Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] assimilata all'ideologia del sonoro portata avanti dall'industria: in realtà essa può essere riletta come Photogénie, Paris 1920.
S.A. Luciani, Verso una nuova arte: il cinematografo, Roma 1920.
B. Balázs, Der sichtbare Mensch, oder die Kultur des ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lunga la gestazione del mezzo televisivo, e per certi versi entusiasmante. La radio [...] . Negli Stati Uniti quello televisivo è un segmento all’interno del più vasto sistema dell’industria culturale: majors cinematografiche, case editrici, etichette discografiche ed emittenti televisive hanno come scopo comune quello di soddisfare la ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] Vitti in Italia, l'importante Premio del circolo dei critici cinematografici di New York per il miglior film straniero, ex mondo che diventa sempre più irreale, a metà fra natura e industria, fra vero e falso, fra vita e morte, fra benessere ...
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Internet e Web
Alberto Marinelli
In senso tecnico Internet è un network di computer-network: è infatti costituita da una serie di reti (private, pubbliche, aziendali, universitarie, commerciali) connesse [...] giornali, reti televisive, case di produzione cinematografica e musicale. La rottura della bolla infatti progressivamente estesa dalla musica a tutti i prodotti dell’industria culturale (film, televisione, giochi, registrazione di eventi dal ...
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Arte
Renato Barilli
di Renato Barilli
Arte
sommario: 1. Il significato del Sessantotto. 2. Il minimalismo e le sue articolazioni. 3. La body art. 4. Trasversalità dell'arte povera. 5. Il 'richiamo all'ordine' [...] , cioè prima in esterno, riprendendo dei tradizionali spezzoni cinematografici, e poi, in studio, riversandoli su nastro. cattivo gusto', quando viene sollecitato con gli strumenti dell'industria culturale, evocato con l'aiuto della carta patinata e ...
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Claudio Angelini
New York
The city that never sleeps
La ville lumière del nostro tempo
di 29 aprile
Dopo circa tre anni di chiusura per lavori di ristrutturazione riapre a Manhattan la Pierpont Morgan [...] dreamers, Marco Bellocchio a ricordare tutta la sua produzione cinematografica, Vittorio De Seta, che qui è molto amato, a nel 1900 i 3,5 milioni di abitanti. Il 70% delle industrie americane aveva sede a New York, per il porto passavano i due ...
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MARINETTI, Filippo Tommaso (all’anagrafe Emilio Angelo Carlo)
Luigi Paglia
Nacque il 22 dic. 1876, ad Alessandria d’Egitto, da Enrico e da Amalia Grolli.
I genitori, che vivevano more uxorio, si erano [...] il nesso che collega i metodi pubblicitari dell’industria alla diffusione delle idee, sia nel campo dell una sorta di diario costruito anch’esso per sequenze di stampo cinematografico, con «primi piani» che ripropongono l’abituale antitesi tra vita ...
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CALVINO, Italo
Domenico Scarpa
Nacque a Santiago de Las Vegas, nell'isola di Cuba, il 15 ottobre 1923, figlio primogenito di Mario, agronomo, e di Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli, botanica.
Il padre [...] 1949 fu il successore di Raf Vallone, passato alla carriera cinematografica, come responsabile della pagina culturale, per la quale scrisse cronache militante comunista, da brillante funzionario dell’industria editoriale in una casa editrice di ...
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URSS
Mino Argentieri
Cinematografia
Alla definizione data da Lenin del cinema come l'arte di maggior rilievo per i comunisti si deve se intenti conoscitivo-propagandistici e creatività artistica non [...] Uniti e nei Paesi europei, ove funzionava una moderna industria culturale. Ma in URSS si era provveduto a cërnye, 1987, Oci ciornie), pregiata quanto altre ne ha registrate la cinematografia sovietica (per es. Dama s sobačkoj, 1960, La signora dal ...
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Raffaele La Capria
Napoli
Napul’è mille culure
Napul’è mille paure
(Pino Daniele)
Tra autocritica e autoincanto
di 5 aprile
Va in scena al Teatro Mercadante, alla presenza del presidente della Repubblica, [...] periodo anche una breve stagione come centro di produzione cinematografica, in un ruolo pioneristico, destinato a cedere contrabbando e prostituzione divennero settori trainanti dell’industria napoletana. Al referendum istituzionale su repubblica o ...
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cinematografo
cinematògrafo s. m. [dal fr. cinématographe (nome brevettato nel 1893), comp. del gr. κίνημα «movimento» e tema di γράϕω «descrivere»]. – 1. Procedimento che permette di rappresentare il movimento grazie alla proiezione su schermo...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.