oggettivo. 3. La scienza del secondo Novecento [...] - per un bisogno d'ordine etico.
Dopo Kant, in particolare con l'idealismo, avviene il declino della gnoseologia. ‟Hegel osserva che l'esame della facoltà di conoscere non potrebbe essere fatto se non conoscendo, ossia adoperando quella stessa ...
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ANGIULLI, Andrea
Eugenio Garin
Nacque a Castellana, in provincia di Bari, il 12 febbr. 1837, di famiglia agiata. Studiò a Molfetta e a Bari; intorno al 1857, e forse prima, andò a Napoli, ove seguì [...] ricerca positiva, pp. 12, 81).
Entrato in contatto con la filosofia positiva l'A., recatosi in Germania per approfondire il suo hegelismo, ne partì nel '65 per andare a Parigi e a Londra ad attingere alle fonti le teorie positivistiche di Comte e di ...
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Filosofo (Copenaghen 1813 - ivi 1855). Vita e pensiero sono così strettamente uniti in K., che tutta la sua opera di scrittore è l'espressione del dramma della propria interiore esperienza, dal breve periodo [...] per il cristianesimo, è l'unica realtà, la realtà etica dell'individuo. Pertanto, al razionalismo di G. W. F. Hegel, espressione massima per K. di tale speculazione oggettiva, viene opposto il pensiero soggettivo, o esistenziale, che dà fondamento e ...
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Nichilismo
VValerio Verra
di Valerio Verra
Nichilismo
sommario: 1. Origini e significati del termine. 2. Nichilismo, esistenzialismo e ontologia. 3. Nichilismo, teologia e religione. 4. Nichilismo, [...] dell'angoscia di fronte al crollo di un sistema millenario di valori, la sfiducia nella razionalità, che da Platone a Hegel sembrava costituire l'asse portante della civiltà europea, un interesse, a volte quasi patologico, per tutte le sfumature più ...
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COLECCHI, Ottavio
Roberto Grita
Nacque a Pescocostanzo (L'Aquila) il 3 sett. 1773 da Giovanni Battista Giocondino e da Grazia Nicoletta Spallone, che gli diedero il nome di Ottaviano Francesco. Da uno [...] , XII (1848), pp. 357-358; N. M. Zappi. Elogio funebre di O. C., Chieti 1848; B. Spaventa, Studi sopra la filosofia di Hegel, Torino 1850, p. 9; M. Baldacchini, Della filosofia dopo Kant, Napoli 1854, pp. 61-71; P. C. Ulloa, Pensées et souvenirs sur ...
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arte Arte c. Insieme di correnti artistiche ispirate al concetto formulato da T. van Doesburg in un manifesto pubblicato sul numero unico della rivista Art Concret (1930); vi si auspicava un tipo di arte [...] , la persona o la cosa, il singolo essere esistente.
Nella filosofia moderna si opera invece un completo capovolgimento: per Hegel infatti il c. designa il concetto, l’universale, l’infinito, mentre per astratto s’intendono i prodotti dell’intelletto ...
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hegeliano
〈eġe- o heġe-〉 agg. – Relativo al pensiero del filosofo Georg Wilhelm Friedrich Hegel 〈héeġël〉 (1770-1831): il sistema h.; la polemica h. contro l’illuminismo e l’intellettualismo; che segue o continua le dottrine di Hegel: le correnti...
hegelismo
〈eġe- o heġe-〉 (anche hegelianismo o hegelianéṡimo) s. m. – Il complesso delle dottrine del filosofo ted. G. W. F. Hegel (v. la voce prec.) e di quanti ne proseguono la tradizione e gli indirizzi.