Famiglia fiorentina, che si diceva di origine romana e che appartenne alla piccola nobiltà cittadina per titoli ottenuti e cariche ricoperte. Ramo della potente famiglia degli Elisei, derivò il suo nome, [...] chiose all'Inferno; scrisse un pedestre poemetto di materia scientifica e morale, il Dottrinale, composto di 60 capitoli ; nel 1558, il canonico Francesco Alighieri, ultimo discendente diDante, lasciò i suoi beni alla nipote Ginevra, che aveva ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] terrore dell’inferno, l’osservanza dei precetti ecclesiastici e dell’autorità della Chiesa, la necessità di opere richieste quale i ben noti canti XI e XII del Paradiso diDante sono una quasi immediata e molto felice espressione e testimonianza ...
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STORIOGRAFIA DELL'OTTOCENTO E DEL NOVECENTO
RRoberto Delle Donne
Non diversamente da Giannone e da Voltaire, che avevano esaltato in Federico II il campione del giurisdizionalismo (v.) e l'antesignano [...] II solo per farlo apparire più meritevole della condanna a lui inflitta da Dante nell'Inferno. Ai suoi occhi lo Svevo fu l'artefice di un violento dispotismo che privò della libertà le città lombarde con la violenza e con l'inganno, che esaurì ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi diDante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] XV, 13-18); in medicina si sofferma sulla lebbra e la scabbia (Inferno XXIX, 75-84), l’idropisia (XXX, 49-57), la febbre » (V. Russo, Tecniche e forme della poesia dottrinale diDante, in Dante e la scienza, 1995, p. 179). Nella generazione dell ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] ?), Bondie Dietaiuti. Agli anni Ottanta si potrebbe ricondurre il discepolato brunettiano diDante, solennemente dichiarato in Inferno, XV: il suo asse era lo studio dell'etica, e il suo svolgimento non istituzionale ("ad ora ad ora / m'insegnavate ...
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LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] , e che in ciò il Niccolini seguiva la scuola italiana diDante, Machiavelli, Giannone e Alfieri. Nel carteggio con lo storico testo, va ricordato Sovra un passo del canto XXXIV dell'Inferno della Divina Commedia. Lezione, in Il Faro, aprile 1836. ...
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DELLA GHERARDESCA, Ugolino
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Pisa da Guelfo di Ottone conte di Donoratico e da Uguccionella di Uguccionello di Uguccione [...] e altri saggi danteschi, Firenze 1976, pp. 41-62; V. Cioffari, Il canto XXXIII, in Inferno, Letture degli anni 1973-1976, Casa diDante in Roma, a cura di S. Zennaro, Roma 1977, pp. 785-96; P. Renucci, La rifrazione Prismatica dell'io narrante ...
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LAMBERTAZZI, Fabruzzo
Armando Antonelli
Nacque a Bologna intorno agli anni '40 del Duecento da Tommasino. Il L. non è quindi da confondere con il contemporaneo Fabruzzo di Guiduccio Lambertazzi, di [...] ritirarsi a Faenza, dove nel 1280 ebbe luogo l'episodio cantato da Dante del tradimento dei ghibellini da parte di Tebaldello Zambrasi, relegato perciò nell'Antenora (Inferno, XXXII, 122). A causa dell'allontanamento volontario dalla città il L. fu ...
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DELLA SCALA, Bartolomeo
Gian Maria Varanini
Secondo signore di Verona, era figlio primogenito di Alberto e di Verde da Salizzole. Nacque al più tardi - ignoriamo la data esatta - durante il settimo [...] gli antichi commentatori diDante, ed opinione prevalente della critica moderna.
Vitaliano Del Dente, il ricchissimo padovano padre della seconda moglie del D., è pure ricordato da Dante, il quale nel canto XVII dell'Inferno vaticina - per bocca ...
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MANFREDI, Alberigo
Armando Antonelli
Nacque a Faenza tra il secondo e il terzo decennio del XIII secolo da Ugolino Bozzola dei Manfredi, potente famiglia di Faenza.
Il lignaggio deteneva il primato [...] azione violenta del M. dal suo disperato e inappagato desiderio di dominio, prefigurando in un certo senso il giudizio che Dante dà delle lotte civili negli ultimi canti dell'Inferno. Si tratta di un'esecrabile eredità quella che il M. trasmise ai ...
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inferno1
infèrno1 agg. [dal lat. infernus «che si trova in basso; infernale; dell’Averno», der. di infĕrus «che sta sotto, in basso»]. – 1. Che è sotto terra, infernale: Uscendo fuor de la profonda notte Che sempre nera fa la valle i. (Dante);...
inferno2
infèrno2 s. m. [lat. tardo infĕrnus o infĕrnum, uso sostantivato dell’agg. infernus (v. la voce prec.), che assume il sign. 2 nel lat. eccles.]. – 1. non com. L’oltretomba secondo la concezione pagana (più com., in questo senso, Inferi):...