Era il nome di due templi augurali di Roma. L'uno, sul punto più alto dell'arce capitolina, consisteva di uno spazio erboso, in mezzo al quale si trovava una tenda o capanna, aperta verso mezzogiorno, [...] per l'osservazione deisegni divini; in esso gli auguri inauguravano sacerdoti e compivano altre cerimonie religiose, cima meridionale del Quirinale, è ricordato soltanto da Varrone, De lingua lat., V, 52 (il manoscritto ha però auraculum).
Bibl.: ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] iniziative editoriali. Si deve invece a L. Di Segni-Jaffé una cospicua opera di diffusione del metodo Dalcroze. oltre la lingua e l'organizzazione sociopolitica, anche la musica. La storia dei rapporti, spesso difficili, e dei reciproci influssi tra ...
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Teatro
Antonio Audino
Nel momento storico in cui i generi dello spettacolo si sono dissolti o mescolati con altro, ovvero tra l'ultimo scorcio del 20° sec. e l'inizio del successivo millennio, al t. [...] che evidente della capacità della lingua teatrale di rispecchiare la realtà culturali, sottoposte spesso alle dominanti logiche dei particolarismi e degli interessi, sempre molto disabilità, portando in scena segni veri, espressioni e volti della ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] diversi dell'identica parola di Dio; il divario è di forma e di lingua, non di sostanza; il Corano corrobora i due primi, salvo che in Corano, verrà preceduto da una quantità di segni precursori, dei quali scarsissime tracce soltanto si hanno nel ...
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La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] della seconda guerra mondiale, non è una data periodizzante: non ha segnato una cesura. La vera "svolta", se vogliamo servirci di questo orientamento, la concordia discorde della f. dei paesi di lingua inglese, svoltasi in genere lungo linee autonome ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] senso Metz smette di pensare che il c., se è un campo di segni, lo sia di per sé: lo è solo in quanto si fa prendere 1923-2005) volle sottolineare come non sia la "lingua" ma la "codificabilità" dei linguaggi a essere al centro della semiologia, e ...
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TUMORE
Guido Vernoni
(lat. tumor "intumescenza"; gr. ὄγκος; fr. tumeur; sp. tumor; ted. Geschwulst; ingl. tumor).
Sommario: 1. Natura dei tumori (p. 474); II. Nomenclatura (p. 475); III. Classificazione [...] o tessuto nella totalità o in parte dei suoi normali costituenti; ma s'inizia in nuovo il quale mostra, sì, evidenti segni di parentela con il tessuto normale da cui verso la malignità (epulide maligna).
Lingua. - Di regola sono diagnosticati un ...
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INFORMATICA
Paolo Ercoli
Alberto Marini
Con il termine informatica, neologismo di origine francese, s'indica attualmente una nuova ed emergente disciplina, la quale si occupa di particolari rappresentazioni [...] , varia da lingua a lingua.
L'i. però non si occupa solo dei numerali, cioè delle rappresentazioni dei numeri, ma o unione; è comodo denotare l'unione di linguaggi con i segni di somma + e Σ.
Prodotto (di giustapposizione) di due linguaggi ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] vero, le prerogative già segnate da Niccolò V, ha inoltre il suo Senato dei Quaranta in luogo dei Riformatori, può parlare a per dir mii: Fol divèrs tradutt dal parlar napulitan in lingua bulgnesa, per rimedi innucent dla sonn e dla malincunj (1742 ...
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Nell'antichità greco-romana. - Gli attori del teatro greco non furono mai in numero superiore a tre. L'introduzione del primo attore viene dalla tradizione attribuita a Tespi: con questa introduzione il [...] a Roma, come in Grecia, dei dilettanti, ma dei professionisti.
Tutta questa massa di gente su questo colore potevano spiccare maggiormente i segni pietosi del lungo errare: così in i quali recitano abitualmente in una lingua che non è la loro, ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici e non linguistici), sinon. di semiotica....