Famiglia di pittori tedeschi i cui membri più noti sono: Johann Heinrich il Vecchio (Haina, Assia, 1722 - Kassel 1789), detto il T. di Kassel, studiò con van Loo a Parigi (1744); fu in Italia (1748-51) [...] specialmente ritrattista; diresse l'Accademia di belle arti di Lipsia e fu il più notevole dei T., il più dotato di intuizione psicologica e il più elegante. Wilhelm (propr. Johann Heinrich Wilhelm; Haina 1751 - Eutin 1829), anch'egli nipote di J. H ...
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Musicista (Colonia 1819 - Parigi 1880). Figlio di un cantore della sinagoga di Colonia, Giuda Eberscht, prese in seguito cognome dalla cittadina di O. in cui era nato il padre. Dal 1833 studiò violino, [...] del quale egli può essere considerato uno dei maggiori esponenti grazie all'incomparabile vis comica, alla genialità dell'intuizione teatrale e della caratterizzazione dei tipi e degli ambienti, all'estrosa varietà del discorso musicale, espressione ...
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Poetessa, saggista e giornalista inglese (Barnes, Londra, 1847 - Londra 1922). Convertitasi alla religione cattolica nel 1872, sposò nel 1877 l'editore Wilfrid M. che affiancò nel lavoro (insieme diressero [...] di testi poetici e saggistici. Scrittrice preziosa, la sua prosa rivela un uso preciso delle parole e una non comune intuizione (The colour of life, 1896; London impression, 1898; The spirit of place, 1899; Ceres' runaway, 1909; The second person ...
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Famiglia di industriali moscoviti, i cui esponenti, negli ultimi decennî del sec. 19º e nei primi del sec. 20º, furono anche collezionisti d'arte. Oltre a Pëtr Ivanovič (1853 - 1912), che acquistò da P. [...] russa, quest'ultimo fu spesso a Parigi, e in Francia trascorse gli ultimi anni della sua vita; rivelò grande intuizione con il suo precoce apprezzamento della pittura postimpressionista, arricchendo la sua collezione tra il 1904 e il 1914 con opere ...
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SALA, Claudio
Gigi Garanzini
Italia. Macherio (Milano), 8 settembre 1947 • Ruolo: ala-interno • Esordio in serie A: 29 settembre 1968 (Napoli-Verona, 1-1) • Squadre di appartenenza: 1965-68: Monza; [...] da cui il presidente del Torino Pianelli lo acquistò pagandolo mezzo miliardo ‒ poi centravanti arretrato e infine, per felice intuizione di Radice, ala d'appoggio, alternativamente a destra o a sinistra. Nonostante avesse vinto con il Torino lo ...
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Storico (Wiehe, Turingia, 1795 - Berlino 1886). Per l'equilibrio del giudizio e l'arte del narrare, R. è una delle figure più rappresentative dello spirito europeo del sec. 19º e il riconosciuto maestro [...] , generatrici di vita», e affermò che il corso della storia coincide con una varia interazione di forze, colta dall'intuizione dello storico oltre il «fortuito combattersi e avvicendarsi di stati e di popoli». La storiografia di R., pur animata ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] ("percezione sensibile") e dell'unica forma dell'intelletto: l'idea dell'essere. Tale idea dell'essere è innata, oggetto di "intuizione" o "visione", che R., in polemica con Kant e sviluppando motivi della tradizione agostiniana, concepisce come ...
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Poeta ceco (Praga 1810 - Litoměřice 1836); studiò filosofia e giurisprudenza; intraprese (1834) un viaggio a piedi, attraverso il Tirolo, a Venezia e Trieste. Visse solitario, nel mondo della fantasia [...] un romanticismo deteriore. I difetti sono più sensibili nella narrativa (Márinka "Marietta"; Cikáni "Gli zingari"; frammenti del romanzo Kat "Il boia"), dove tuttavia non mancano pagine di grande vigore espressivo e di acuta intuizione psicologica. ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] totalità; di dimostrare l'esistenza di Dio). La ragione, come produttrice di idee, cioè di concetti cui non corrisponde un'intuizione, fallisce nei suoi scopi conoscitivi, ma se non può darsi un uso costitutivo d'esse (che serva cioè a far conoscere ...
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Filosofo (Monaco di Baviera 1874 - Francoforte sul Meno 1928). Professore nelle univ. di Jena, di Monaco, di Colonia e di Francoforte. Dopo un saggio ispirato ancora alle prospettive del suo maestro R. [...] e disposti tra loro in un ordine eterno e gerarchico: i valori. L'accertamento del loro ordine, mediante un'intuizione "sentimentale", porta alla scoperta di leggi altrettanto precise ed evidenti di quelle della logica e della matematica e tali da ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...