Organizzazioni internazionali
Sergio Romano
di Sergio Romano
Introduzione
Sino alla Rivoluzione francese la società internazionale è ancora, per certi aspetti, feudale: una sorta di grande piramide [...] più ambiziosi, fra cui in particolare lo sviluppo dei rapporti fra i paesi membri in un quadro caratterizzato dai principî del liberalismo economico. Più tardi, nel dicembre 1960, l'OECE modificò il proprio statuto e dimostrò la sensibilità dei paesi ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] per realizzare l’unità nazionale. Quello che il Piemonte aveva in più rispetto al resto d’Italia era infatti un movimento liberale efficiente, dotato di ispirazione ideale, di un progetto e di una guida politica. Lo Statuto si rivelerà per l’opinione ...
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Pena
Massimo Pavarini
di Massimo Pavarini
Pena
Introduzione: alcune utili distinzioni
Pene di fatto e pena legale
Una nozione sociologica di pena che si limiti a coglierne i profili descrittivi si [...] (a cura di Z.A. Pelczynsky), Cambridge 1971.
Costa, P., Il progetto giuridico. Ricerche sulla giurisprudenza del liberalismo classico, Milano 1974.
Davis, K.C., Discretionary justice: a preliminary inquiry, Champaign, Ill., 1973.
Dreshowitz, A., Fair ...
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Sindacato
Gino Giugni
Introduzione
Sindacato e sindacalismo sono essenzialmente un prodotto della storia. Nessuna definizione basata sulla conoscenza a priori potrebbe spiegare le ragioni per cui un'aggregazione [...] come una forma espansiva dell'idea stessa di libertà, quasi un'affermazione di dovuta coerenza con i principî del liberalismo politico. Non fu peraltro una conquista facile: l'affermazione del principio si trovò a contrastare severamente con gli ...
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Codici di settore
Roberto Carleo
Dalla codificazione ai codici di settore
I codici di settore trovano un espresso fondamento positivo nella l. 29 luglio 2003 n. 229 recante Interventi in materia di [...] dal quale guardare all’atteggiarsi del fenomeno dalle origini della codificazione fino ai tempi attuali.
Dapprima, nell’età liberale, il moto di unità nazionale trova soddisfazione nella centralità del codice civile del 1865 che, dominando il sistema ...
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Alberto Massera
Abstract
L’analisi verte sulla complessa e variegata esperienza dello “Stato imprenditore” in Italia, non senza riferimenti alla dimensione comparativa, e sulle prospettive di operatività [...] può essere pretermesso il ruolo giocato dall’impulso verso la privatizzazione dell’economia proveniente dalla forte ventata di liberalismo intriso di netti connotati di liberismo che, a partire dai sistemi anglo-americani, ha invaso l’intero mondo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] di diritto penale», 1929, pp. 3-6).
Pur senza intaccare il nullum crimen sine poena, il c.p. stravolgeva l’ordine liberale, a cominciare dalla pena di morte, già reintrodotta nella legge per la difesa dello Stato del 1926, ed estesa anche ad alcuni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Tendenze della civilistica postunitaria
Stefano Solimano
I civilisti italiani e la formazione del codice civile del 1865
Tra il 1860 e il 1865 la formula codice civile assume un significato di un’alta [...] e 'assolutismo giuridico' nell'Italia post-unitaria. Gli anni dell'Esegesi (1865-1881), in De la Ilustracìon al Liberalismo. Symposium en honor al profesor Paolo Grossi, Madrid 1995, pp. 399-418.
L. Mengoni, Ermeneutica e dogmatica giuridica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il lavoro
Giovanni Cazzetta
Libertà di lavorare e progresso
L’età contemporanea si apre all’insegna di grandi speranze, di un «radioso ottimismo» che spinge a credere a un miglioramento della vita materiale [...] dovranno essere lasciate al dominio delle «leggi speciali» (pp. 128 e segg., 170, 433).
Nella crisi dello Stato liberale
L’illusoria fiducia nella possibilità di ottenere ‘diritto sociale’ dallo Stato borghese fu oggetto di sprezzante ironia da ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] . Gentile ridusse alla formula mistica dell’«atto puro» la logica, l’arte, la f., lo Stato; oppose al liberalismo di Croce la retorica paternalista del Risorgimento e la trasformò in apologia del regime fascista. La rivoluzione relativistica del sec ...
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liberalismo
s. m. [der. di liberale]. – 1. a. L’esser liberale (nel sign. politico), l’avere sentimenti liberali: ha sempre manifestato apertamente il suo l.; l. d’idee, di principî, d’opinioni. b. Atteggiamento di comprensione e di rispetto...
liberal
‹lìbërël› agg., ingl. (propr. «liberale»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Termine che nei paesi anglosassoni, e spec. negli Stati Uniti, è usato per definire un’area culturale e politica aperta a innovazioni e mutamenti, e...