LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] non fosse condizionata da tratti dialettali specifici, in modo da garantire comunque la rima, in qualsiasi regione dell'Impero fosse letto il testo. Ad esempio due forme verbali come kam 'venne' e nam 'prese' che rimavano in alemanno non potevano ...
Leggi Tutto
Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse [...] . 2. Resoconto, condiviso in Rete, delle proprie letture, scelte in base alla collocazione dei libri nello scaffale (per esempio, vengono letti tutti i libri che occupano la mensola più in alto).
• Ma a noi piace di più l’idea lanciata dal quotidiano ...
Leggi Tutto
L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] ), La lingua italiana del Novecento, a cura di M.L. Fanfani, con un saggio introduttivo di G. Ghinassi, Firenze, Le Lettere.
Mioni, Alberto M. (1993), Fonetica e fonologia, in Sobrero 1993, vol. 1º, pp. 101-39.
Palermo, Massimo (1997), recensione a ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] aggiunta anche la categoria della informatività (fā᾽ida, lett. guadagno), che in gran parte si sostituì alla scopo di semplificare la terminologia usa il termine mubtada᾽ (soggetto, lett. principio [della frase]) per indicare anche l''agente' (fā῾ ...
Leggi Tutto
Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] allo stesso torno di anni (Mancini 1994: 28).
La formularità del latino notarile si manifesta nella frase que ki contene (lett. «che qui dice») e nelle espressioni parte Sancti Benedicti «la parte di San Benedetto» (Placito di Capua), parte Sancte ...
Leggi Tutto
Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] , a cura di P. Caratù & P. Piemontese, Bari, Università degli studi, Istituto di filologia romanza, Facoltà di lettere, pp. 185-214.
Bove, Giovanni & Centola, Giuseppe (2003), Dizionario del dialetto formiano, Formia, D’Arco Edizioni.
Bruni ...
Leggi Tutto
Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] di frontiera tra la consapevolezza del presente e l'affiorare involontario di sensazioni antiche o lontane.
Quali sono allora le lettere di questo alfabeto o le parole di questo lessico? Secondo lo psicologo inglese M. Argyle, oltre agli aspetti già ...
Leggi Tutto
La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] Maurizio & Branca, Vittore (2002), Il capolavoro del Boccaccio e due diverse redazioni, Venezia, Istituto veneto di scienze lettere ed arti, 2 voll.
Zaccarello, Michelangelo (2003), Primi appunti tipologici sui nomi parlanti, «Lingua e stile» 38 ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] , che portarono alla guerra dei Trent’anni. Ne fu danneggiata gravemente l’unitarietà culturale, proprio mentre le lettere tentavano una loro organizzazione (per es., la Fruchtbringende Gesellschaft, fondata a Weimar nel 1617 su modello dell ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] monocromi riempiti di elementi omogenei, E. Krasinski, Z. Jurkiewicz, A. Starczewski, interessato alla serialità di unità (lettere, segni, oggetti), I. Pierzgalski, autore di environments con oggetti e proiezioni di diapositive, A. Strumillo, che ...
Leggi Tutto
letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...