Danza
Cecilia Pennacini
Eugenia Casini Ropa
Indica l'insieme ritmico di movimenti del corpo eseguiti secondo uno schema individuale o un'azione concertata. Nelle società tradizionali la danza è connessa [...] danza. L'affermarsi di una concezione unitaria dell'uomo, in cui corpo e spirito (inteso come psiche e intelletto) sono strettamente connessi e interagenti, rivaluta il corpo e i suoi mezzi espressivi (movimento, voce, parola) come imprescindibile ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] soltanto a partire dalla ispirazione, egli ha bisogno sia del sentimento come sappiamo da Stanislavskij, sia dell'intelletto, secondo gli esperimenti di Brecht, senza separarli rigidamente come accade in generale" (cit. in Erwin Piscator 1893 ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] altri casi e nel torcere le maniere de’ verbi si seguitano i toscani per lo più, percioché i primi cortigiani dotati di sottile intelletto, come il più di loro sono, videro che, se così facevano, erano per essere più lodati che se si fosse usata la ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] quello di isolarne l'immagine esteriore, e pertanto di provocare la frattura dell'unità di corpo e spirito, materia e intelletto. In quello che è uno dei primi interventi di un intellettuale sul nuovo mezzo, il filosofo ungherese G. Lukács metteva ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] , sancita dal Vocabolario della Crusca); per lui la scrittura «dee, per mezzo delli occhi, parlare schiettamente all’intelletto», adeguandosi all’etimo, vero o presunto, delle diverse parole: si accolgono per questa via grafie come abondare, aloco ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] e paterno, ecc. Opportunissimo parrebbe dunque che di ciascuna di esse si componesse un trattatello che adattasse all’intelletto del volgo i principii sani».
Un ruolo importante, all’interno di questa strategia editoriale rivolta al popolo, avrebbe ...
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L'Ottocento: biologia. Le scienze della Terra
David Oldroyd
Le scienze della Terra
La geologia si affermò come disciplina scientifica autonoma verso l'inizio del XIX sec.; nonostante il termine fosse [...] una posizione agnostica per quanto riguardava il problema dell'origine biologica degli esseri umani, ma pensava che il loro intelletto e la loro natura spirituale fossero di origine divina. Benché non fosse ateo, nel corso della sua vecchiaia finì ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La teoria di Haller: fibra, irritabilita e sensibilita
Maria Teresa Monti
La teoria di Haller: fibra, irritabilità e sensibilità
Il meccanicismo, com'è noto, si [...] corpo non era qualcosa che si potesse apprendere per experimenta et tentamina, com'era consuetudine del nostro intelletto discorsivo: quest'ultimo non poteva reggere ciò che richiedeva la gestione contemporanea di processi infiniti senza rischiare ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] coerenza mentale se non logica, gli impone la decifrazione dei sistemi psichici simili a quella ridotta attività dell'intelletto (bricolage intellectuel) che, secondo C. Lévi-Strauss, caratterizza il pensiero dei selvaggi. Quindi ciò che sembra privo ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] quale il mondo creativo ed emozionale della cultura incomincia esattamente dove finisce quello dei rapporti sociali obiettivi creato dall'intelletto. In ogni caso, per quanto si tratti di un modo di pensare che tenderà a condizionare pesantemente un ...
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intelletto1
intellètto1 part. pass. [dal lat. intellectus, part. pass. di intelligĕre «intendere»], letter. ant. – Inteso, conosciuto dalla mente: O luce etterna che sola in te sidi, Sola t’intendi, e da te intelletta E intendente te ami e...
intelletto2
intellètto2 s. m. [dal lat. intellectus -us, der. di intelligĕre «intendere», part. pass. intellectus]. – 1. a. In filosofia, la facoltà, propria dello spirito, di intendere le idee, di formare i concetti, di formulare giudizî,...