In chimica, l’insieme delle forze che si stabiliscono fra atomi (di specie diversa o anche identici) in grado di consentire la formazione delle molecole (➔ molecola). Tali forze, dette di l., sono essenzialmente [...] distribuzione atomica è essa stessa determinata in gran parte dalla natura dei legami. Il carattere direzionale dei l. covalenti (come per es. nell’atomo di carbonio tetraedrico) è particolarmente importante nella determinazione delle configurazioni ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] , si può verificare che gli atomi di silicio e ossigeno si dispongano in una struttura irregolare ma con i legamicovalenti completamente e globalmente saturati a impedire il riordino della struttura.
In v. più complessi, il meccanismo che produce la ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] sporgendo ai due lati di questo con le loro regioni idrofile, altre sono ancorate a proteine integrali differenti da legamicovalenti, altre ancora sono appena appoggiate a uno dei due lati delle m. e, probabilmente, ne esistono anche alcune che ...
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Chimica
Processo attraverso il quale una dispersione colloidale passa allo stato di gel con formazione di larghi aggregati. Deriva dalla destabilizzazione di un sistema colloidale conseguente al fatto [...] tra di loro formando il polimero di fibrina (fibrina solubile); c) in questa fase avviene la stabilizzazione dei legamicovalenti (fibrina cross-linked). Il fattore XIII o fattore stabilizzante la fibrina, circola nella sua forma inattiva, viene ...
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Ogni sostanza che si dissoci, in misura maggiore o minore, in ioni, quando venga disciolta in acqua (o in altri solventi dissocianti).
Soluzioni elettrolitiche
Le soluzioni elettrolitiche costituiscono [...] dissociato, allora si ha, di solito, la formazione di ioni complessi; la loro produzione implica lo stabilirsi di legamicovalenti temporanei o stabili che influenzano il coefficiente di conducibilità e di attività degli ioni interessati. Gli e. fusi ...
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Reazioni chimiche
Gabriello Illuminati
di Gabriello Illuminati
Reazioni chimiche
sommario: 1. Introduzione e cenni storici. 2. Perché avviene una reazione chimica. 3. Come avviene una reazione chimica. [...] dei radicali liberi e il trasferimento del sito radicalico. La formazione dei radicali consiste nella omolisi unimolecolare del legamecovalente. Esempi sono la formazione di due atomi di cloro da una molecola di cloro e quella di due radicali ...
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Nanotecnologie
Giorgio Benedek
Paolo Milani
Il termine nanotecnologia indica un approccio multidisciplinare alla realizzazione di materiali, dispositivi e sistemi nei quali almeno una delle tre dimensioni [...] di Robert Curl, Harold Kroto e Richard Smalley dei cluster di carbonio a forma di gabbia chiusa con legamicovalenti di tipo grafitico (sp2), inizialmente denominati buckminsterfullereni e quindi semplicemente fullereni, si è aperto un vasto campo di ...
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Macchine molecolari
Vincenzo Balzani
Margherita Venturi
In natura esistono circa un centinaio di specie atomiche diverse capaci di combinarsi tra loro per formare molecole. Nella maggior parte dei [...] questo tipo, due esempi dei quali sono mostrati nella Tav. I.1.
I sistemi supramolecolari basati sulla formazione di legamicovalenti sono stabili, cioè non possono dissociarsi e riassociarsi e, quindi, non presentano la flessibilità che è tipica dei ...
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ibridazione
A ndrea Ciccioli
In chimica teorica, operazione (detta anche ibridizzazione) consistente nel combinare matematicamente due o più orbitali atomici allo scopo di ottenere nuovi orbitali, anch’essi [...] questa configurazione porterebbe a prevedere per il carbonio la tendenza a comportarsi in modo bivalente, cioè a stabilire due legamicovalenti con altri atomi. Inoltre, poiché gli orbitali p sono tra loro ortogonali, la specie CX2 che si formerebbe ...
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adsorbimento
Giuseppe Cappelletti
Ripartizione di una specie chimica tra una fase continua (massiva) e l’interfase che separa questa da un’altra fase con cui si trova in contatto. Esempio comune di [...] di van der Waals, con calori di adsorbimento tra 0 e 20 kJ per mole di adsorbato) o di tipo chimico (legamicovalenti, con calori di adsorbimento tra 80 e 400 kJ per mole), può essere localizzato oppure dare origine alla formazione di un monostrato ...
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legame
(ant. ligame) s. m. [dal lat. ligamen, der. di ligare «legare»]. – 1. In senso concr., non com., qualsiasi cosa con cui si lega o che tiene legato: sciogliersi, liberare dai legami. In meccanica, sinon. poco usato di vincolo. Nel linguaggio...