Generale italiano (Bologna 1876 - Roma 1972). Prese parte alla campagna di Libia come ufficiale dei bersaglieri e quindi, con il grado di colonnello, alla prima guerra mondiale. Generale nel 1932 e comandante [...] civile. Governatore generale delle isole dell'Egeo (1940), fu nominato comandante superiore in Africa settentrionale e governatore della Libia (1941). Maresciallo d'Italia nel 1942, tornò in patria nel febbr. 1943. Collocato nella riserva nel 1947 ...
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Tebu Popolazione dell’Africa sahariana, dislocata con stanziamenti discontinui tra Niger, Libia, Ciad e Sudan. I T., suddivisi in clan patrilineari, sono pastori transumanti, dediti in parte anche al commercio [...] e all’agricoltura; professano la religione musulmana ...
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Diplomatico e uomo politico egiziano (n. 1893 - m. Cannes 1976). In Libia dal 1918 al 1922, fu uno dei capi della resistenza araba contro il riaffermarsi della sovranità italiana. Esponente tra i più in [...] vista degl'ideali del panarabismo, dal 1945 al 1952 fu segretario generale della Lega araba ...
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Statista ottomano (İstanbul 1815 - Nizza 1869). Medico, esercitò a Tripoli di Libia (1834-37), poi fu dragomanno nell'amministrazione della Porta. Fu più volte ministro degli Esteri (1852, 1855, 1858, [...] -66), riuscendo abilmente a evitare, o limitare, l'intervento delle grandi potenze in varie questioni (Serbia, Creta, Libano). Sono legate a lui importanti riforme liberali del periodo delle Tanzimat (Riforme) come quella dell'uguaglianza di tutti i ...
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Generale italiano (Mesagne 1883 - Roma 1968). Si segnalò nella guerra di Libia (1911-12) e nella prima guerra mondiale; quindi partecipò alla guerra d'Etiopia (1935-36), all'occupazione dell'Albania (1939) [...] e alla guerra contro la Grecia (1940-41). Nel luglio 1941 ebbe il comando del Corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR); rimpatriato l'anno seguente per dissensi con lo stato maggiore tedesco, fu inviato ...
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Generale italiano (Casal Monferrato 1880 - Frascati 1943); partecipò alla guerra di Libia, e nella prima guerra mondiale rivelò qualità notevoli durante l'offensiva austriaca nel Trentino (1916) e nel [...] corso della ritirata di Caporetto. Fu nominato capo dell'ufficio operazioni del Comando Supremo. Nel 1925 divenne sottosegretario alla Guerra, praticamente con poteri di ministro; nel 1926 senatore. Nel ...
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Giornalista e uomo politico italiano (Tripoli 1931 - Roma 2017). Espulso dalla Libia nel 1951 dal Protettorato inglese per le sue idee comuniste, a Roma ha lavorato per l’Unità. Funzionario del PCI ad [...] Agrigento, si è occupato di economia per la rivista Rinascita. Nel 1969 è stato tra i fondatori de Il Manifesto, iniziativa che gli è costata la radiazione dal partito. Del quotidiano è stato per quattro ...
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di Vermondo Brugnatelli
Nel Sahara, a cavallo tra Mali, Niger, Algeria, Libia e Burkina Faso, vivono i Tuareg. Loro, in realtà, non si definiscono con questo nome bensì con quello di Kel Tamashek (o Kel [...] ishumar, masse di diseredati senza lavoro, malamente inurbati o costretti all’emigrazione. Ciò accadde in particolare in Libia, dove i Tuareg vennero utilizzati come militari. Esasperati da questa situazione, a più riprese i nomadi si ribellarono ...
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FUNICIELLO, Renato
Alessio Argentieri
Infanzia e formazione
Nacque a Tripoli (in Libia) il 3 luglio 1939 da famiglia di origine campana, ultimo di tre figli di Luigi, ingegnere forestale, e di Carmela [...] capo della Divisione dedicata ai rapporti internazionali del Ministero comportò il suo spostamento, con famiglia al seguito, in Libia per occuparsi anche del problema della desertificazione.
A Tripoli nacque il terzogenito Renato, che lì svolse il ...
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Garamanti
Clara Kraus
Antica popolazione stanziata nella parte più meridionale della Libia, a sud della Sirti maggiore, nella regione già dai Romani chiamata Phazania (l'odierno Fezzàn). Il nome dei [...] G. ricorre tre volte in D.: in Cv III V 12, dove sulla traccia di Alberto Magno (Nat. loc. I 11) e di Lucano (IX 438 ss.), esplicitamente citati come fonti, essi sono collocati nel primo climate, cioè ...
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libamento
libaménto s. m. [dal lat. libamentum], raro. – Ciò che si offre agli dei nelle libagioni, e la libagione stessa: fatti a Nettuno e agli altri numi I libamenti (Pindemonte).
libano
libàno s. m. [dall’arabo libān «canapo, corda», o dall’ant. nordico līk-band, comp. di līk «orlo della vela» e band «legame, nodo»; cfr. fr. liban, provenz. ant. liban(t)]. – Corda vegetale, fatta di fibre intrecciate e non ritorte,...