BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] tribunali civili risultava da una confusione consuetudinaria dello spirituale e del temporale formalizzata liberamente nei contratti i valori monetari, l'opposto dunque di quella legge del maximum per cui le derrate si vendevano al prezzo fissato in ...
Leggi Tutto
Federazione
Giuseppe de Vergottini
I vincoli federativi all'interno e all'esterno dell'ordinamento statale
'Federazione' è concetto che attiene a collegamenti collaborativi istituzionalizzati fra entità [...] II, sezz. 2 e 3; svizzera, art. 3; austriaca, artt. 10 ss.; Legge fondamentale tedesca, artt. 30 e 70; British North America act del 1867, artt. 91 anche se inespresso, di natura consuetudinaria, valorizzato dalla giurisprudenza costituzionale ...
Leggi Tutto
ELEONORA d'Arborea
Antonello Mattone
Nacque probabilmente in Catalogna intorno al 1340 da Mariano de Bas-Serra e da Timbora de Rocaberti.
Suoi fratelli furono Ugone, nato nel 1337, Beatrice ed un'altra [...] e processuale, ebbe il compito di regolare tutti gli aspetti consuetudinari della società agropastorale della Sardegna. Venne abrogata soltanto nel 1827 con la promulgazione delle Leggi civili e criminali pel Regno di Sardegna raccolte e pubblicate ...
Leggi Tutto
Diritto
Situazione derivante da un determinato rapporto o da una determinata norma per la quale un soggetto giuridico può essere chiamato a rispondere della violazione colposa o dolosa di un obbligo giuridico.
R. [...] treni e art. 128 t.u.e.l. (testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), per i componenti dei Comitati regionali di .
La r. internazionale, disciplinata da principi consuetudinari, è altresì oggetto di un progetto di codificazione ...
Leggi Tutto
Parola latina («diritto») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici.
Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, [...] quali esistevano alcune norme fondamentali, formatesi in via consuetudinaria, aventi una posizione gerarchicamente superiore rispetto alle altre quale il giudice, la cui conoscenza delle norme di legge è presupposta, è tenuto all’applicazione di esse ...
Leggi Tutto
Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] il suo significato varia con il variare delle nozioni di diritto e di legge, in particolare a seconda che si faccia riferimento alla legge naturale e divina, a quella consuetudinaria o a quella positiva. In quest'ultimo caso, che si verifica con la ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi e il diritto feudale
Mario Montorzi
I teorici del diritto arrivano ben tardi sui campi dell’esperienza feudale: non è infatti possibile parlare da subito dell’esistenza di un vero e proprio [...] organico tra gli istituti del diritto volgare e consuetudinario e il nuovo textus della feudistica: che nel di giudici e scienza di professori tra XII e XIII secolo, in Legge, giudici, giuristi, Atti del convegno, Cagliari 18-21 maggio 1981, Milano ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi di fronte alla città e all’Impero
Claudia Storti
L’eredità altomedievale
«Supponi che un potente mi sia creditore: si rifiuta di onorare il debito e, proprio per la sua potenza, non posso [...] interpretazione dei giudici), in parte orali e di natura consuetudinaria, come, prime tra tutte, le consuetudini feudali. e la serenità di essere la ‘luce’, il capo (dux) e la legge di sé stessi, di sciogliere, per così dire, gli ormeggi e prendere ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Medioevo e modernità: le diverse fondazioni di due civiltà giuridiche
Paolo Grossi
Alle radici della civiltà giuridica medievale
Quando cominciò a fiorire, alla fine dell'11° sec., diramandosi poi da [...] suo rapporto con i fatti: la sua fondazione è sempre consuetudinaria e intensa è la sua fattualità. Insomma, la mentalità giuridica giuridico moderno, sacerdoti del culto della legge, avversari acerrimi di un diritto giurisprudenziale trascinatosi ...
Leggi Tutto
polizia
Giovanni Bianconi
Margherita Zizi
Una istituzione al servizio dell’ordine pubblico
La polizia è uno strumento del potere esecutivo, legittimato a usare la forza. Ha il compito di assicurare [...] polizia investigativa.
In Gran Bretagna invece, prevalse per lungo tempo l’antico sistema della common law («legge comune», cioè consuetudinaria), in base alla quale spettava ai cittadini il compito di organizzare le attività di polizia della propria ...
Leggi Tutto
norma
nòrma s. f. [dal lat. norma «squadra» (come strumento) e fig. «regola»]. – 1. In origine, con sign. non più in uso, strumento adoperato da tecnici e operai per tracciare misure e rapporti di linee e di angoli; squadra: fare a norma,...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...