al-Fārā ́bī, Abū Naṣr Muḥammad (latinizz. Alfarabius) Filosofo musulmano (Wāsīǵ, nel territorio di Fārāb, Turchestan, 870 ca
Damasco 950). Fu detto il secondo maestro, dopo Aristotele, per l’autorità [...] acquisito. Il passaggio dal grado della potenza a quello della conoscenza è garantito dall’azione illuminatrice dell’intellettoagente, ultima emanazione divina. La filosofia di al-F., il cui aristotelismo è imbevuto di neoplatonismo, costituisce la ...
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Bacone, Ruggero (ingl. Roger Bacon o Bachon) Filosofo e scienziato (Ilchester, Somersetshire, 1214 ca
forse Oxford dopo il 1292), detto talora per la sua vasta cultura Doctor mirabilis. Discepolo a Oxford [...] nella Bibbia. La rivelazione biblica – manifestazione di quella stessa luce di verità presente nell’intelletto umano (B. vede in Dio l’intellettoagente, come Guglielmo d’Alvernia e Adamo di Marsh – diviene così condizione indispensabile non soltanto ...
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ACHILLINI, Alessandro
Bruno Nardi
Nato a Bologna il 20 ott. 1463 (o forse 1461), era figlio di Claudio e fratello di Giovanni Filoteo, nonché prozio del poeta Claudio.
Laureato nella patria università [...] possibile per tutti gli uomini, eppure vuole che esso sia forma inerente e "informante" dei singoli. Identifica l'intellettoagente con Dio e nel congiungimento della mente umana con quello, al termine dello sviluppo intellettuale, fa consistere il ...
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emanatismo
Dottrina filosofica e religiosa (detta anche, meno comunemente, emanazionismo), secondo la quale il molteplice trae origine da un principio, l’Uno, o da altra realtà prima che esprime da sé [...] potenziale (per Averroè anch’esso separato) da parte dell’ultima intelligenza della serie, l’intellettoagente separato. Nel dare ragione dell’atto emanativo, l’immagine della luce, già aristotelica (De anima, III, 5, 430 a 15-20), si affianca ...
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Teofrasto di Ereso
Filosofo (m. 287 ca. a.C.). Fu allievo di Aristotele, che dovette conoscere durante il soggiorno di questi ad Asso, e che seguì in Macedonia e poi ad Atene, e a cui successe (dal 322-21 [...] logica stoica. La sua dottrina dell’anima insiste sull’immanenza dell’intellettoagente, comunque ingenerabile e immortale, e l’immaterialità dell’intelletto umano; la caratterizzazione della divinità come primo motore e delle sostanze sovrasensibili ...
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Alessandro di Hales
di Hales Teologo e filosofo (Hales, contea di Gloucester, 1170-80 - Parigi 1245). Maestro nella Facoltà delle arti di Parigi prima del 1210, poi maestro di teologia (già negli anni [...] lo più assorbite in un contesto platonico-agostiniano attraverso l’interpretazione avicennistica; nella gnoseologia, la funzione dell’intellettoagente è così avvicinata alla dottrina delle rationes aeternae e della illuminazione di s. Agostino; nel ...
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TEODORICO di Freiberg (Freiburg è erroneo)
Galvano Della Volpe
Teologo e scienziato tedesco, nato in Sassonia (a Freiberg nell'Erzgebirge) intorno al 1250; l'ultima notizia di lui è del 1310. Appartenne [...] una direzione mistica: già in questa vita è possibile avere una conoscenza immediata di Dio, della sua essenza, mediante l'intellettoagente; non è necessario a ciò il lumen gloriae.
Opere princ.: De iride, De luce, De visione beatifica; testi in: E ...
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VESPIGNANI, Alfonso Maria
Vescovo e filosofo scolastico, nato a Imola il 19 dicembre 1825, morto a Cesena l'11 febbraio 1904. Ordinato sacerdote, passò attraverso tutte le cariche della curia diocesana, [...] terza sulla mente di San Tommaso intorno al concepimento di Maria SS. (1887); Il rosminianesimo ed il lume dell'intelletto umano (1887); Della materia prima (1887); Dell'esemplarismo divino (1887); Dell'intellettoagente e dell'int. possibile (1892). ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] sono il Liber sextus naturalium seu De anima di Avicenna e il commento di Averroè al De anima. Nel primo l’intellettoagente è considerato l’ultima delle intelligenze separate, il dator formarum con funzioni di tipo non soltanto noetico ma anche di ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] di tale molteplicità, dato che non viene fornita nessuna regola generale. Avicenna si limita a ricondurre gli elementi all'IntellettoAgente.
Al-Ṭūsī interviene proprio su questo punto. Egli dimostrerà, sulla base delle regole di Avicenna e di un ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso e meno com. che causa efficiente (v. causa);...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...