Gropius, Walter
Fabrizio Di Marco
Un maestro dell'architettura razionalista
Walter Gropius è stato uno dei padri dell'architettura moderna. Il suo metodo progettuale si è coerentemente svolto nella [...] la pianta è regolata dalle diverse funzioni, sono abolite simmetria e decorazione, sono usati materiali semplici (vetro, acciaio, intonaco). L'edificio è diviso in tre blocchi (alloggi per studenti, aule, laboratori) collegati da un corpo di fabbrica ...
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Vedi MEVANIOLA dell'anno: 1961 - 1995
MEVANIOLA
G. Bermond Montanari
Ricordata da Plinio (Nat. hist., iii, 113), fra le città umbre, fu identificata dal Cluverio (Ital. ant., p. 623). Sita nella vallata [...] con la conistra. La tecnica usata per questa costruzione è l'opus e l'istaceum, in parte i muri erano ricoperti d'intonaco policromo. Il teatro, di piccole proporzioni, è l'unico per ora rinvenuto in Romagna. Le tecniche murarie usate a M. sono ...
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PISA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario MARTINOZZI
Matteo MARANGONI
Francesco ARNALDI
Alfredo BONACCORSI
Arturo SOLARI
Giovanni Battista PICOTTI
Tammaro DE MARINIS
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Città della Toscana, [...] e dalla Porta a Lucca fino a S. Zeno: ma ben presto il centro urbano si spostò sempre più verso il fiume, poiché già intonaco al sec. XI la zona sopra descritta veniva chiamata la "città vecchia", mentre la prima cinta di mura di cui abbiamo concrete ...
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Città della Creta meridionale, che la scoperta del grandioso palazzo ivi esistente ha resa celebre. Festo è rammentata da Omero nell'Iliade (II, v. 648) e nell'Odissea (III, v. 296) e da altri autori classici, [...] ; colà piccoli vani rettangolari costruiti con sassi e fango, rafforzati da infrapposti rami d'albero e protetti da spesso intonaco d'argilla. Recenti osservazioni portano a credere che i resti di muri e di pavimenti, coperti di stucco dipinto ...
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RAMPICANTI, PIANTE
Carlo Avetta
. Molte piante appartenenti a famiglie e a climi svariatissimi, avendo il fusto lungo e debole che non si può mantenere in posizione eretta e sarebbe costretto a sdraiarsi [...] , venendo in contatto col muro, vi aderiscono sviluppando un disco, detto appunto di adesione, che assume poi la forma di ventosa e tale adesione è così tenace che strappandoli dal sostegno ogni ventosa asporta con sé un po' dell'intonaco del muro. ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] ,06 cui si aggiunge lateralmente un braccio minore. Vi si scendeva per una scala di undici gradini.
Le pareti, rivestite di intonaco bianco finissimo e compatto, sono occupate da 7-8 file di loculi contenenti le olle cinerarie, per un totale di oltre ...
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Vicino Oriente antico. Architettura
Stefania Mazzoni
Architettura
La presenza di habitat diversi, contigui e facilmente accessibili ha messo a disposizione dei gruppi umani nel Vicino Oriente antico [...] sono impastati con le paglie dopo la mietitura, si seccano al sole nei mesi caldi e sono posti in opera e intonacati prima delle piogge.
L'importanza dell'atto edificatorio è documentata dalla presenza di rituali che ne regolano le procedure e di ...
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Vedi PAESTUM dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PAESTUM (v. vol. V, p. 829 e s 1970, p. 571)
E. Greco
A. Pontrandolfo
Nel 1972 è iniziata, con saggi di scavo, l'esplorazione del foro, organizzata poi in [...] alla prima metà del V sec. a.C. e noto da una città greca. È una pittura a grande scala, eseguita sull'intonaco fresco e realizzata con spazi campiti essenzialmente da un solo colore e circoscritti da linee di contorno che non sempre rispettano i ...
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ORELLI, Vincenzo Angelo
Francesco Franco
ORELLI, Vincenzo Angelo. – Nacque a Locarno, Canton Ticino, il 10 aprile 1751 da Giuseppe Antonio e da Maria Gerolama de’ Leonibus (Mangili, 1973, p. 7).
Nel [...] a fresco, in cattivo stato di conservazione, nelle quali emerge una certa fretta di esecuzione, riscontrabile anche dall’intonaco di supporto a grana larga, sul quale sono ben visibili, soprattutto nelle architetture dipinte, i segni del graffito ...
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ZABAGLIA, Nicolò (Nicola, Niccola). – Nacque con il nome di «Nicolò Felice» a Roma, da Alessandro e da Geltrude Baldini, probabilmente nel gennaio del 1667 (Marconi, 2015, p. 18)
Stefano L'Occaso
e non [...] , dipinta a olio su lastre di lavagna, e della Presentazione al Tempio di Giovan Francesco Romanelli, un olio su intonaco; analogo intervento fu compiuto nel 1737 sull’enorme pittura murale del Martirio di s. Sebastiano del Domenichino (Marconi, 2015 ...
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intonaco
intònaco (ant. intònico) s. m. [der. di intonacare] (pl. -ci o -chi). – 1. a. Strato di malta di limitato spessore (normalmente da 2 a 3 cm) che si applica sulla superficie delle murature esterne e delle pareti interne degli edifici,...