Il termine Costituzione viene ad assumere una pluralità di significati assai diversi tra loro, a seconda dei contesti storici, politici, sociali e culturali di riferimento. Generalmente, per costituzione [...] (la c.d. materia costituzionale), anche se poi l’individuazione di questi contenuti è controversa: per H. Kelsen, la costituzione non sarebbe altro che la «norma fondamentale» all’interno della sua concezione piramidale dell’ordinamento giuridico ...
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Per abrogazione si intende la cessazione di efficacia di un atto normativo. Generalmente, l’abrogazione riguarda la successione delle leggi del tempo (la legge posteriore abroga la legge anteriore incompatibile [...] . n. 1/1956. Di abrogazione, infatti, si parlava a proposito della concezione di giurisdizione costituzionale elaborata da Kelsen, secondo il quale l’intervento della Corte costituzionale avrebbe comportato l’abrogazione della legge non conforme alla ...
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L'a. p., secondo l'opinione ora prevalente in dottrina, non è un concetto universale, ma storico, in quanto essa nasce dalla realtà di far fronte a bisogni e istanze di singoli e di gruppi. L'accrescersi [...] . Il pensiero giuridico ha scoperto nuove formule, quali il gradualismo e il pluralismo. La prima, dovuta a Kelsen e alla scuola di Vienna, parte dal principio della superiorità della funzione legislativa rispetto a quella amministrativa e ...
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La sanzione è la conseguenza giuridica negativa che l’ordinamento riconnette a un’azione antigiuridica, qualificata come illecita. Nella dottrina contemporanea ha assunto grande rilievo la distinzione [...] misura della pena. Sotto il profilo fenomenologico, contrariamente a quanto sostenuto nella teoria formale della sanzione di H. Kelsen, non è la norma sanzionatoria a rendere possibile l’identificazione dell’illecito, ma è la norma prescrittiva, che ...
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Locuz. impiegata da Kant per indicare ciò che è richiesto dalla legge morale, indipendentemente da qualunque condizione di fatto e dall’intero ordine della natura. La legge morale è espressione della ragione [...] riportato in auge la distinzione di Sein e Sollen. Al neokantismo si è ricollegato il positivismo giuridico di Kelsen, con intenti sistematici: «Qualsiasi tentativo di rappresentare il significato di norme giuridiche mediante regole che descrivono il ...
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La distinzione tra una disposizione e una norma riflette la dialettica tra legislazione e interpretazione (lex e interpretatio, secondo la terminologia utilizzata dai giuristi medioevali) o, per dirla [...] di sentenze (manipolative, additive, sostitutive ecc.), le quali – andando ben al di là della concezione di H. Kelsen del giudice costituzionale come di un legislatore negativo – incidono per l’appunto, non sul testo delle disposizioni legislative ...
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Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] , H. e altri, Studien über Autorität und Familie, Paris 1936 (tr. it.: Studi sull'autorità e la famiglia, Torino 1974).
Kelsen, H., General theory of law and State, Cambridge, Mass., 1945 (tr. it.: Teoria generale del diritto e dello Stato, Milano ...
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PASSERIN d’ENTRÈVES, Alessandro
Paolo Silvestri
– Nacque a Torino il 26 aprile 1902 da Ettore Passerin d’Entrèves et Courmayeur, di antica e nobile famiglia valdostana, e da Maria Gamba.
Ottenuta la [...] come Friedrich Meinecke e Carl Schmitt. In quello stesso anno trascorse alcuni mesi a Vienna dove frequentò le lezioni di Hans Kelsen.
L’8 aprile 1931 si unì in matrimonio con Giuseppina d’Orsara, dalla cui unione nacquero Maria Rosa e Teodoro.
Nel ...
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Diritto
In diritto costituzionale, proposizione normativa (o enunciato) contenuta in un testo, usualmente distinta dalla norma, che risulta invece dall’attività interpretativa delle diverse disposizioni.
La [...] di sentenze (manipolative, additive, sostitutive ecc.), le quali – andando ben al di là della concezione di H. Kelsen del giudice costituzionale come di un legislatore negativo – incidono per l’appunto, non sul testo delle d. legislative ...
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MAGGIORANZA, PRINCIPIO DI
Augusto Barbera
Carlo Fusaro e Vincenzo Denicolò
Diritto
di Augusto Barbera, Carlo Fusaro
Introduzione
Il principio di maggioranza è quello in base al quale nell'ambito [...] Minoritaeten, in Zeitschrift fuer das privat und oeffentliches Recht der Gegenwart, XXV, fasc. 1, Wien 1898, pp. 429-466.
Kelsen, H., Demokratie, in Schriften der Deutschen Gesellschaft für Soziologie, vol. V, Tübingen 1927, pp. 37-68 (tr. it.: La ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...