Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] ci metterei anche le filosofie che credono di funzionare troppo bene e senza umiltà verso il reale (Italo Calvino, Lettere)
Nelle parlate giovanili e in alcune varietà regionali, troppo come intensificatore di aggettivi vale «molto»: quel film era ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] a una congiunzione indicante unione o alternativa, ad es. quando è posto tra due numerali in sequenza, sia in cifre sia in lettere (due-tre compresse al giorno);
(b) mette i componenti di una coppia in rapporto analogo a quello che si stabilirebbe ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] iniziale: uno studio percettivo sul dialetto di Altamura (Bari), «Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia» s. 4a, 4, pp. 305-322.
Giannini, Stefania & Marotta, Giovanna (1989), Fra grammatica e pragmatica ...
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PETRINI, Pietro Antonio
Alessia Ceccarelli
PETRINI, Pietro Antonio. – Nacque a Palestrina, presso Roma, il 9 febbraio 1722, primogenito di Francesco Maria di Pietro Antonio di Francesco, uomo d’arme [...] , 4, 1762-90, ad diem 4 dicembre 1773; ibid., Stati d’anime, 1-22, 1729-1753, cc. n.n.; Curia vescovile, Ordinazioni, Lettere e testimoniali, filze n.n. (Petrini Cesare, 1749; Petrini Pietro A., 1737); S. Agapito, Stati d’anime, 1695, cc. n.n.; Roma ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] delle parole in italiano, Tübingen, Niemeyer.
Gusmani, Roberto (1981-1983), Saggi sull’interferenza linguistica, Firenze, Le Lettere, 2 voll.
Rainer, Franz (2004), Retroformazione, in Grossmann & Rainer 2004, pp. 493-497.
Sgroi, Salvatore ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] 1979), Sintagmi nominali quantificati e costruzioni dislocate a sinistra, «Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia» 9, 4, pp. 1525-1565.
Cordin, Patrizia (1988), Il clitico «ne», in Renzi, Salvi & Cardinaletti ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] della punteggiatura in Europa, Roma - Bari, Laterza.
Schiaffini, Alfredo (1935), Punteggiatura, in Enciclopedia Italiana di scienze, lettere, ed arti, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 1929-1937, 35 voll., vol. 28º, ad vocem.
Serianni ...
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simmetria
Walter Maraschini
La regolarità matematica nella natura e nell’arte
Un fiocco di neve ha un aspetto molto irregolare, eppure, osservato al microscopio, mostra sorprendenti simmetrie. La natura [...] per esempio i suoi vertici, se la figura in questione è un poligono.
Palindromi
I palindromi sono parole o frasi simmetriche, identiche sia che vengano lette da sinistra a destra sia da destra a sinistra. Alcuni vocaboli palindromi di tre e quattro ...
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GRIFFINI, Eugenio
Bruna Soravia
Nacque a Milano il 26 dic. 1878, unico figlio di Rocco, ispettore capo del Comune di Milano, e di Maria Reina. Appena adolescente intraprese lo studio della lingua araba, [...] Tripolitania, II (1925), pp. 124-132; G. Ricchieri, Il dottor E. G., in Rendiconti del R. Istituto lombardo di scienze e lettere, LVIII (1925), pp. 465-470; L. Beltrami, E. G. Bey. Catalogo dei libri a stampa ed elenco sommario dei manoscritti del ...
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Il punto e virgola è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) costituito dalla combinazione di un punto in alto e di una virgola ‹;›, che ha due funzioni principali:
(a) demarcativa, intesa come «capacità [...] articoli apparsi su «Il Lavoro» di Genova e su «Circoli» fin dal 1934, che davano il segno per spacciato, «“sul letto d’agonia”, nell’atto di raccomandarsi alla virgola, la quale, però, non aspetterebbe nemmeno l’eredità, essendo già “entrata in ...
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letta
lètta s. f. [der. di leggere, part. pass. letto]. – L’atto del leggere scorrendo rapidamente con l’occhio sullo scritto: aveva buona memoria, e gli bastava una l. per imparare la lezione; usato per lo più nell’espressione dare una l.,...
letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), le spalliere, i materassi del l.; coperta...