ROSSI-LEMENI, Nicola
Gianfranco Landini
ROSSI-LEMENI, Nicola. – Nacque a Istanbul il 6 novembre 1920, figlio di Paolo e di Xenia Lemeni Makedon. Il padre, ufficiale già nell’esercito zarista, e dopo [...] la famiglia, Rossi-Lemeni studiò a Roma, dandosi anche alla pratica sportiva (fu campione di nuoto); seguì il padre in Libia, allora colonia italiana, poi intraprese l’università a Padova, mentre l’ascolto dei dischi di Chaliapine (Fëdor Šaljapin ...
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GUIDI, Giacomo
Antonella Parisi
Nacque a Roma il 2 ag. 1884 da Ignazio e Carolina Guerrieri.
Il padre, esponente dell'alta borghesia romana, era un orientalista di fama e professore universitario e [...] nazionale di studi romani… 1930, Roma 1931, I, pp. 334-338; Fasti di Roma e archi trionfali in Tripolitania, in La Libia in venti anni di occupazione italiana, a cura di T. Sillani - G.E. Pistolese, numero speciale de La Rassegna italiana, XXXII ...
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(gr. ᾿Αμαζόνες) Nella mitologia greca, nome delle abitanti di uno Stato nella regione del fiume Termodonte, sulla costa meridionale del Mar Nero, governato da una regina e da cui gli uomini erano esclusi [...] . (da Ares e dalla ninfa Armonia, oppure da gruppi di donne scite separatesi dal loro popolo) e la patria di origine (Tracia, Libia). Nel culto sono collegate con Ares e con Artemide.
Le A. furono in lotta con i più famosi eroi di Tracia, Siria, Asia ...
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. Misura di capacità per liquidi, specialmente vino e olio. Ha sempre avuto valori svariatissimi, a seconda dei tempi e dei paesi. Fra quelli che assunse in Italia prima dell'adozione del sistema metrico [...] , l. 43,625; Pisa, l. 32,68; Roma, l. 58,341 (vino) e l. 57,48 (olio); Sicilia l. 34,38.
Oggi equivale in Grecia a l. 74,236; nel Madagascar a l. 41,85; a Malta a l. 43,162; in Portogallo a l. 16,32 o a l. 64; in Libia a l. 64,80; v. anche barrel. ...
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TROTTER, Alessandro
Botanico, nato a Udine il 26 luglio 1874; dal 1920 fino al suo collocamento a riposo fu prof. di patologia vegetale nella Facoltà agraria di Napoli. Ha pubblicato lavori importanti [...] , XXIV e XXV, Avellino 1925-31; Uredinales, monografia delle ruggini d'Italia, in Flora Italica cryptogama, Rocca S. Casciano 1908; Flora economica della Libia, Roma 1915; La Ginestra (Spartium junceum), ivi 1941; Il Nocciolo (Corylus), ivi 1951. ...
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Massimo Campanini
Nell’aprile del 1904, Gran Bretagna e Francia stipulavano l’Entente cordiale. L’accordo poneva fine alla decennale contrapposizione delle due massime potenze coloniali che, con il cosiddetto [...] come l’Iran e il Sudan, o anche la Turchia dopo la presa del potere di Tayyip Erdogan.
• Stanno a sé il Libano, unico paese arabo che poteva essere considerato una fragile democrazia, e Israele che ha più volte enfatizzato il fatto di essere l’unica ...
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BEGUINOT, Francesco
Tullio De Mauro
Nacque a Paliano (Frosinone) il 1° ag. 1879. Figlio di Pompeo e di Giulia Schifalacqua, il B., già negli anni del ginnasio, cominciò da autodidatta lo studio del [...] 1951, pp. 57-60; Gli studi sull'epigrafia libica e sulle iscrizioni tuaregh fatti in Italia nell'ultimo quarantennio, in Libia, I(1953), pp. 83-90; Elementi di linguistica, in L'Africa nei suoi aspetti geografici, storici ed umanistici, Roma 1953 ...
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Ario (Arrio)
Raoul Manselli
Eretico (secolo IV); dopo esser stato scolaro di Luciano di Antiochia, come diacono e poi prete della chiesa alessandrina, vide con favore lo scisma rigorista di Melezio di [...] e pochi altri fra preti e diaconi, fu condannato da Alessandro e da un centinaio di vescovi di Egitto e di Libia. Chiese allora l'appoggio del famoso, dottissimo Eusebio di Cesarea e dell'abile Eusebio di Nicomedia; così, grazie al loro aiuto ...
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Noto
Ideale Capasso
Nelle rose dei venti greche Νότος era il nome del vento di sud, corrispondente al latino Auster. Tale vento, caldo e apportatore di temporali e piogge, era considerato molto violento [...] venti meridionali (v. AUSTRO) apportatori di nebbie e piogge nel nostro emisfero. Della grande forza del vento di Austro, che regna in Libia, D. parla anche in Mn II IV 6, citando Lucano (Phars. IX 477-480), mentre s'incontra il nome N. nella stessa ...
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foro
Nel mondo romano, il f. era uno spazio adibito allo svolgimento del mercato, alla trattativa degli affari e, spesso, all’amministrazione della giustizia e al culto. Si trattava di una lunga piazza [...] ampliamenti, i cosiddetti f. imperiali, l’ultimo e il più monumentale dei quali fu costruito da Traiano. Essi furono il modello per complessi monumentali fondati in città provinciali, sia in Occidente sia in Africa (per es. a Leptis Magna, in Libia). ...
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libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...