Ikhwan al-safa'
Ikhwā´n al-ṣafā’
(«Fratelli della purezza») Autori (la loro identità non è certa) di una raccolta di 51 o 52 scritti intitolati Rasā’il ikhwān al-ṣafā’ wa Khullān al-wafā’ («Epistole [...] e degli amici della fedeltà»), adepti di una confraternita musulmana (sciita e forse ismailita) del sec. 10°, di carattere filosofico-religioso , gnosticismo, dottrine, credenze e tradizioni dell’Islam. È divisa in quattro parti che riflettono i ...
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Vedi Libano dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Libano incarna la frammentazione politica, religiosa ed etnica che contraddistingue l’area mediorientale. La vita politica libanese è infatti [...] peso demografico e quello politico si registra per la comunità sciita, che ha diritto solo al 21% dei seggi totali libanese, grazie anche al sostegno degli iraniani Guardiani della Rivoluzione islamica e, anche dal punto di vista ideologico, ha punti ...
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DAMASCO
P. Cuneo
(gr. ΔαμασϰόϚ; lat. Damascus; arabo al-Shāmo Dimashq)
Capitale della Rep. Araba di Siria, situata al margine occidentale del deserto siriano, ai piedi della catena montuosa dell'Antilibano, [...] Elisséeff, 1965, p. 289).Con l'avvento del califfato sciita dei Fatimidi (970-1076), anch'esso con base in 1890, pp. 224-271 (Beirut 19652); R. Hartmann, s.v. Damas, in Enc. Islam, I, 1913, pp. 926-934; K.A.C. Creswell, The Origin of the Cruciform ...
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Vedi Palestina dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Che cosa comprenda esattamente la definizione di ‘Palestina’ o ‘Territori palestinesi’ sarà chiaro soltanto nel momento in cui il processo politico [...] alleanze all’interno del quadro regionale, passando dal campo sciita, composto da Iran, Hezbollah e dal regime siriano campo sociale e religioso, il primo partito palestinese a ispirazione islamica fu Hizb ut-Tahrir, fondato a Gerusalemme nel 1952 da ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] 15° secolo.Una fase di innovazione nella struttura stessa della c. islamica si manifestò con i Fatimidi (909-1171), i quali, per ragioni connesse con l'ideologia sciita e la pretesa discendenza muhammadica della dinastia e pur in aperta opposizione ...
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L'Africa islamica: Tunisia
Alessandra Bagnera
Giovanna Ventrone Vassallo
Enrico Cirelli
Federico Cresti
Gabriella Di Flumeri Viatelli
Mourad Rammah
Patrice Cressier
di Alessandra Bagnera
Inquadramento [...] , quando la città fu presa dalle truppe dello sciita Ubayd Allah al-Mahdi. Durante l'emirato aghlabide Hadj-Sadok), Alger 1983, p. 130; P. Cuneo, Storia dell'urbanistica. Il mondo islamico, Roma - Bari 1986, pp. 158-63; T. Bachrouch, s.v. Safkus, ...
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L'Africa islamica: Egitto
Maria Antonietta Marino
Maria Domenica Ferrari
Roland-Pierre Gayraud
di Maria Antonietta Marino
Inquadramento storico
Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva [...] un ambiente propizio per l'evoluzione dell'imam sciita. Ciononostante Fustat rimase una vera e propria città II, 1965, p. 300; G. Curatola - G. Scarcia, Le arti nell'Islam, Roma 1990, p. 213; M. Barricand (ed.), Trésors fatimides du Caire, Paris ...
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Scienza indiana: periodo classico. La scienza islamica in India
Mario Casari
Fabrizio Speziale
La scienza islamica in India
Contorni della scienza indo-islamica
di Mario Casari
Nel II millennio dell'era [...] dell'epoca fu Mīr Mu'min (m. 1624), un ṣūfī sciita nato ad Astarabad che fu primo ministro del regno dei Quṭb Šāhī fra i quali Sa῾ādatmand uno yogin di nome Giyān convertito all'Islam. Šayḫ Ḥamīd al-Dīn Nāgawrī era un discepolo del celebre mistico ...
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Pietro Grilli di Cortona
Con la fine del Novecento crolla definitivamente l’idea che la democrazia sia un tipo di regime politico possibile e praticabile solo nell’area degli stati occidentali, ossia [...] una via di tipo iraniano appare poco probabile, a causa delle differenze sia teoriche sia organizzative tra islam politico sunnita e sciita, è però possibile una deriva di democrazia non liberale con l’assunzione di un’interpretazione letterale della ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] cucine per i poveri, ospedali, bagni).Anche in ambito sciita, dove la morte e il martirio hanno avuto da sempre . 473-488; I. Goldziher, On the Veneration of the Dead in Paganism and Islam, in Muslim Studies, a cura di S.M. Stern, Albany 1977, pp. ...
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sciita
scïita agg. e s. m. e f. [der. dell’arabo shī῾ī «che è del partito (der. di shī῾a «partito») di Alì e dei suoi discendenti»] (pl. m. -i). – Relativo a sette musulmane la cui origine risale alle guerre civili del primo secolo dell’egira...
babismo
(o babaismo) s. m. [der. di Bāb, v. oltre]. – Setta religiosa dell’islamismo sciita fondata in Persia da ᾿Ali Muhammad di Shīrāz (1819-1850), che si proclamò Bāb cioè «porta» di accesso alla conoscenza dell’imano (o capo supremo) occulto,...