La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] es., lavora-zion-e, lavora-tor-e).
L’italiano ha sostituito alcune caratteristiche del tipo morfologico fusivo proprie del latino (in particolare l’uso dei casi nei nomi e negli aggettivi e la coniugazione verbale sintetica, anche nell’espressione ...
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ANZICHE O ANZI CHE?
La grafia corretta nell’italiano contemporaneo è anziché, con ➔univerbazione
Preferisce giocare anziché studiare
Le tue parole, anziché rabbonirlo, l’hanno inasprito.
Usi
La [...] , anzichenò (D. Buzzati, Le cronache fantastiche).
Storia
Nell’italiano antico, in cui anzi conservava il significato etimologico del latino ante ‘prima’, era normale l’uso di anzi che (scritto staccato) con valore temporale
non so s’io mi ...
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La costruzione causativa (detta anche, meno spesso, fattitiva) è una struttura del tipo seguente:
(1) [ho fatto] [cantare la canzone]
(2) ho fatto cantare i bambini
(3) ho fatto cantare la canzone ai bambini
In [...] facias (Apicio, De re coquinaria III, 2, 8)
«e fa’ bollire a fuoco lento»
È solo nel medioevo che il latino mostra segni frequenti di una struttura causativa nel senso descritto (Chamberlain 1986: 59 segg.):
(40) mulierem clamare fecit (Gregorio di ...
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L’accusativo preposizionale (detto anche oggetto preposizionale) è il fenomeno, diffuso in diverse parlate italiane e in varie aree romanze, per cui il complemento oggetto (➔ oggetto, costituito tanto [...] rumeno, catalano, occitano, sardo, e vari dialetti italiani). La preposizione è a nella maggior parte dei casi, in rumeno è pe (dal latino per), ma in siciliano si trova anche da (Rohlfs, 1984: 79). Lo spagnolo standard è la lingua romanza in cui la ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] e virgola si trova per la prima volta nei testi a stampa italiani, in particolare – per quanto riguarda le opere in latino – nel De Aetna, dialogo giovanile di ➔ Pietro Bembo che Aldo Manuzio (➔ editoria e lingua) diede alle stampe nel febbraio 1496 ...
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Il termine allografo (dal gr. allós «altro» e grápho «scrivo») indica le diverse modalità di trascrizione di un suono: il termine designa sia le infinite configurazioni che uno stesso simbolo (per es. [...] , non possedeva la serie delle affricate, ma soltanto quella delle velari. Però, come si legge in Patota (20072: 79-80), già nel latino tardo e poi nel passaggio ai volgari, i suoni /k/ e /g/ si sono palatalizzati in /ʧ/ e /ʤ/ dinanzi alle vocali e e ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] andato» (azione che ha ancora effetti sul presente).
L’uso dell’ausiliare habēre con il participio passato si trova già in latino arcaico e in quello di età classica: omnes res relictas habeo «ho tutte le cose lasciate» = «ho lasciato tutte le cose ...
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-IGLIA- O -ILIA-?
Alcuni aggettivi presentano una doppia forma
familiare / famigliare, filiale / figliale, consiliare / consigliare
Le due varianti, assolutamente equivalenti dal punto di vista del significato, [...] , figlio e consiglio sono di origine popolare e quindi hanno subito alcune trasformazioni fonetiche rispetto alle parole latine da cui hanno origine (familiam, filium, consilium); invece i derivati come familiare, filiale e consiliare sono parole ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] numero di aggettivi ha un suffisso di elativo diverso: si «tratta di un uso colto, che ricalca direttamente il modello latino degli aggettivi in -ĕr, e in -dĭcus, -fĭcus, -vŏlus» (Serianni 1989: 214):
(7)
acre → acerrimo
celebre → celeberrimo
integro ...
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Il raddoppiamento sintattico è un fenomeno di ➔ sandhi esterno (o di ➔ fonetica sintattica), di natura assimilatoria (almeno in origine: cfr. § 3; ➔ assimilazione), che si verifica nell’➔italiano standard [...] per sub cura, at tuos per ad tuos, ecc. Assimilazioni fonosintattiche, cioè a confine di parola, sono inoltre testimoniate anche da scrittori latini e dagli stessi grammatici: ad es., cu [nː]obis per cum nobis, cu [nː]os per cum nos (per i dettagli ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
latinismo
s. m. [der. di latino]. – 1. Elemento linguistico (parola o locuzione) adottato stabilmente o occasionalmente dal latino in una lingua diversa, sia nella sua forma originaria (iunior e senior, excursus, lapsus, raptus, ab origine,...