Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] qualunque modo la discussione su temi come: i destini dell’italiano, i suoi caratteri costitutivi, il suo ruolo di lingua ufficiale aiutare e rendere più universale in tutti gli ordini di popolo la notizia della buona lingua e della buona pronunzia» ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] la dislocazione a sinistra caratterizza le varietà di lingua proprie del parlato, del ➔ registro informale e dell’➔italianopopolare. Berruto (19984: 66) segnala che in alcune attestazioni, soprattutto nelle varietà più spiccatamente substandard, la ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] francese o, almeno fino a ieri, i dialetti in Italia. Ne consegue che, mentre per l’inglese, il mezzo < medium, rozzo < *rudius.
La prima serie muove da una pronuncia popolare, che si diffuse nel latino del I secolo d.C., di -dj- come semplice ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] . Al parlato faccia a faccia, che continua a essere fino a oggi per molti (oltre il 30% della popolazione italiana) un parlato bilingue (italiano e dialetto si alternano in famiglia, con gli amici, sul luogo di lavoro), si è venuto affiancando, dagli ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] Seicento è un fenomeno che riguarda più in generale la lingua degli scriventi colti di tutta Italia. Da questo termine in avanti solo le scritture dei semicolti (➔ italianopopolare) presentano fenomeni di ibridismo tra la norma scritta nazionale, l ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] . Ruffino 2006).
Va notato che le cifre relative all’uso «sia di italiano che di dialetto» sono salite tanto in famiglia (Calabria: dal 39,4% di poesia erotica e licenziosa in realtà assai poco popolare, e Carlo Cosentino (1671-1758), traduttore della ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] ] è di duagio infino in treagio, e hacci di quegli nel popolo nostro che il tengon di quattragio»: VIII, 2, 35, a partire et al., Bologna, il Mulino, pp. 167-201 (poi in Id., Italia linguistica delle origini, a cura di V. Coletti et al., Lecce, Argo, ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] storico e pedagogico di ispirazione cristiana, con protagonisti di estrazione umile e popolare, Manzoni è costretto a fare i conti con nuove esigenze espressive. L’italiano della prosa coeva, ancorato ai modelli del ➔ purismo e del ➔ classicismo, gli ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] , si stabilizza nell’uso colto ma non in quello popolare. Nel sistema verbale si comincia ad aprire qualche spiraglio in cui si percepisce di più la spinta innovativa dell’italiano secentesco è la sintassi. Nella prosa argomentativa si diffonde una ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] , che designando la pasta è spesso riconosciuto come plurale, in inglese e tedesco (popolare) è singolare e forma un nuovo plurale nel significato spregiativo di «(uomo) italiano». Anche Azzurri, essendo il nome di una squadra, viene spesso messo al ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...