Informatica
Fabrizio Luccio
Franco P. Preparata
Carl-Erik Fröberg
Piero Sguazzero
Piero Dell'Orco e Tomaso Poggio
Teoria della computazione di Fabrizio Luccio
SOMMARIO: 1. Origine e motivazioni. [...] di individuazione e di estrazione di idrocarburi, laboratori chimico-farmaceutici e perfino l'industriacinematografica. Comune a queste varie aree della scienza e della tecnologia è la necessità di effettuare simulazioni numeriche di fenomeni ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] di circolazione culturale. Ne sono prova i tanti bozzetti regionali che sono emersi, trascinati certamente dall’industriacinematografica e televisiva, che a lungo investì nell’equazione dialettalità e comicità, presupponendone anche l’inversione ...
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Olimpiadi, cinema e televisione
Franco B. Ascani
I Giochi Olimpici e il cinema
Le Olimpiadi e il cinema sono accomunati nei loro destini fin dalla nascita, avvenuta praticamente nello stesso anno e [...] i Giochi di Los Angeles del 1932, tenutisi nel nuovo Coliseum Stadium, a poche miglia dal cuore dell'industriacinematografica hollywoodiana. Spettatori di quei Giochi furono anche attori, produttori e registi di indubbia fama, quali Charlie Chaplin ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] 54 (83%), nel 1949, 50 su 60 (83%), nel 1950, 91 su 97 (94%), nel 1951, 102 su 112 pari al 91% (L’industriacinematografica a Roma, «L’eco del cinema e dello spettacolo», 1952, 24, ripubblicato in Storia del cinema italiano, a cura di L. de Giusti, 8 ...
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Paolo Mancini
La velocità di cambiamento del mondo dei mass media ha raggiunto picchi incredibilmente elevati e fino ad oggi sconosciuti. Un’affermazione di Manuel Castells, divenuta ormai celebre, mette [...] appaiono in continuo sviluppo. In modo particolare l’India emerge non solo per l’enorme sviluppo della sua industriacinematografica (Bollywood), ma anche perché la stessa editoria non conosce quella situazione di crisi così diffusa nella vecchia ...
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Il sostegno regionale dello spettacolo: ruolo, strumenti e strategie
Michele Trimarchi
L’azione pubblica a sostegno dello spettacolo
Nell’esperienza storica italiana lo spettacolo dal vivo è sempre [...] con vistose tracce medievali e rinascimentali, aree rurali e paesaggistiche di grande rilievo, appare evidente che l’industriacinematografica può generare una cascata di benefici economici sul territorio, non soltanto attraverso l’impiego di risorse ...
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Attore
Ferdinando Taviani
Il termine attore viene dal latino actor, derivato di agere, "fare, agire". Fra le sue varie accezioni (già presenti nel vocabolo latino, e tutte riconducibili al senso generale [...] scienze psicologiche e della psicoanalisi, sicché ‒ soprattutto negli Stati Uniti e in relazione alle esigenze dell'industriacinematografica ‒ l'arte dell'attore è sembrata consistere nella capacità di saper rivivere a comando emozioni e sensazioni ...
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Svezia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema svedese si sviluppò con qualche ritardo rispetto a quello di altri Paesi nordici come la Danimarca. Intorno al 1913, tuttavia, entrò nel suo periodo aureo, [...] film di Schamyl Bauman: Karriär (1938, Carriera) e Vi två (1939, Noi due). Negli anni Trenta la salute dell'industriacinematografica svedese fu generalmente buona, nonostante la crisi economica che colpì il Paese in seguito al crollo della Borsa di ...
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Asia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Non è possibile definire una cinematografia asiatica che, seppure idealmente, raccolga sotto un denominatore comune le varie forme espressive emerse in questo continente. [...] scadenti, realizzati per il mercato dell'home video.Al di là del Golfo, va infine ricordata la fiorente e giovane industriacinematografica dell'Iran, nata negli anni Cinquanta, subito in grado di produrre quasi cento film all'anno, che si è imposta ...
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Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] televisione commerciale (1955), che in pochi anni sottrasse al cinema oltre la metà del pubblico, l'industriacinematografica fece fronte alla crisi con produzioni realizzate con capitale statunitense e con una collaborazione sinergica tra società ...
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cinematografo
cinematògrafo s. m. [dal fr. cinématographe (nome brevettato nel 1893), comp. del gr. κίνημα «movimento» e tema di γράϕω «descrivere»]. – 1. Procedimento che permette di rappresentare il movimento grazie alla proiezione su schermo...
cinematografista
s. m. e f. [der. di cinematografia] (pl. m. -i), non com. – Chi si occupa in modo diretto di cinematografia, o ne esercita l’industria o comunque ha relazione con l’arte cinematografica; anche, talora, operatore cinematografico.