CANTONI, Carlo
**
Nacque a Gropello Cairoli, in Lomellina, il 20 nov. 1840, da Giovanni e da Giuditta Magnaghi. Fin dagli anni degli studi liceali compiuti a Casale Monferrato ebbe in Luigi Ferri un [...] crede di modificare i concetti fondamentali di Kant conducono a una radicale negazione del kantismo" (p. 353), in quanto il C. , secondo cui sarebbe necessario ammettere una genesi ideale dei principî, da cui deriverebbe inevitabilmente l' ...
Leggi Tutto
BIANCHETTI, Giuseppe
Armando Balduino
Nato il 22 luglio 1791 a Onigo (Treviso), ricevette la prima educazione letteraria in un collegio della pieve di Sant'Ilaria (od. Sant'Eulalia, fraz. di Borso del [...] letteratura doveva essere attuato senza alcun distacco radicale dalla tradizione nazionale. Ciò non gli impedì più organiche e originali: in esse, fra l'altro, delinea una sua ideale figura di letterato (che dovrà essere non un "retore", bensì un " ...
Leggi Tutto
Rousseau, Jean-Jacques
Paolo Casini
Il teorico del contratto sociale
Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau fu uno dei massimi protagonisti dell’Illuminismo. La sua teoria politica propose una riforma [...] radicale del patto sociale, modellata sull’ideale della città antica e su una stretta connessione tra educazione e vita pubblica. In ambito morale Rousseau sostenne la bontà originaria dell’uomo, reso malvagio dalla società
Un ribelle sotto l’antico ...
Leggi Tutto
Carla Moreni
Sfida tra Verdi e Wagner
Busseto contro Lipsia. Nel 1813 nascevano due dei più significativi musicisti europei dell’Ottocento. In Italia per il doppio bicentenario le proposte più interessanti [...] . L’invenzione colta, la capacità narrativa unita alla radicale rinuncia a ogni esteriorità di apparati scenici erano state della Fenice di Venezia, diretto da Chung. Ma ancora più ideale per parlare alle ragazze di Hong Kong, algide malate di ...
Leggi Tutto
Bolt, Robert
Giuliana Scudder
Drammaturgo e sceneggiatore inglese, nato a Sale (Manchester) il 15 agosto 1924 e morto a Petersfield (Hampshire) il 20 febbraio 1995. Estraneo alla sperimentazione del [...] stesso regista fu contrariato da quella che sembrava una radicale trasformazione del romanzo per le esigenze di un kolossal estrema dove sono messi a confronto non soltanto uomini con ideali di vita diversi, ma tradizioni culturali estranee l'una all ...
Leggi Tutto
Cicerone, Marco Tullio
Massimo Di Marco
Grande oratore, scrittore e politico dell'antica Roma
Cicerone fu un importante uomo politico romano del 1° secolo a.C., ma deve la sua fama soprattutto alla [...] Figura complessa, teorizzò e cercò di realizzare un ideale di humanitas: l'ideale cioè di un uomo di cultura capace di la congiura organizzata da Catilina, capo dell'ala più radicale dei popolari, sostenendo la sua azione con quattro veementi ...
Leggi Tutto
Scrittore politico inglese (Upton 1611 - Westminster 1677). Di famiglia aristocratica, studiò a Oxford e successivamente viaggiò a lungo in Europa prestando servizio militare nell'esercito del principe [...] dell'Inghilterra e la delineazione di una repubblica ideale vi è condotta con una forte accentuazione della ), Aphorisms political (1659), Seven models of a Commonwealth (1659), nelle quali sviluppò una teoria politica di tipo populistico e radicale. ...
Leggi Tutto
Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] più efficace e consona al suo genio. Egli trasferì in modo radicale la realtà dell'oggi, cioè le gesta di Augusto, e le più alto vertice dell'umana perfezione. Dante ritrova le sue fonti ideali nell'Eneide, ed è grazie alla lettura consapevole di V. ...
Leggi Tutto
di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] I Internazionale trova nel Mezzogiorno italiano il terreno ideale per un'opzione teorica in senso collettivistico che uomo dall'oppressione, dalla subordinazione, si muta in una radicale lotta per la libertà dell'uomo di esprimere le proprie ...
Leggi Tutto
Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] filosofia come sapere dell'Assoluto (di qui la qualifica di idealismo "estetico" a volte attribuita al pensiero di S. o postumo), considerata come lo sviluppo coerente e sempre più radicale della "filosofia negativa"; tale è la filosofia fondata ...
Leggi Tutto
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...