Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] a sinistra anche quando l’esperiente è un complemento oggetto. La dislocazione a sinistra senza segnacaso è invece frequente in ➔ italianopopolare (Berruto 1997: 119-121; ➔ colloquiale, lingua), un tratto che è recentemente passato anche nell ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] un prete dell’Appennino emiliano: tutte esili tracce che preludono all’exploit, fra Ottocento e Novecento, del cosiddetto ➔ italianopopolare (D’Achille 1994; Trovato 1994: 32-44; Marazzini 1993: 42-54).
L’esigenza di rendere pienamente fonetica l ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] standard, ci (con estensione del valore del clitico polivalente ci a tale funzione) in ➔ italianopopolare (soprattutto al Nord), le (con analoga estensione) in varietà regionali incolte settentrionali, je in varietà regionali molto marcate dell ...
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Il Settecento fu un secolo decisivo per le sorti della lingua italiana, investita dalle grandi innovazioni culturali del periodo, che mettono in moto il processo destinato a modernizzarne le strutture, [...] Uno di questi è la commedia, dove si fa strada un italiano intermedio tra il registro alto e quello basso nella ricerca di I, iv, 2): il fiorentino è fonte di comunicazione viva e popolare per l’uno, lingua per eccellenza delle lettere per l’altro.
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] stile di missione che ha da essere tutto semplice e popolare»: D’Agostino 1989: 184).
Neppure il profondo sommovimento spirituale che toccò col giansenismo anche l’Italia religiosa dal Settecento all’Ottocento riuscì a produrre modelli omiletici ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] iˈkːe tːu ˈvːɔi] «dimmi che cosa vuoi») e in sostituzione dell’ital. «ciò», «quello che» ([fai iˈkːe tːu ˈvːɔi] «fai Dal momento che, a livello popolare, il toscano appare, soprattutto nella sua facies centrale, un italiano storpiato e parlato male, l ...
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I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...] tra gli anziani.
Dal punto di vista geografico, l’uso degli allocutivi è molto variegato. Nell’italianopopolare di un’ampia area dell’Italia centrale (Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo), soprattutto nel contado, si usa quasi soltanto il tu. A un ...
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In italiano i nomi (chiamati anche, con termine tradizionale, sostantivi) sono una delle ➔ parti del discorso variabili (anche se esistono nomi invariabili) e, come accade in tutte le lingue, occupano, [...] cristiano, ecc., sono invece di registro popolare.
Alcuni nomi generali operano come complementatori, cioè di una volta’.
Nomi supporto esistono, tra le lingue romanze, solo in italiano e in francese (coup de foudre «colpo di fulmine», coup de coeur ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] nelle forme di frase relativa documentate nell’➔ italianopopolare e in generale colloquiale (➔ colloquiale, lingua), principale, che accomuna l’ablativo assoluto latino e il participio assoluto italiano. In (57), ad es., il soggetto del gerundio (il ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] stanno tra il 5% e il 10%, mentre nelle località più popolose possono toccare anche il 15% o il 20% (Delille 1989; donne dal 30 al 45% (Toscani 1993).
Con i censimenti dell’Italia unita, a partire dal 1861, abbiamo finalmente dati per tutte le città ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...
popolo1
pòpolo1 (ant. pòpulo) s. m. [lat. pŏpŭlus]. – 1. a. Il complesso degli individui di uno stesso paese che, avendo origine, lingua, tradizioni religiose e culturali, istituti, leggi e ordinamenti comuni, sono costituiti in collettività...