Imperatoreromano (n. 42 a. C. - m. Capo Miseno 37 d. C.). Valente generale, pacificò la Germania e tenne sotto controllo la situazione in Pannonia e Dalmazia; adottato da Augusto nel 4 d.C., salì al trono [...] Gaio e Lucio Cesare), onde forse l'ordine dell'imperatore di separarsi dalla moglie amata, Vipsania Agrippina (da morte del fratello Druso continuò l'opera di consolidamento del dominio romano in Germania, ciò che gli valse il trionfo e il consolato ...
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Imperatoreromano (Leptis Magna 146 d. C. - Eboraco 211). Africano d'origine, e di famiglia appartenente all'ordine equestre, aveva percorso la carriera senatoria quale questore (170-71), legato proconsolare [...] un processo insito nello sviluppo stesso della forza politica ed espansionistica dello stato romano. Questo imperatore d'origine africana fu quindi il primo degli imperatori militari che avevano nelle province illiriche la grande riserva di soldati e ...
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Imperatoreromano (forse Salona 243 circa - ivi 313) dal 284 al 305. Ebbe un altissimo senso dello Stato e lottò per difendere istituzioni e strutture sociali dell'imperoromano ormai in crisi. Operò un'importante [...] la Gallia e la Britannia. Mentre Roma rimaneva la capitale morale dell'impero, D. stabilì la sua sede a Nicomedia, Massimiano a Milano, nettamente battuti (298) e riconobbero il dominio romano sulla Mesopotamia. Nel 297 la Britannia era riconquistata ...
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Imperatoreromano d'Occidente (n. 384 - m. Ravenna 423). O. ebbe il titolo di Augusto nel 393 e, a soli undici anni, divenne erede dell'ImperoRomano di Occidente, che resse sotto la tutela di Stilicone. [...] ; e il nuovo re dei Visigoti Wallia combatté per incarico dell'imperatore i Vandali e gli Alani, ricevendo (418) come compenso l'Aquitania, dando così inizio all'era dei regni romano-barbarici. In quest'ultimo periodo grande ascendente esercitò su O ...
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Imperatoreromano (Roma 39 - Cotilia 81), Figlio di Vespasiano, quando il padre fu eletto imperatore nel 69, egli divenne Cesare. Aveva già partecipato a varie campagne, fra queste la guerra giudaica, [...] giudea Berenice, che fu costretto ad allontanare da Roma. Ma da imperatore T. seppe liberarsi dei suoi difetti e mettere invece al servizio Britannia per opera di Agricola, che portò il dominio romano fino alla linea Clota-Bodotria (Firth of Clyde- ...
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Imperatoreromano (Costantinopoli 331 d. C. - Maranga, presso Ctesifonte, Persia, 363), figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli [...] e dal desiderio di emulare Alessandro e Traiano, mosse guerra contro i Persiani che minacciavano i confini orientali dell'Impero: conquistò alcune fortezze e costrinse il nemico a chiudersi in Ctesifonte, ma disperando dell'assedio di questa città ...
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Imperatoreromano (m. 260 d. C. circa). Acclamato Augusto (253) dall'esercito alla morte di Treboniano Gallo, la sua politica fu filosenatoria e mirata alla persecuzione dei cristiani (editti 257-258). [...] da Treboniano Gallo di radunare milizie per combattere l'usurpatore Emiliano. Alla morte di Treboniano fu proclamato (253) imperatore dall'esercito, e subito fu riconosciuto dal senato. La sua politica interna ebbe carattere conservatore e mirò all ...
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Imperatoreromano (Sirmio 232 d. C. - ivi 282). Proclamato imperatore (276) dalle truppe in Oriente, le sue instancabili ed efficaci azioni militari contro barbari e usurpatori. Dedicò inoltre notevoli [...] per raggiungere quello che pare fosse il suo ideale, la pace, tanto che glí si attribuì perfino il sogno di un impero interamente pacificato e sicuro, in cui non ci sarebbe stato più bigogno di soldati. Nel campo religioso, dette grande impulso al ...
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Imperatoreromano (Italica, Spagna, 76 - Baia 138). Imperatore dal 117 al 138, la sua politica fu volta soprattutto al consolidamento delle frontiere dell'impero, che in quel periodo aveva raggiunto la [...] della civiltà greca, uomo dissoluto, tormentato, egoista, A. presenta una complessa e contrastante personalità; come imperatore giovò molto allo Stato romano per la sua politica di pace esterna e interna e la sua saggezza amministrativa.
Vita e ...
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Imperatoreromano d'Occidente (Cibalae, Pannonia, 321 - Brigezio 375). Divenuto imperatore (364), si riservò la parte occid. dell'Impero con l'Illirico e l'Italia, e affidò al fratello Valente le province [...] , e per gli abusi dei funzionari. L'attenzione di V. all'esterno fu assorbita dal grave compito della difesa dell'Impero contro i barbari che minacciavano i confini della Gallia (Alamanni) e stavano penetrando in Britannia (Pitti e Scoti), mentre in ...
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impero
impèro s. m. [lat. impĕrium, der. di imperare «comandare, essere a capo»]. – 1. letter. In senso ampio, potere assoluto, autorità piena, incontrastata: esercitare un i. dispotico; Nettuno aveva l’i. del mare, Eolo dei venti; più spesso...
imperatore
imperatóre (ant. e poet. imperadóre) s. m. [dal lat. imperator -oris, der. di imperare «esercitare il supremo potere, comandare»]. – 1. a. Nell’antica Roma, denominazione che originariamente indicava chi era investito di una suprema...