legamelegame [Der. del lat. ligamen, da ligare "legare"] [LSF] Ciò che tiene legate insieme due o più cose e anche l'insieme di queste cose legate tra loro. ◆ [ALG] [ANM] Sinon. poco usato di relazione [...] di elettroni (basico o accettore di protoni). Il simbolo usuale che indica il legame è A-H...B. I gruppi A-H e B possono appartenere a con cariche di segno opposto e di l. omopolare (o covalente) quando si tratta di forze di scambio o di risonanza; ...
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Parte della chimica che si occupa della struttura, delle proprietà, della progettazione e della sintesi delle supermolecole, costituite da molecole associate mediante legami non covalenti (legami idrogeno, [...] altamente selettivo altre molecole o ioni (riconoscimento molecolare) e di interagire con essi senza la formazione di nuovi legamicovalenti. Da questo punto di vista, pur potendo essere di non elevato peso molecolare, le supermolecole si avvicinano ...
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Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] , si può verificare che gli atomi di silicio e ossigeno si dispongano in una struttura irregolare ma con i legamicovalenti completamente e globalmente saturati a impedire il riordino della struttura.
In v. più complessi, il meccanismo che produce la ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] l’1,4% (tab. 1).
H, O, N e C sono gli elementi a numero atomico più basso che possano formare legamicovalenti, mettendo in comune gli elettroni dello strato più esterno. Hanno infatti bisogno, rispettivamente, di 1, 2, 3 e 4 elettroni per completare ...
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Elemento chimico, simbolo B, numero atomico 5, peso atomico 10,82 (costituito per l’81,17% dall’isotopo 115B e per il 18,83% da quello 105B, densità variabile da 1,73 (b. amorfo) a 2,34 g/cm3 (b. cristallino), [...] applicazioni nucleari.
Composti stabili
Il b. presenta nei suoi composti stabili lo stato di ossidazione +3 formando legamicovalenti attraverso ibridazioni di tipo trigonale piano del tipo sp3. Anidride borica (B2O3) Si ottiene riscaldando l’acido ...
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Chimica sopramolecolare
Jean-Marie Lehn
SOMMARIO: 1. Dalla chimica molecolare a quella sopramolecolare. 2. Riconoscimento molecolare: a) riconoscimento, informazione, complementarità; b) recettori molecolari; [...] regole che governano le strutture, le proprietà e le trasformazioni delle specie molecolari nelle quali sono presenti legamicovalenti.
La chimica sopramolecolare potrebbe essere definita come una ‛chimica che sta al di sopra della molecola', poiché ...
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Argille e origine della vita
Alexander Graham Cairns-Smith
(Department of Chemistry, University of Glasgow Glasgow, Gran Bretagna)
L'origine della vita è materia interdisciplinare dagli ampi confini. [...] la catalisi minerale, tuttavia il problema ha a che fare più con la specificità che con la formazione e la rottura di legamicovalenti. Ci sarebbe voluta una specificità più netta di quella in cui ci siamo imbattuti finora con le argille (o con le ...
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Macchine molecolari
Vincenzo Balzani
Margherita Venturi
In natura esistono circa un centinaio di specie atomiche diverse capaci di combinarsi tra loro per formare molecole. Nella maggior parte dei [...] questo tipo, due esempi dei quali sono mostrati nella Tav. I.1.
I sistemi supramolecolari basati sulla formazione di legamicovalenti sono stabili, cioè non possono dissociarsi e riassociarsi e, quindi, non presentano la flessibilità che è tipica dei ...
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Termodinamica molecolare
Sergio Carrà
La termodinamica classica macroscopica è stata definita come un insieme di utili relazioni fra diverse grandezze, ciascuna delle quali può essere misurata in modo [...] , infine, che un atomo di idrogeno può agire all'interno di una molecola come elemento legante fra un atomo elettronegativo, al quale è unito con un legamecovalente, e un altro atomo elettronegativo, quale il fluoro, l'ossigeno o l'azoto. A questo ...
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membrana
membrana [Lat. membrana "che copre le membra", da membrum "membro", pl. membra] [LSF] Denomin., in genere precisata da una qualificazione, di strutture e organi di forma avvolgente (per es., [...] insolubili (di solito a base di stirene divinilbenzene) che formano lo scheletro sul quale sono fissati, con legamicovalenti, gruppi funzionali acidi (solfonici, carbossilici nel caso di m. cationiche) o basici (amminici, ammonio quaternario, ecc ...
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legame
(ant. ligame) s. m. [dal lat. ligamen, der. di ligare «legare»]. – 1. In senso concr., non com., qualsiasi cosa con cui si lega o che tiene legato: sciogliersi, liberare dai legami. In meccanica, sinon. poco usato di vincolo. Nel linguaggio...