Di nobile famiglia patrizia che riteneva di risalire a Iulo, figlio di Enea, nacque il 13 luglio 102 a. C., da Gaio Giulio Cesare e da Aurelia, consoli Gaio Mario, suo zio materno, e Q. Lutazio Catulo; [...] , e sul basso Reno gli Usipeti e i Tencteri -, raccoglieva l'eredità di Mario, il salvatore della Gallia romana e dell'Italia dalle invasioni nordiche. Di qui le successive tappe sempre più allargantisi della conquista: C. sentì che ai popoli di là ...
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La seconda città dell'Egitto, nell'angolo O. del delta nilotico, su un lembo di terreno sabbioso che separa il lago litoraneo di Maryūt, o palude Mareotide, dal Mediterraneo, a 31°12′ di lat. N. e 29052′ [...] pacificazione fatti da varî imperatori e malgrado l'invasione araba e le successive vicende della città e (Fuwwah).
Del nucleo urbano più antico - ossia della città greco-romana nel cui centro sorgeva la collina artificiale messa a parco, il Paneum ...
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. Popolazione del ceppo indo-europeo. Le differenze di lingua, di religione, di costumi che distinguono gli Armeni dalle altre popolazioni del paese cui hanno dato il loro nome (v. armenia), appaiono assai [...] quasi invariato per gli otto secoli di sua vita. Le devastazioni continue dall'invasione mongola (sec. XIII) in poi e l'isolamento in cui è di rinforzo delle vòlte anticipano la struttura tipica del romanico ultimo e del gotico. Le vòlte a botte sui ...
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Col nome di Armenia s'indicò nel passato e s'indica tuttora quasi tutta la regione montuosa di origine vulcanica che si estende dal 37° al 47° di longitudine orientale e dal 38° al 41° di latitudine nord. [...] i loro principi e re lotteranno senza tregua contro l'invasione straniera.
I Chaldi non provengono dall'Araxe, come fa sud del Thospitis lacus (lago di Vān), passò in diretto dominio dei Romani che vi fondarono, di lì a poco, la fortezza di Amida ...
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PISA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario MARTINOZZI
Matteo MARANGONI
Francesco ARNALDI
Alfredo BONACCORSI
Arturo SOLARI
Giovanni Battista PICOTTI
Tammaro DE MARINIS
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Città della Toscana, [...] collezione di sarcofagi e sculture greche, etrusche e romane, e dal periodo romanico in poi, la maggior parte delle quali fin dal di Cinzica de' Sismondi salvatrice della città da un'invasione saracena, è leggenda sorta forse dall'oscuro nome del ...
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Poesia narrativa. C'è un'epopea che riprende e riduce a organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione, e ce n'è un'altra nella quale tanto l'elaborazione fantastica del racconto storico quanto [...] agito fortemente e sul contenuto e sulla forma: i poeti romani e in qualche misura anche quelli dell'Europa nuova dal pure non bene precisabile, col periodo in cui, prima dell'invasione turca, ebbe forte sviluppo nel centro della penisola balcanica il ...
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TEMPIO (lat. templum)
Plinio FRACCARO
Giovanni PATRONI
Alfred SALMONY
Giuseppe RICCIOTTI
Antichità classica. - Prima di trattare dei concetti espressi da questa parola latina, accenniamo brevemente [...] I, 31. Questa pratica del templum augurale era comune ai Romani e agli altri popoli italici, come è dimostrato dal rituale che sia proprio quello fondato da Oxylos, duce di un'invasione di Etoli in Elide, secondo una tradizione ricordata da Pausania ...
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SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] speculazione.
Condizione materiale degli schiavi in Roma. - La durezza dei Romani verso i loro schiavi è nota e può essere documentata. Ma bisogna non mancavano, almeno nei primi secoli dopo l'invasione, anche i servi rustici veri e proprî; l ...
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MURO (fr. mur; sp. muro; ted. Mauer; ingl. wall)
Paolo GRAZIOSI
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Carlo ROCCATELLI
Luigi SANTARELLA
Giuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
P. F. B.
I muri sono quelle [...] ancient Rome, New York 1897, p. 43 segg.; G. T. Rivoira, Architettura romana, Milano 1921, p. 20 segg.; W. Anderson e R. Spiers, The Architecture of frequenza in Africa, dove il pericolo di un'invasione nemica in questo tempo era reso difficile dal ...
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Situazione e nome. - La Dalmazia è una regione geografica naturale, costituita dalla sottile fascia costiera orientale dell'Adriatico e dal suo corteo di isole, dal golfo del Quarnaro alla foce della Boiana. [...] e civilizzò tutta la regione, facendola parte integrante della romanità, anche nella lingua dalmatica, i cui elementi si conservarono, nell'isola di Veglia, fino alla fine del sec. XIX.
L'invasione slava sopraggiunta attorno al sec. VII e rinforzata ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
retico
rètico agg. [dal lat. Raetĭcus, der. di Raeti «Reti», Raetia «Rezia»] (pl. m. -ci). – 1. Della Rèzia, dei Rèti, regione e popolazione storica dell’età romana repubblicana e imperiale delle Alpi Centrali: la zona r., il territorio r.,...