POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] , la politica lo presenta come una volontà agente, limitata e determinata nelle sue soluzioni dalle è il soggetto che si pone a principio del reale, ma pura ragione, intelletto, facoltà conoscitiva non in atto, ma in obiecto essa stessa. Eterna la ...
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KANT, Immanuel
Pantaleo Carabellese
Filosofo tedesco, nato in Königsberg (Prussia orientale) il 22 aprile 1724, quarto tra i nove nati in un ventennio dal matrimonio del sellaio Giovanni Giorgio di [...] a tal problema, non v'ha che questo: "La bilancia dell'intelletto non è del tutto imparziale, e un braccio di essa, che porta questo un suo proprio contenuto; ma è pur sempre agente nei suoi atti fondamentali e cioè attivamente unificatrice. È questa ...
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NERVOSO, SISTEMA
Giovanni Berlucchi
Stefano Ricci
Fabrizio Toccaceli
Claudio Massenti
Stefano Ricci
(XXIV, p. 609; App. II, II, p. 400; III, II, p. 239; IV, II, p. 567)
Neurofisiologia generale. [...] tentativo di imitazione artificiale di qualche attività dell'intelletto umano, o miri semplicemente a risolvere un , che ha portato a individuare in questa particella proteica l'agente etiologico di tali malattie.
Lo scrapie ("grattamento") ha questa ...
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MENTE
Antonio Rainone
Massimo Stanzione
Premessa.- Collocata com'è al punto d'incontro tra speculazione gnoseologica, metafisica, etica e teologica, nel corso del pensiero occidentale la m. e le funzioni [...] epoca moderna che la m. − intesa soprattutto come attività intellettiva, coscienza e volontà − comincia a differenziarsi dall'anima 'individuo d'imparare a essere una persona autocosciente e agente in base allo schema mezzo-fine, dando così origine ...
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LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] in ordine a tale problema. Non più costretto nei confini dell'intelletto e della possibile esperienza, il pensiero non riconosceva a sé limite spirito, il quale non sarebbe stato vivo e agente e si sarebbe fermato nella greca immobilità e indifferenza ...
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È in origine l'atto dell'apprendere, e di riflesso anche l'atto dell'insegnare; ma il termine "disciplina" passò a significare a un tempo l'oggetto stesso dell'apprendere e dell'insegnare, quella che fu [...] esteriore nella scuola, e anche stimolavano le attività dell'intelletto e della volontà. D'altra parte i Portorealisti cercavano quel sentimento di particolare strettissima solidarietà che, vivo e agente in ognuno, si stabilisce fra tutti i membri di ...
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TRINITÀ
Enrico ROSA
Umberto GNOLI
. 1. Questo termine nel linguaggio cristiano e conforme alla teologia cattolica, riferendosi cioè a Dio uno nell'Essenza (Essere assoluto, natura, sostanza) e trino [...] eterna che sola in te sidi - Sola t'intendi, e da te intelletta - E intendente, te ami ed arridi" (Parad., XXXIII, 124 segg Filone attribuisce al suo Logos: non è azione o servizio di un agente subordinato, ma è l'azione di Chi, essendo vero Dio e ...
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Nato nel villaggio di Rammenau (Lusazia sup.) il 19 maggio 1752, primo di otto figli, da Cristiano, tessitore di nastri, fu tolto a nove anni all'affettuosa amicizia paterna e all'altera severità materna [...] dispone. Questo però, per la stessa sua essenza di libertà, è un agente, e perciò non può riempire quella vuota formula se non portandovi questa sua determinati come sensazione, intuizione, immagine, intelletto, giudizio, e finalmente ragione, cioè ...
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WORDSWORTH, William
Ernest DE SELINCOURT
Mario PRAZ
Poeta inglese, nato a Cockermouth (Cumberland) il 7 aprile 1770, morto a Rydal (Westmorland) il 23 aprile 1850. Suo padre, John W., attorney e principale [...] agente legale di sir James Lowther (più tardi lord Lonsdale), sposò nel 1761 Anna, figlia di William Cookson, commerciante di il Coleridge aiutò il W. a riconciliare il proprio intelletto con le proprie emozioni. I due poeti progettarono di comporre ...
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MILL, John Stuart
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giulio CAPODAGLIO
Filosofo ed economista inglese, nato a Londra il 20 maggio 1806, morto ad Avignone l'8 maggio 1873. Educato dal padre James (v.), [...] integrazione universalizzatrice. Quanto minore è l'aggiunta che l'intelletto deve in tal modo compiere rispetto alla constatazione del da essi rappresentata non valga soltanto per l'individuo agente, ma anzi per il maggior numero possibile d' ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso e meno com. che causa efficiente (v. causa);...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...