I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] valore finale, costituita da ad + gerundio accusativo sono sostituite da ad + infinito già nell’Itala anteriore (per es., lat. gentem > it. gente [ˈʤɛnte]);
(d) gli esiti palatali dei nessi [lj] e [nj]: lat. folia > it. foglia [ˈfɔʎːa]; lat. ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] anche la morfologia: ad es., in italiano, le marche flessionali dei tempi verbali possono costituire deissi temporale. [...] tanto che Chien Shiung Wu, un fisico di notevole valore che lavora alla Columbia University, ha commentato che Dio dev’essere ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] ma vitale l’uso di ‹j› con valore di i semiconsonante (jeri, muoja) e finale con valore di -ii (studj); per l’uso delle diffusione presso il largo pubblico. L’italiano promosso dai giornali (➔ giornali, lingua dei), pur composito nel lessico e vario ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] ordine: /a e o i ɛ u ɔ/ (in entrambi i casi, nelle semichiuse sono compresi anche i valoridei due timbri atoni).
Per l’italiano scritto, l’ordine di frequenza (relativo piuttosto a ➔ grafemi) individuato da Minnaja & Paccagnella (1977: 249) è il ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] in campo giuridico, con la redazione dei nuovi quattro codici fondamentali (penale e civile e rispettive procedure), il cui robusto tessuto linguistico rispecchia ancora oggi i valori ‘normali’ dell’➔ italiano standard.
All’indomani dello sfacelo ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...]
La storia dell’ortografia dell’italiano ha inizio con i tentativi di affrancamento dei volgari dal modello latino. Nel del loro peso. I più gravi sono quelli in cui è compromesso il valore morfologico delle parole (ce per c’è, lo per l’ho), seguiti ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] già avevano posto l’accento sugli aspetti e sui valori sociali del comportamento linguistico. La situazione italiana presenta molti varie regioni italiane coesistono infatti con l’italiano nell’uso dei parlanti da un lato varietà strettamente ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] e uniforme, introducendo l’italiano nella scuola. Con la soppressione dell’ordine dei gesuiti (1773), che aveva alle forme primitive di comunicazione in cui prevalgono i valori dell’immaginazione rispetto a quelli della razionalità discorsiva ( ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] attestate in italiano antico: basti pensare alla forma mercatante (da mercatare). Tali forme, come ha osservato Luraghi (1999), possono essere derivate non solo a partire da basi verbali, ma anche da basi nominali: il valoredei denominali in ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] e aveva viaggiato a lungo, in Italia e all’estero. Il lascito familiare più non solo in rapporto al diverso ruolo dei protagonisti, ma anche alle diverse circostanze in da participio) nei vari suoi valori attualizzanti (presentativi, indicativi, ecc ...
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italico
itàlico agg. [dal lat. Italĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dell’Italia antica: la civiltà i.; popoli i. o, come s. m., gli Italici, le antiche popolazioni dell’Italia centro-merid. di tradizione linguistica indoeuropea, eccettuati gli abitanti...
Corso Italia
(corso Italia), loc. s.le m. inv. Per metonimia topografica, la Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil), che ha sede a Roma in Corso Italia. ◆ da corso Italia ieri è arrivata una dura stoccata sul fronte dei contratti...