La storiografia del Novecento
Massimo Mastrogregori
È probabile che alcune qualità indispensabili per scrivere buoni libri di storia – indipendenza, acutezza, nitidezza di visione – siano felicemente [...] Braudel (1949): gli archivi esaminati in giro per il Mediterraneo, la scelta dell’ambiente naturale come «protagonista», l’intuizione delle diverse temporalità che struttura il ragionamento, la novità rispetto ai lavori precedenti. Tutt’altro conto è ...
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PARISI, Vincenzo
Stefano Sepe
PARISI, Vincenzo. – Nacque a Matera il 30 ottobre 1930 da Amedeo, funzionario di banca, e da Lea Notari, casalinga. Fu il secondo di tre figli.
All’Università di Napoli [...] e di controllo del territorio. Nell’ambito del vasto ridisegno dell’attività di pubblica sicurezza, Parisi – con felice intuizione – avviò un radicale processo di modernizzazione dell’immagine delle forze dell’ordine, delle quali si sottolineava la ...
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VILLARI, Pasquale
Francesco Ercole
Storico e uomo politico italiano, nato a Napoli il 3 ottobre 1826, morto a Firenze il 17 dicembre 1917. Dal 1859 al 1865 insegnante di storia nell'univeesità di Pisa; [...] a una scuola filosofica nuova: ma solo constatare l'indirizzo decisamente storico assunto da tutte le scienze morali. Non un'intuizione filosofica del mondo e della vita, egli si era illuso di chiamare filosofia positiva; ma solo quel metodo, il ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] ha visto Croce, il giudizio non ha altra forma che il giudizio storico, ‟unità di un soggetto, che è una rappresentazione o intuizione che si chiami, e pertanto individuale, e di un predicato che è universale" (v. Croce, 1945, vol. II, p. 12). Sia o ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] Braudel: gli archivi esaminati in giro per il Mediterraneo, la scelta dell’ambiente naturale come ‘protagonista’, l’intuizione delle diverse temporalità in base alla quale si struttura il ragionamento, la novità rispetto ai lavori precedenti. Tutt ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] in un'oscillazione pendolare, fra denuncia e un recupero delle posizioni crociane, oltre il quale si riaffaccia l'intuizione della sostanziale insufficienza di una soluzione volontaristica" (p. 169).
Lo scritto autobiografico del F., da cui abbiamo ...
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CAVALLI, Giovanni
Mario Barsali
Nato a Novara il 28 luglio 1808 da Francesco e da Giuseppa Scotti, entrò nel 1818 nella Regia militare accademia di Torino dove, dopo un periodo di iniziale irrequietezza, [...] dagli studi di G. Biancardi e altri, in realtà rispondeva ad un altro concetto ben preciso, lo sviluppo dell'intuizione napoleonica di una artiglieria che, dotata di grande mobilità e velocità di fuoco, nel quadro dell'impiego tattico unificasse il ...
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DANDOLO, Nicolò
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Gerolamo di Francesco e di Andriana Priuli di Costantino, nacque a Venezia il 26 ag. 1512.
Il padre, che abitava a S. Fantin, apparteneva a famiglia [...] precise, dotato di un'esperienza diretta degli uomini e delle cose del mare ma di limitata elasticità mentale, di scarsa intuizione e incline all'ira, il D. si trovò suo malgrado costretto a cimentarsi con avvenimenti e situazioni troppo superiori ...
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Nacque ad Ajaccio il 15 ag. 1769, morì a Longwood, nell'isola di S. Elena, il 5 maggio 1821; figlio di Carlo e Letizia Ramolino. Collegiale ad Autun, Brienne, Parigi, fu poi luogotenente d'artiglieria [...] la tradizione della strategia del sec. 18°, che tendeva a uniformarsi a principî teorici fissi). Connesse a questa intuizione fondamentale le altre caratteristiche delle campagne di N.: segretezza, rapidità di manovra, pronto e preciso calcolo della ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] o meno autonome. La direzione del D. sul fascio cominciò a farsi sentire soprattutto dopo l'occupazione delle fabbriche.
Con intuizione forse più militare e sociale che politica, il D. aveva apprezzato la condotta di G. Giolitti nei confronti della ...
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intuizione
intuizióne s. f. [dal lat. tardo intuitio -onis; v. intuire]. – 1. Conoscenza diretta e immediata di una verità, che si manifesta allo spirito senza bisogno di ricorrere al ragionamento, considerata talora come forma privilegiata...
intuizionismo
s. m. [der. di intuizione]. – In filosofia, ogni concezione che assegna all’intuizione un ruolo privilegiato, come capacità di cogliere verità certe sia sul piano gnoseologico sia su quello morale: l’i. di Bergson contrappone...