L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] delle manomissioni a voce sul letto di morte del vescovo81, l’esenzione dagli obblighi curiali nell’inverno 312-313, estesa da Licinio all’intero Impero nel 313 – anche se poi egli stesso le cancellerà, fino alla reintroduzione di Costantino nel 324 ...
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Costantinopoli
Città fondata da Costantino il Grande sulla preesistente Bisanzio e solennemente inaugurata nel 330; fu per 11 secoli capitale dell’impero bizantino. Dall’espressione greca eis ten polin [...] favorevole, a nuova sede del governo imperiale, quando Costantino decise di trasferirlo in Oriente; la città, semidistrutta nel 323 da Licinio, fu ricostruita su di un piano enormemente più vasto, entro una nuova cinta di mura, e l’11 maggio 330 fu ...
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Imperatore romano (n. Serdica - m. Roma 311 d. C.). Segnalatosi in imprese militari, fu da Diocleziano e Massimiano nominato cesare (293) insieme a Costanzo, ed ebbe il governo delle province danubiane; [...] la porpora. G. convocò a Carnunto (308) Diocleziano e Massimiano: fu stabilito che i due augusti fossero G. e Licinio, e cesari Costantino e Massimiano; in effetti anche questi, oltre Massenzio, pretesero il potere imperiale. Prima che la situazione ...
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La figura di Costantino il Grande negli storici bizantini fra VII e XV secolo
Delphine Lauritzen
La storiografia bizantina, invero, non colloca al centro delle proprie considerazioni Costantino. Essa [...] adesione al cristianesimo a Roma sotto l’influenza di papa Silvestro, la guerra contro gli sciti, il confronto con Licinio, la vittoria su quest’ultimo annunciata dalla visione del signum cruciforme nel cielo, le circostanze pretestuose che portarono ...
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Edward Gibbon. Costantino nella History of the Decline and Fall of the Roman Empire
Heinrich Schlange-Schöningen
The History of the Decline and Fall of the Roman Empire di Edward Gibbon, pubblicata [...] Gibbon si avvicina ormai al giudizio di Voltaire, quando osserva, con lo sguardo diretto agli omicidi di Massimiano e di Licinio, che l’imperatore avrebbe sacrificato la legge e i sentimenti umani ai suoi interessi personali di potere92. Il fatto che ...
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Le città costantiniane: da York a Gerusalemme
Andrea Paribeni
Se ci si sofferma a considerare quale sia stato il rapporto che ha legato, nel corso del suo regno, Costantino e le città dell’Impero, inevitabilmente [...] con il clero ariano.
«La mia Roma è Serdica». Costantino e le città balcaniche
Con il deterioramento dei rapporti con Licinio e l’intensificarsi delle occasioni di attrito, nel periodo compreso tra i negoziati di Serdica dell’inverno del 317 e la ...
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Storico latino (n. Padova 59 a. C. - m. 17 d. C.), autore di una storia di Roma dalla fondazione della città (ab Urbe condita libri) alla morte di Druso (9 a. C.). Di questa vasta trattazione in forma [...] di fonti documentarie): per l'età più antica, degli annalisti romani, particolarmente dei più recenti come Valerio Anziate, Licinio Macro, Elio Tuberone, dei quali tuttavia non gli sfuggiva la sostanziale mancanza di attendibilità; per l'età delle ...
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Voltaire e gli illuministi francesi
Heinrich Schlange-Schöningen
Costantino fu per molto tempo venerato come il liberatore della Chiesa perseguitata e come il primo imperatore cristiano, ma nell’Illuminismo [...] imperatore stesso avrebbe contribuito, attraverso le sue azioni, – si pensi nuovamente all’omicidio di Massimiano, di Fausta e di Licinio – a rendere la sua memoria discordante: «Les Chrétiens dont il fut le zélé protecteur, ont peut-être exagéré ses ...
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Generale e uomo politico romano (n. 106 - m. 48 a. C.). A 17 anni partecipò col padre, il console Gn. Pompeo Strabone, alla guerra sociale, dalla parte di Silla, contro Mario e Cinna. Nell'81 trionfò a [...] , tornò (71) in Italia, dove partecipò all'ultima fase della guerra di Spartaco e condivise l'onore della vittoria con Licinio Crasso. Mercé l'accordo con Crasso, e rafforzando le sue pretese con la forza intimidatrice delle sue truppe accampate alle ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] Giustinianeo pubblicato in varie edizioni nel XVI secolo39. Sulla base di questa fonte il terzo anno del consolato di Costantino e Licinio era da spostare al 315 e il quarto anno al 317, quando già Silvestro era papa. Qui, rispetto alla contestazione ...
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annalista
s. m. [der. di annali] (pl. -i). – Scrittore di annali. In partic., sono così chiamati i primi scrittori di opere storiche in Roma antica (Quinto Fabio Pittore, Lucio Cincio Alimento, ecc., del 3° sec. a. C., che scrissero in greco,...
pompeiano2
pompeiano2 (o pompeano) agg. e s. m. [dal lat. Pompeianus, der. di Pompeius «Pompeo»]. – 1. agg. Di Gneo Pompeo Magno (1o6-48 a. C.), generale e uomo politico romano, triunviro insieme con Cesare e Licinio Crasso, intimamente o...