Sviluppo, antropologia dello
Mariano Pavanello
L'incontro tra sviluppo e antropologia
La nozione di sviluppo è uno dei grandi miti della seconda metà del 20° sec., così come quella di progresso lo è [...] gran parte della sua ragion d'essere. Fu questo il quadro ideale in cui, in concomitanza con l'anno della decolonizzazione, il 1960 dagli ultimi decenni del 20° sec., a partire da posizioni marxiste radicali (per es., P.C.W. Gutkind), si è aperto un ...
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Propaganda
Jacques Ellul
di Jacques Ellul
Propaganda
sommario: 1. Introduzione. a) La propaganda come oggetto di studio. b) Caratteri della propaganda moderna. c) Tipologia della propaganda. d) Disinteresse [...] dei valori, che la propaganda non era un mezzo subordinato a un ideale ma pura propaganda, fu il crollo: un gruppo non può sussistere in uno scetticismo radicale, impegnato in un'azione puramente tecnica, non sostenuta da una qualche convinzione ...
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Intellettuali
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Intellettuali
sommario: 1. Un vecchio problema. 2. Chi sono gli intellettuali. 3. Tipi d'intellettuali. 4. L'origine del nome. 5. L'intellettuale rivoluzionario [...] fu attribuita, siano diventati il più persistente e più attraente modello ideale degl'intellettuali nel loro rapporto con il potere.
4. L' causa del suo spirito critico, del suo gusto delle idee radicali, dà un contributo, sì, ma è un contributo ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] , talvolta anche per criticarli in nome di un nuovo ideale etico o religioso.
Senza parlare di un Senofane, che bensì ‛tautegorico', perché la prospettiva si modifichi in modo esplicito e radicale: se il mito non dice ‛un'altra cosa', ma proprio ...
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VIOLENZA
Giovanni Jervis
Birgitta Nedelmann
Luciano Pellicani
Psicologia sociale
di Giovanni Jervis
Definizione
In senso lato si designa come violenza un'alterazione del corso naturale degli eventi, [...] che ha portato René Girard ad avanzare una tesi estremamente radicale, cioè che l'istituzione che mantiene coesa una società, poi, a ben guardare, altro non è che l'ideale kantiano del diritto cosmopolitico quale strumento per trascendere la " ...
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FUNZIONALISMO
Jeffrey C. Alexander
Paul Colomy e Marion J. Levy jr.
Funzionalismo e neofunzionalismo
di Jeffrey C. Alexander, Paul Colomy
Introduzione
Ogni seria rassegna sul funzionalismo comincia [...] nell'ambito di un discorso caratterizzato da posizioni radicalmente diverse ad altri livelli. Inserita in contesti ; 2) in ogni sistema sociale le strutture reali e quelle ideali non coincidono mai perfettamente; 3) in qualche misura i membri ...
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Leadership
Luciano Cavalli
Il concetto di leadership
La parola e il concetto
Il concetto di leadership viene oggi impiegato, anche in sede scientifica, per un tipo di relazione sociale che ha il più [...] un discorso più generale è Platone che per primo ha affermato in modo radicale, per dirla con K. Popper (v., 1950), il "principio della posizioni di potere e di leadership, per l'adozione di ideali e di obiettivi, per il modo stesso di esercitare la ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] e dei livellatori nel XVII secolo. L'idea della città ideale, fondata su un comunismo di ispirazione umanitaria ma ancor più Il movimento operaio inglese cercò piuttosto l'alleanza con i radicali e soprattutto con i liberali, per l'allargamento dei ...
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Movimenti politici e sociali
Sidney Tarrow
Introduzione
Nello studio dei movimenti politici e sociali, più che in qualsiasi altro ambito della ricerca sociologica, vengono alla luce sia i vantaggi che [...] di movimento sociale che ne risultano costituisce un tipo ideale. Ciò significa che all'interno di uno stesso suo legame storico con un particolare territorio. Per i movimenti più radicali ciò si traduceva sul piano pratico nel rifiuto totale di ogni ...
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Modernizzazione
Carlo Trigilia
Introduzione
Le scienze sociali contemporanee fanno largo uso del termine 'modernizzazione' per indicare un processo di mutamento su larga scala che avvicina una determinata [...] strutturali e culturali - costruendo in tal modo un tipo ideale della società moderna che si contrapponeva a quello della società della modernizzazione. Il secondo ordine di critiche è più radicale e investe l'idea che sia possibile, sulla base ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...