In genetica, termine coniato (1958) da F. Jacob e E. Wollman indicante un elemento genetico presente nei batteri che può replicarsi autonomamente nel citoplasma o inserirsi nel cromosoma batterico e replicarsi [...] il fattore F (fertility) di Escherichia coli (v. fig.), formato da un anello di DNA a doppia elica chiuso da legamicovalenti. I geni del fattore F determinano la formazione del pilus e il trasferimento dell’informazione genetica da un batterio a un ...
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Pigmento che in alcune alghe funge da gruppo prostetico di proteine attive nella fotosintesi ( ficobiliproteine). Come le clorofille, le f. sono tetrapirroli, ma a catena aperta, anziché ciclizzati in [...] anelli porfirinici; hanno peso molecolare di circa 586 e nelle ficobiliproteine sono unite con legamicovalenti a molecole proteiche di peso molecolare da 100.000 a 300.000. Nelle ficobiliproteine le f., che hanno la banda di massimo assorbimento tra ...
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Amminoacido contenente zolfo, HOOCCH(NH2)CH2SH (acido α-ammino-β-tiolpropionico). È un costituente di molte proteine e il suo gruppo SH può essere facilmente ossidato da numerosi agenti ossidanti, incluso [...] parte di una catena polipeptidica possono reagire fra loro, a due a due, formando legamicovalenti disolfuro S-S: questi, per la loro natura di legami forti, contribuiscono a rendere stabile la struttura terziaria (tridimensionale) della proteina. ...
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tropoelastina In biochimica, molecola che costituisce la subunità base delle fibrille di elastina (➔ elastiche, fibre). La t. ha un peso molecolare di circa 72.000 e contiene circa 800 residui amminoacidici, [...] ricchi di residui di glicina separati da corti tratti, non elicoidali, contenenti alanina e lisina, necessari per la formazione di legamicovalenti. I residui di lisina sono i precursori della desmosina (➔) che può legare da due a quattro catene di ...
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Il complesso delle trasformazioni chimiche che avvengono nelle cellule degli organismi eucarioti e procarioti in modo coordinato e finalizzato, al quale cooperano molti enzimi e sistemi multienzimatici [...] piccola dell’energia totale racchiusa nei legami delle biomolecole. Infine, nel terzo stadio inattivo, per parecchi eventi catalitici. In certi casi, la modificazione covalente ha lo scopo di rendere l’enzima attivo solo quando raggiunge ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] molecolare basato su un gran numero di legami idrogeno, legami ionici o interazioni idrofobiche. La corrispondenza fra di fattori che si legano al DNA, sia le modificazioni covalenti del DNA stesso.
Controllo dell'espressione dei geni per le ...
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GENE
Burke H. Judd
Storia e problematiche della ricerca. - La doppia elica del DNA. - La fase esplosiva nell'evoluzione del concetto di g. (v. anche codice genetico, in questa Appendice; genetica, XVI, [...] o C nel DNA) e da un gruppo fosforico. Queste unità nucleotidiche formano lunghe catene legandosi l'una all'altra tramite legamicovalenti tra il radicale fosforico dell'una e lo zucchero della successiva. Le due catene di una molecola a doppia elica ...
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ORMONI (XXV, p. 571; App. II, 11, p. 460)
Giovanni Battista Marini-Bettolo
Paolo Marrama
Michele Sarà
Generalità e aspetti strutturali. - Negli ultimi anni le ricerche hanno consentito in molti casi [...] , forse alcuni o. peptidici vengono in gran parte veicolati nel circolo sanguigno da specifiche proteine con cui contraggono legamicovalenti. Ne deriva che lo stesso o. è presente a livello plasmatico in due forme interscambiabili fra loro: una ...
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MUTAGENESI
Luciana Migliore
La m. è il processo di alterazione dell'informazione genetica, sia a livello di singoli geni, sia a livello cromosomico, sia a livello di genoma; comprende anche l'insieme [...] che sfrutta l'energia della luce visibile, la fotoliasi, per riconoscere i dimeri e scinderne i legamicovalenti, ripristinando così la situazione originaria. Il sistema è ubiquitario.
Riparazione per escissione. Sistema deputato alla rimozione ...
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SIMMETRIA
(XXXI, p. 804; App. III, II, p. 745; IV, III, p. 331)
Fisica. - Simmetrie e supersimmetrie. - Una s. è una trasformazione, sulle variabili dinamiche che descrivono un sistema fisico, che connette [...] di elettroni e protoni e loro passaggio attraverso barriere di potenziale nelle citomembrane; riordino di sistemi di legamicovalenti, ecc.) che non sono descrivibili secondo la fisica classica essendo al limite, si potrebbe dire all'interfaccia ...
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legame
(ant. ligame) s. m. [dal lat. ligamen, der. di ligare «legare»]. – 1. In senso concr., non com., qualsiasi cosa con cui si lega o che tiene legato: sciogliersi, liberare dai legami. In meccanica, sinon. poco usato di vincolo. Nel linguaggio...